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È arrivato il decoupling? Se non sai cosa vuol dire questa parola, l’analisi di oggi fa certamente per te. È importante, anche per capire narrative e analisi dei prossimi giorni, delle prossime settimane e dei prossimi mesi. La notizia principale è però quella che ti ha portato su questo articolo: Bitcoin è tornato sopra i 29.000$, sta trascinando buona parte del resto del settore (quasi tutto a debita distanza) e sono diverse le cose interessanti oltre il prezzo che stanno maturando.
La prima questione, quella appunto legata al decoupling, riguarda la corsa di Bitcoin mentre le azioni sui mercati asiatici chiudono con grosse perdite, in scia con quanto avvenuto ieri a Wall Street. È una situazione anomala? Non esattamente. È anomala però rispetto alla vecchia narrativa che voleva Bitcoin come una sorta di investimento sui titoli azionari a leva, un investimento che ne seguiva pedissequamente le orme. Non è più così. O almeno, non è così oggi.
Discuteremo di questa incredibile corsa – incredibile per tutta una serie di fattori – anche sul nostro Canale Telegram Ufficiale – con i nostri esperti della redazione e anche insieme a migliaia di nostri lettori che dibattono ogni giorno di BTC e del resto del mondo crypto.
Bitcoin torna sopra i 29.000$ mentre l’azionario affonda
Le preoccupazioni, almeno sul fronte dell’economia tradizionale, ci sono tutte. Guerre, prezzo del petrolio, debiti pubblici fuori controllo e un’inflazione dura a morire: sono condizioni ideali per chi shorta le azioni e continua a ritenere il settore degli asset di rischio quello che sarà maggiormente colpito da questa situazione.
In una situazione del genere però, almeno stando a sentire i soloni dell’economia tradizionale, anche Bitcoin dovrebbe rimetterci non diciamo l’osso del collo, ma diversi punti percentuali di valore. Non è stato così.
Bitcoin è tornato infatti sopra i 29.000$, con un movimento piuttosto deciso e che ha sbaragliato gli orsi (pochi in realtà) che credevano si potesse tornare a stretto giro di posta verso i 25.000$. Per quanto i movimenti delle ultime ore siano tutto fuorché definitivi, ci sono diverse questioni che dovranno essere discusse.
- Powell ieri è stato ancora… duro
Jerome Powell ha ricordato a tutti che il lavoro di Federal Reserve non è ancora finito e che potrebbero esserci altre spinte al rialzo dei tassi. È una notizia che non piace ai mercati, ma che Powell giustifica con la necessità di tornare nel più breve tempo possibile al 2%.
- Bitcoin si comporta come asset rifugio
Durante le ultime ore di scambio l’oro ha fatto registrare un altro balzo in avanti, portandosi di nuovo a ridosso dei 2.000$. Niente di strano, dato che nei momenti di maggiore confusione l’oro continua a rivestire il ruolo dell’asset sicuro per eccellenza. Quello che forse in pochi si sarebbero aspettati è vedere Bitcoin seguirlo pressoché in parallelo e addirittura accelerare all’apertura delle piazze asiatiche.
Cosa può voler dire? Lo avevamo scritto nello scorso numero del Magazine di Criptovaluta.it, indicando in Bitcoin uno dei migliori asset contro la recessione. Il tempo, per ora, ci ha già dato ragione.
Settore altcoin: si difendono in pochi
Il verde è diffuso, ma fatta eccezione per Ripple, che ha ben altro da festeggiare, sono in pochi a crescere tanto quanto Bitcoin. Tra questi c’è Solana, che sta vivendo un momento di grande attività positiva anche grazie a evoluzioni che arrivano dal processo FTX.
Tra le altre troviamo Stellar, che segue quasi sempre in parallelo Ripple e token a bassa capitalizzazione. Il segnale è chiaro, almeno secondo la nostra redazione: c’è quel flight to quality, la fuga verso la qualità, che è stata confermata anche da Larry Fink di BlackRock, indicando proprio in Bitcoin uno degli asset che potranno essere destinazione di questa fuga.
