Altro acquisto RECORD di Bitcoin da Metaplanet, quotata in Giappone

Metaplanet torna a acquistare quantità importanti di Bitcoin. All’apertura delle contrattazioni a Tokyo, il gruppo ha annunciato di aver aggiunto ai propri wallet 5.419 BTC. L’azienda giapponese ora detiene 25.555 BTC. Alle quotazioni attuali, il gruppo detiene circa 2,8 miliardi di dollari in controvalore – con l’ultimo acquisto che vale circa 1/5 degli accumuli totali.

Mossa importante anche per quantità, che potrebbe essere seguita oggi, nel primo pomeriggio, da annunci di Michael Saylor di Strategy. Continua così l’accumulo da parte delle più visibili (e anche più liquide) delle DAT su Bitcoin, mentre sembra che ci sia un po’ di fatica sul fronte $ETH.

Altro grande acquisto da parte di Metaplanet

L’acquisto è di quelli importanti, sia in termini generali sia in relazione a quanto Metaplanet era stata in grado di accumulare nel corso della sua attività di DAT su Bitcoin.

Un buon numero, che arriva dopo che anche Metaplanet aveva segnalato una certa difficoltà nel raccogliere capitali, all’interno di una fase di lunga lateralizzazione dei mercati e anche di minore interesse per questo tipo di attività.

Invece è arrivato oggi – a sorpresa – un acquisto che vale 1/5 delle detenzioni totali attuali di Metaplanet.

Dal mondo DAT le prossime novità

Rimarrà senza dubbio alcuno anche questo uno dei vettori in grado di decidere il futuro del mercato delle criptovalute e di Bitcoin.

Le acquisizioni da parte di società quotate, in particolare nel campo BTC, sono infatti rilevanti anche rispetto alla liquidità di mercato – ottima – di questa criptovaluta.

Potranno inoltre esserlo ancora di più in relazione alle crypto cosiddette alt, su tutte Solana, che è al centro di diverse operazioni: da Solmate (della quale abbiamo parlato qui) fino al gruppo guidato da Galaxy, Multicoin e Jump Trading, che dopo aver investito 1,65 miliardi sta preparando altre raccolte di capitali.

Una situazione complessivamente interessante, che però è anche fonte di preoccupazione per chi teme che una volta terminati i capitali da raccogliere, queste società possano innescare una sorta di bear market.

Ne abbiamo già parlato diffusamente sul nostro giornale e anche in un intervista con Matthew Sigel di VanEck.

Con ogni probabilità, il mondo delle DAT diventerà a diversa velocità – e le società che sono meno in grado di raccogliere capitali finiranno per essere acquisite da altre DAT. Cosa che contribuirebbe a rasserenare un quadro che per ora vede pochi preoccupati e tanti… entusiasti.