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Solana (SOL) ha chiuso il mese di ottobre con un calo del -10,20%, interrompendo così una sequenza di tre mesi consecutivi di rialzo. Attualmente quota 186,20 USDT, e sta vivendo un periodo di volatilità, soprattutto a partire dalla fine di settembre, quando aveva raggiunto il massimo di periodo a 253 USDT.
Ottobre in rosso per Solana
Dal massimo di settembre è iniziata una fase di ritracciamento. Negli ultimi quaranta giorni $SOL si è mosso in un range del 34%, toccando il minimo in ottobre sul flash crash a 168,79 USDT.
Il 2025 di Solana tra stabilità e volatilità
Nel complesso, il 2025 di Solana si conferma un anno estremamente volatile. Dall’inizio dell’anno, il prezzo è passato da un ATH a 295 USDT fino a un minimo di 95,26 USDT raggiunto in soli tre mesi. Da questo livello è iniziata una fase di rimbalzo con una serie di swing fino ad arrivare al massimo sulla resistenza in area 253 USDT.
Al prezzo attuale, Solana mostra un 2025 leggermente negativo (-0,77%), che riflette la perdita di momentum dopo l’estate.
La Solana Program Library e lo standard SPL
Dal punto di vista fondamentale, la blockchain di Solana si distingue per velocità, efficienza e costi estremamente contenuti. Il suo cuore tecnico è la Solana Program Library (SPL), una raccolta di programmi (smart contract) precompilati che definiscono gli standard per la creazione dei token nativi. Ogni token SPL segue regole comuni di interoperabilità e sicurezza, consentendo a dApp, wallet e protocolli di comunicare e sviluppare un ecosistema tra i più dinamici.
I principali token nati su Solana
Tra i progetti nativi spicca Bonk (BONK), la meme coin distribuita via airdrop a fine 2022 e divenuta il simbolo della ripresa post-FTX. Jupiter (JUP) è il token dell’aggregatore DEX più importante della rete, mentre Raydium (RAY) resta uno dei pilastri DeFi grazie al suo modello AMM ad alte prestazioni.
A questi si aggiungono Pyth (PYTH), oracolo decentralizzato che fornisce dati di mercato on-chain; Popcat (POPCAT), meme-token emblema dell’ascesa social di Solana; Jito (JTO), protocollo di liquid staking che ottimizza i rendimenti dei validatori. Recentemente ha fatto il suo debutto anche Pump.fun (PUMP), piattaforma che consente il lancio immediato di nuove meme coin native Solana. In allegato la tabella con i principali token.
| Ticker | Token | Funzione principale |
|---|---|---|
| BONK | Bonk | Meme-coin simbolo della rinascita di Solana, distribuita tramite airdrop. |
| JUP | Jupiter | Token di governance del principale aggregatore DEX su Solana. |
| RAY | Raydium | Token dell’AMM/DEX Raydium, usato per staking e governance. |
| PYTH | Pyth Network | Oracolo decentralizzato per dati di mercato in tempo reale. |
| POPCAT | Popcat | Meme-token virale nativo di Solana. |
| JTO | Jito | Token di governance del protocollo di liquid staking Jito. |
| PUMP | Pump.fun | Token legato al launchpad di meme coin su Solana. |
| PENGU | Pudgy Penguins Token | Token comunitario su Solana legato al brand NFT Pudgy Penguins. |
Le crypto su Solana in rosso
Se Solana mostra un andamento volatile ma sostanzialmente invariato da inizio anno, i principali token del suo ecosistema registrano invece un netto ridimensionamento. Pump.fun (PUMP) arretra del -23,07%, Pudgy Penguins (PENGU) del -44,09%, mentre Jupiter (JUP) e Bonk (BONK) perdono rispettivamente -50,51% e -54,02%.
Il calo più evidente riguarda Raydium (RAY) con -65,73%, seguito da Trump (TRUMP) a -71,60%. In coda si trovano WIF (-72,41%), Jito (JTO) con -72,92% e Popcat (POPCAT), in flessione dell’80,79%.
Ecosistema in contrazione ma in sviluppo
Questo scenario mette in evidenza come, pur rimanendo Solana una delle blockchain più performanti e tecnicamente avanzate, l’ecosistema dei suoi token stia attraversando una fase di contrazione generalizzata.
Tuttavia, gli sviluppi sulla blockchain sono assolutamente attivi, come conferma il progetto 375ai, basato su Solana, che introduce un modello DePIN che collega infrastrutture fisiche e intelligenza artificiale direttamente on-chain.
