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Mentre il mondo era tutto concentrato sull’arrivo degli ETF Bitcoin Spot, è successo tanto, principalmente in termine di idee, nel mondo di Ethereum. Poco più di un giorno fa Vitalik Buterin ha proposto per le vie non ufficiali un aumento del gas limit (se non sai cos’è, tranquillo, ne parleremo più avanti). Una questione che permetterebbe a Ethereum di aumentare l’output di Ethereum e che, come vedremo, è una questione meno banale del cambiare un singolo numero all’interno del funzionamento del protocollo.
Buterin ha affermato che un aumento, modesto e nell’ordine del 33%, del gas limit sarebbe ragionevole. Questo in virtù del fatto che non si procede ad un incremento dello stesso da più di 3 anni. Una questione che almeno in superficie dovrebbe piacere a tutti: gas limit più alto vuol dire maggiore capacità del network.
Partono però anche i primi pareri contrari, il più interessante dei quali è arrivato da Marius van der Wijden, che è sviluppatore di Ethereum e che ha sottolineato, una per una, le problematicità di una scelta di questo tipo.
Una premessa: cos’è il gas limit
Prima di analizzare quanto è stato scritto a riguardo, è bene spendere qualche parola sul gas limit di Ethereum, così da comprendere la questione che si sta discutendo.
Come scrive egregiamente proprio Van Der Wijden sul suo pezzo:
Il gas limit determina quanto lavoro può essere svolto in un blocco e quindi quante transazioni possono essere eseguite in un blocco. Alzare il gas limit risulterebbe in Ethereum che potrebbe gestire un numero maggiore di transazioni o transazioni più complesse.
E fin qui l’equazione è semplice: gas limit più alto, più transazioni, tutti contenti. Vitalik Buterin ha proposto un aumento di circa un terzo, che giudica tanto modesto quanto, almeno all’apparenza, necessario. Ci sono però delle conseguenze, anche queste elencate in un pezzo che consigliamo a tutti di leggere.
- State Size
Il problema non è soltanto nella crescita dello storage necessario soltanto per lo State. Si passerebbe, questi i conti dello sviluppatore, a 207GB nel giro di cinque anni. Tutti dovrebbero essere in grado di gestirlo. C’è però un problema accessorio: sarà sempre più difficile e costoso accedervi e modificarlo. C’è poi un problema anche sullo spazio: i dati di cui sopra si riferiscono allo snapshot. Geth ha bisogno, ricorda lo sviluppatore, anche di avere lo stato in una forma diversa per verificare la state root. E oggi ha bisogno di altri 180GB. La crescita accelerata di queste necessità di storage è qualcosa di cui tenere conto.
- History Size
Problemi anche qui in termine di accelerazione della potenziale crescita delle necessità di storage. Saranno parzialmente risolti con l’implementazione di EIP-4444, ma prima di allora servirà un network robusto, dice lo sviluppatore, per permettere ai full node di operare in al senso.
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La discussione rimarrà accesa, e interessante
Ci sono anche questioni da discutere – e rimandiamo all’articolo originale – per quanto riguarda la diversità dei clienti utilizzati e anche per i tempi di sincronizzazione. Cosa che è interessante non solo per la discussione riguardo Ethereum, ma anche in generale su altre discussioni su altri network.
Le variabili fondamentali di un ecosistema non possono essere cambiate, come affermano i più superficiali, senza innescare una serie di reazioni a catena che vanno attentamente valutate.
E il fatto che ci siano discussioni a riguardo è segnale, aggiungiamo, di vivacità. Per chi non si è mai interessato di queste vicende, relative anche al funzionamento tecnico di network che magari si erano presi in considerazione solo per l’investimento, hanno ora una buona occasione per capire perché certe questioni funzionano in un certo modo.
