Tron: regge alla tempesta ma non basta | Cosa osservare ora [Analisi]

Tra i token che stanno tenendo meglio in questa fase di contrazione e di forte volatilità del mercato crypto di ottobre troviamo Tron (TRX). Il “tenere meglio” in questo scenario, non implica automaticamente una performance positiva: infatti, ottobre per Tron segna un -5,69%, ma rispetto al resto del comparto la perdita è più contenuta.

Tron in rosso ma resiste alla fase di alta volatilità di ottobre

Attualmente Tron quota 0,3215 USDT e, su base weekly, risulta sostanzialmente invariato con un lieve calo dello -0,35%, dopo la chiusura negativa della settimana precedente a -5,45%, in seguito a un minimo toccato a 0,30 USDT.

L’andamento mensile resta negativo e segna il secondo mese consecutivo in flessione, dopo una serie di sei mesi positivi terminata con il massimo di agosto a 0,37 USDT.

Performance annuale e Top 20

Da inizio anno Tron mantiene comunque una performance positiva, con un guadagno di +26,10%.

Nel grafico allegato, che riporta la panoramica delle crypto Top 20 per capitalizzazione, si osserva come Tron, pur chiudendo ottobre con un calo del -5,80%, risulti la seconda miglior crypto del mese, dietro BNB, unica in territorio positivo con un rialzo di +15%.

Attualmente Tron ha una market cap di 30,437 miliardi di dollari, posizionandosi all’8° posto nel ranking globale. Ora ha superato Dogecoin, che sta mostrando una correzione più marcata, come evidenziato anche nel grafico precedente, dove su base mensile perde il 21,22%.

Rallentamento dal massimo di agosto per TRX

Ripartiamo da quanto già evidenziato nel nostro articolo del 29 settembre Rally finito per Tron? Settembre in rosso e test dei supporti per $TRX [Analisi]. Qui avevamo sottolineato che Tron aveva iniziato a mostrare i primi segnali di rallentamento come si può osservare dal grafico weekly.

$TRX dal massimo annuale toccato ad agosto a 0,3687 USDT, è cominciata una fase di contrazione. A settembre aveva già registrato uno spike ribassista con un minimo a 0,2977 USDT, seguito da un rimbalzo e poi da un graduale ritorno alla debolezza, con una sequenza di massimi decrescenti.

Effetto flash crash anche per Tron

Anche Tron è stato colpito dal flash crash del mercato crypto, subendo un’oscillazione intraday contenuta dell’11% e chiudendo la giornata con un calo del -4,87%. Il prezzo è tornato testare la zona di primo supporto vettoriale, situato in area 0,3040 USDT. Da questo livello si è sviluppato un movimento di rimbalzo.

Considerazioni tecniche e contesto

Da un punto di vista tecnico, si può valutare che Tron stia tentando una fase di consolidamento sul supporto attuale. Tuttavia, questa lettura sarebbe valida in un contesto di volatilità normale, mentre l’evento di venerdì — il forte movimento ribassista del mercato — lascia aperte ulteriori incognite e rischi, non tanto legati specificamente a Tron, quanto piuttosto agli spike al ribasso diffusi su gran parte delle criptovalute.

Il supporto principale nella view grafica si colloca in area 0,2850 USDT, mentre poco più in basso transitano sia la trend line ascendente (indicata in verde) sia la SMA50. Insieme rappresentano il vero livello di tenuta tecnica da monitorare nelle prossime settimane.

Analisi daily di Tron

Sul grafico daily si osserva la fase di ribasso iniziata dal massimo di agosto a 0,3678 USDT, caratterizzata da una sequenza di massimi decrescenti. Dal lato opposto, sui minimi, si nota la possibilità della formazione di un doppio minimo tra settembre e ottobre, configurazione che potrebbe indicare una base di consolidamento.

Resistenze e supporti

Focalizzandosi sull’ultima fase di rimbalzo, Tron si sta muovendo da cinque giorni in prossimità della resistenza di breve a 0,3240 USDT, derivante dal movimento dai massimi di ottobre con il minimo. Per una reale ripartenza del prezzo, sarà necessario un breakout deciso che potrebbe spingere verso la resistenza successiva a 0,3350 USDT.

Sul fronte ribassista, il supporto chiave resta localizzato in area 0,30 e 0,350 USDT. A livello di indicatori tecnici, l’RSI mostra una fase ancora scarica, ma con un segnale positivo: il tentativo di superamento della propria media, elemento che potrebbe preludere a un incremento della forza.