Un rimbalzo dei principali indici americani, nessuno escluso – aiuta Bitcoin e crypto a piazzare una performance molto interessante, con $BTC che supera i 91.000$ e con il resto del comparto che si comporta in alcuni casi anche meglio (vedi Solana).
Un pomeriggio di verde che arriva dopo l’ottima sessione asiatica e dopo una sessione europea che non ha in alcun modo frustrato le velleità di ritorno su livelli di prezzo più alti per $BTC e per il resto del comparto.
Tutto questo mentre le tensioni sui mercati, i motivi che avevano portato a certe tensioni non hanno ancora trovato soluzione. Dalla guerra commerciale all’oro che manda segnali importanti, fino al Fondo Monetario Internazionale che ha abbassato le provvisioni di crescita tanto globale quanto degli USA, confermando così quanto tutti si aspettano da quello che sta avvenendo soprattutto a livello politico. Quanto può durare la corsa di Bitcoin?
IMF: crescita ridotta
Il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita a livello globale, seguendo in realtà quanto avevano già fatto diverse banche d’affari, come JPMorgan e e anche Goldman Sachs, che si erano concentrate però maggiormente – come ricorda qui Bloomberg – sulla situazione americana.
Non siamo comunque in un clima di recessione globale: a livello mondiale infatti il FMI ha abbassato le previsioni di crescita dal 3,3% al 2,8%, riduzione concreta ma che lascia comunque spazio ad un certo ottimismo. Si tratterebbe comunque della crescita più ridotta a livello globale sin dal 2020, anno la cui economia fu dominata dallo shock COVID. Sarebbe inoltre il secondo peggiore anno per la crescita dal 2009.
Nonostante ciò le borse americane hanno guadagnato in apertura, segnalando un desiderio di ripresa che però dovrà essere confermato, ad avviso di chi vi scrive, anche nel corso dei prossimi giorni.
Bitcoin segue o guida?
Bitcoin ha confermato degli ottimi livelli di crescita sin dalla mattinata, confermati poi anche alla diffusione del dato di cui sopra, prima che aprissero le borse USA. Tuttavia la vera conferma del buon momento di Bitcoin e più in generale del mondo crypto è stata confermata alla riapertura delle borse USA, che nel momento in cui scriviamo sono tutte in ripresa, per quanto su percentuali molto lontane dalle perdite fatte registrare nel corso della scorsa settimana.
Mancano i fondamentali affinché si possa credere in un liberi tutti da parte di Federal Reserve, con lo scontro che con ogni probabilità finirà per intensificarsi nel corso delle prossime settimane. Il FOMC, la riunione di Federal Reserve che decide sui tassi di interesse, ci sarà il prossimo 7 maggio. Da qui a quel giorno probabilmente i toni finiranno per alzarsi ulteriormente, cosa che negli scorsi giorni non è piaciuta granché ai mercati, che hanno cercato di punire certe velleità di Donald Trump.
Quale possibilità per un decoupling?
Decoupling è la parola difficile della settimana e forse del mese: vorrebbe dire una separazione degli andamenti tra mercati di rischio tradizionali – ovvero l’azionario – e il mondo delle crypto. Può accadere? Negli scorsi giorni ci sono state delle divergenze, ma prima di dichiarare le affinità una cosa del passato, preferiremmo aspettare qualche tempo e ulteriori evoluzioni da un mondo della finanza tradizionale che non sarà governato in eterno dalla politica.
Ci sono diverse situazioni che dovranno risolversi e sulle quali speriamo che prevalga il buonsenso, per quanto un’eventuale retromarcia avrà dei costi politici importanti.
I mercati però potrebbero costringere tutte le parti coinvolte, a partire da Washington, a tornare forse non completamente sui propri passi, ma comunque a vivere con maggiore tranquillità anche attriti che potrebbero avere una solida base politica e matematica.