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RECESSIONE

Arriva la RECESSIONE. Gli indicatori sono chiari. Bitcoin e crypto si comporteranno COSÌ

È recessione SICURA? Tanti dati dicono di sì, ma andrebbero presi...

I dati finanziari e economici sono così tanti che permettono – a chi non è perfettamente onesto – di trovarne sempre a supporto della sua tesi. O, in altre parole, prendendo i dati a martellate sufficientemente a lungo, potremmo dimostrare la qualunque.

Il tema è quello della recessione: per Jamie Dimon di JP Morgan è la migliore delle opzioni rimaste. Da UPS (spiegheremo poi perché è importante) arrivano delle notizie non entusiasmanti e anche Jerome Powell è molto meno baldanzoso di quanto lo fosse soltanto poche settimane fa.

In mezzo Bitcoin e il mercato crypto – che fatto salvo il rallentamento durante la fase COVID, non hanno mai sperimentato una recessione dura e pura. Come si comporteranno? Ma soprattutto, è vero che arriverà certamente una recessione e forse anche qualcosa di peggiore?

Jamie Dimon, UPS e la fiducia dei consumatori: tutto vira verso la recessione

Partiamo dai pareri personali, che però appartengono al CEO della più importante banca d’affari del mondo, JP Morgan. Secondo quanto è pubblicato da diverse testate americane, a porte chiuse Jamie Dimon avrebbe detto che, nelle condizioni attuali, una recessione sarebbe la migliore delle opzioni sul tavolo.

No, Jamie Dimon non è un fan della recessione e anzi ha tutto da perderci. Ciò che intende è che le opzioni, almeno a suo avviso, ora sono due. La prima e più desiderabile è una recessione. La seconda, è nel sottinteso, è una stagflazione – ovvero crescita bassa (o negativa) e inflazione alta.

  • UPS: licenziamenti per 20.000 addetti

È la notizia shock delle ultime ore. UPS, che si occupa di logistica anche internazionale, avrebbe messo sul tavolo il licenziamento di 20.000 addetti. Sono molti, anche in relazione all’enorme numero di impiegati del gruppo.

La motivazione, dicono dalla regia, è nella riduzione enorme di volumi generati nello specifico da Amazon, per condizioni economiche che il CEO del gruppo ritiene non si siano mai verificate da 100 anni a questa parte. Il riferimento è ovviamente ai dazi – che hanno già sconquassato il commercio internazionale e che hanno causato, preventivamente, degli spostamenti enormi della bilancia commerciale USA, in negativo.

  • Fiducia consumatori? Male

I dati sulla fiducia dei consumatori pubblicati oggi 29 aprile alle 16:00 sono pessimi. Mai così in basso la fiducia dei consumatori dai minimi fatti registrare durante il COVID, il che la dice lunga sul sentiment che alberga in quello che è il gruppo “motore” dell’intera economia.

Fiducia consumatori COVID
La fiducia dei consumatori non era così in basso dal COVID

Segnali, tutti, di recessione in arrivo, anche se prima di tirare le somme definitive, a nostro avviso sarà il caso di aspettare qualche dato aggiuntivo e qualche segnale definitivo.

Bitcoin e crypto: come reagiranno nel caso?

A nostro avviso su Bitcoin c’è una leggera incertezza in termini di risposta di fronte a una recessione. Meno dubbi sulle crypto alt, molte delle quali potrebbero risentire di un’eventuale riduzione dell’appetito per il rischio.

Per il re di questo mercato, tuttavia, ci sono più questioni in ballo. A partire da quella del debito – esplosivo – delle economie sviluppate (e non), passando per la possibilità che tutti si abbandonino a politiche monetarie più dovish. In queste circostanze aspetteremo, di nuovo, prima di cantare la morte del cigno.

Intanto mercoledì ci saranno i dati sul PIL, che ci aiuteranno a capire in che tipo di guai siamo e se Bitcoin potrebbe davvero svoltare e diventare un asset riserva per un numero maggiore di persone.

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