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La Blockchain Association, un’associazione di lobbying che raccoglie diversi dei player più importanti del settore nel mondo crypto, ha deciso di scendere in campo in quella che è la più grande battaglia che il settore dovrà combattere negli USA. E lo fa chiedendo a Gary Gensler di ricusare da qualunque tipo di decisione che riguardi gli asset digitali.
Non si tratta della prima accusa che colpisce Gary Gensler e non si tratta della prima volta che qualcuno gli chiede di fare un passo indietro. Questa volta però, arrivando da una delle più importanti associazioni di settore, le conseguenze potrebbero essere – almeno nell’opinione pubblica, diverse.
Gary Gensler è sotto il fuoco non solo delle associazioni di categoria, ma anche di una parte della politica USA – in quella che è una battaglia trasformatasi in guerra – e le cui conseguenze per l’assetto delle agenzie USA di vigilanza sui mercati sono ancora incerte.
Parla la Blockchain Association.
La prima accusa della Blockchain Association riguarda l’incertezza nelle regole lamentata anche da diversi player come Coinbase.
Questioni chiave di importanza esistenziale per l’industria degli asset digitali rimangono irrisolte, prima tra tutte lo status di security per gli asset digitali e dunque soggetti a registrazione secondo le leggi sulle security del 1933 (Securities Act). Nonostante le persistenti richieste dell’industria per chiarezza da parte del regolatore, SEC ha rifiutato di adottare qualunque regola o qualunque tipo di indirizzo sulla questione, per oltre 4 anni. SEC ha deciso di regolare l’industria soltanto attraverso azioni esecutive.
Non sono però finite qui le accuse della Blockchain Association nei confronti di Gensler:
In modo consistente con l’assolutismo del direttore Gensler, SEC ha denunciato player del settore contestando che diversi digital asset sono security in violazione del Securities Act, e che di conseguenza diverse piattaforme di asset digitali stanno offrendo trading senza registrazione, in violazione dell’Exchange Act. La SEC apparentemente vuole continuare lungo il suo percorso di enforcemente, mentre diverse compagnie dell’industria riportano di aver ricevuto delle comunicazioni da SEC che le mettono in guardia sulla possibilità di ulteriori azioni, tutte basate sulle stesse teorie.
Non è chiaro se in questo punto si parli degli exchange che hanno già ricevuto notifiche e che sono di pubblico dominio o di exchange che almeno pubblicamente non avrebbero ancora ricevuto nulla.
Le accuse più dirette a Gensler
C’è poi l’accusa più diretta nei confronti di Gary Gensler, ovvero quella di avere operato al di fuori dei canoni del giusto processo, la cui conseguenza secondo la Association sarebbe quella di ricusare Gary Gensler in ogni tipo di procedimento che riguardi anche la natura degli asset digitali.
Il riferimento è a diverse dichiarazioni passate di Gensler che dimostrerebbero un ragionevole sospetto di pregiudizio nei confronti dell’intero settore.
Si aggiunge poi che senza che si ricusi, Gary Gensler finirà per pregiudicare processi e decisioni. La base legale, almeno in termini di citazioni, ci sarebbe. Difficile però pensare che il numero 1 di una delle agenzie più potenti degli USA si faccia da parte.
Per preservare l’imparzialità e la giustizia delle funzioni esecutive di SEC è cruciale per la mission dell’agenzia e per la protezione che è inclusa nelle Wells Notice. Il pregiudizio di Gensler riguardo lo status di security per tutte le criptovalute fatta eccezione Bitcoin ha indebolito la capacità di SEC di prendere decisioni eque.
Piuttosto che invitare a dispute legali, Gary Gensler dovrebbe immediatamente procedere alla ricusazione di se stesso da tutti i processi Wells che riguardano gli asset digitali e SEC dovrebbe riconsiderare tutte le azioni iniziate e potenzialmente invalidate dalla partecipazione di Gensler. Tenendo conto di queste riconsiderazioni, le compagnie che sono sotto investigazione di SEC potrebbero voler considerare il sollevamento della questione davanti a SEC e alle corti federali.
