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DIAVOLO BOND BITCOIN

Il GRAFICO che chiama la BULL RUN: Bitcoin e crypto SPERANO grazie a QUESTI NUMERI

Un grafico parecchio strano ci dice che la recessione forse...

I mercati non hanno ancora prezzato una possibile recessione. Detta in modo più semplice: i mercati – almeno secondo un preciso indicatore – del quale parleremo tra poco – si stanno comportando come se ci sia ancora la possibilità di uno sviluppo positivo per l’intera economia.

Il diavolo – come sempre però – si nasconde nei dettagli. Da un lato viva l’ottimismo. Dall’altro invece potrebbe esserci uno sviluppo preoccupante di questa situazione. Perché se i mercati non hanno ancora prezzato una recessione e questa dovesse presentarsi…

Parleremo – approfittando di una domenica oziosa e con i mercati finanziari tradizionali chiusi – di un indicatore molto preciso e raramente abusato. E vedremo anche cosa può significare per Bitcoin e per le criptovalute.

Rendimenti reali dei bond: comportamenti ancora da “bull market”

Sul dato si è fermato a ragionare Bob Elliott, CEO di Unlimited – al quale va riconosciuto un acume che difficilmente troviamo tra gli analisti improvvisati del mondo crypto.

Questo è il grafico che ha diffuso, accompagnato da un commento laconico e che forse in pochi hanno compreso, è il grafico dei rendimenti reali dei bond decennali USA.

Rendimenti reali ovvero i rendimenti di tali bond, sottratta l’inflazione. Dal grafico appare evidente che quando questi rendimenti si abbassano, allora i mercati stanno scontando una recessione. Con un caveat importante: è quello che i mercati prezzano, non quello che necessariamente si sta verificando.

In breve: gli investitori più astuti, quelli che operano nel mercato dei bond, si stanno comportando come se davanti ad aspettarci troveremo un mercato relativamente solido, dove sarà ancora l’inflazione a fare da spauracchio e non una recessione.

Una nota positiva per Bitcoin e cripto?

Dipende da come la si vede: noi rimaniamo dell’idea che un’evoluzione dell’economia priva di recessione sia il migliore degli scenari possibili anche per Bitcoin e per le criptovalute.

E se il mercato dei bond dovesse avere ragione, non potremmo che rallegrarcene. Come spesso accade però, a guardare un solo indicatore possibile della recessione, si riduce enormemente la complessità di questo tipo di segnali.

E se i bond fossero in ritardo?

È una possibilità. Agli investitori in bond – ai cosiddetti bond vigilantes che guardano e puniscono – vengono spesso attribuiti superpoteri che poi dimostrano di non avere.

Certo è che mai avevamo visto una situazione così complicata per i mercati. A guardare i bond sembra che ci sia spazio per un’evoluzione che incorpora sì un rallentamento dell’economia, ma non lo sfacelo che tutti stanno anticipando urlando dai balconi.

È una possibilità? Assolutamente sì. È la possibilità più… probabile? Dipende. Mercoledì avremo il primo assaggio dell’amara medicina dei dazi e dei suoi effetti sul PIL USA.

Bitcoin e crypto guarderanno con enorme attenzione a questi dati – per quanto il cammino che dovrebbe accompagnarci verso la soluzione di questo enigma sarà piuttosto lungo.

Waller, Fed, ha detto di non aspettarsi grandi stravolgimenti dai mercati prima di luglio, quando Fed potrebbe essere tirata per la giacca e costretta a intervenire. Questo però a patto che l’unica metrica che ora sembrerebbe interessare Fed – il mercato del lavoro – invii segnali di rallentamento importante.

Come abbiamo detto poco sopra, mai ci eravamo trovati a commentare una situazione così ingarbugliata. A tutti non possiamo che consigliare la massima cautela.

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