Essere noti (e ricchi) nel mondo crypto continua a essere pericoloso. Secondo quanto è stato riportato da Le Parisien, due famigliari di un CEO crypto (la cui identità è ancora segreta) avrebbero subito un tentativo di sequestro. È il quinto attacco da inizio 2025 in Francia, dove criminali più o meno organizzati stanno prendendo di mira personaggi in vista del mondo che seguiamo ogni giorno su Criptovaluta.it®.
La polizia sarebbe ora alla ricerca dei sospettati, che avrebbero cercato di portare a termine un sequestro in una delle strade di Parigi in pieno giorno. La notizia è di questa settimana e seguiranno ulteriori aggiornamenti non appena saranno disponibili.
A condurre il tentativo di attacco sarebbe stato un gruppo armato: nel mirino la figlia di 34 anni di un CEO del mondo crypto e la figlia di 2 anni. Ci sono video del tentativo (fortunatamente fallito) che mostrano tre uomini incappucciati.
Neanche la luce del giorno ferma i criminali
Il tentativo è avvenuto in pieno giorno in una strada di Parigi. Nel mirino figlia e nipote di un non meglio precisato CEO di una società del mondo crypto. Tutto lascerebbe pensare a un tentativo di sequestro per ottenere un riscatto. Questa volta però – al contrario di quanto avvenuto in passato – il tentativo non sarebbe andato a buon fine.
Cresce però la preoccupazione, soprattutto in Francia, per imprenditori del settore che per ovvi motivi vengono ritenuti dal crimine dei bersagli facili. Hanno grandi disponibilità economiche e possono muoverli onchain senza che ci sia l’intervento di un intermediario bancario – così da aggirare anche le misure di sicurezza standard che la polizia impone in questi casi.
Fortunatamente questa volta tutto è andato per il verso giusto e non si è dovuti intervenire per la liberazione dei sequestrati.
Rimane preoccupante l’ascesa di un fenomeno che mette a rischio tutti i personaggi pubblici legati al mondo delle criptovalute. Non si registrano però casi simili con la frequenza con la quale questi avvengono in Francia, paese dove evidentemente i criminali hanno capito prima degli omologhi degli altri paesi che tipo di “vantaggi” potrebbero portare dei target di questo tipo.
A inizio anno il caso Ledger
A inizio anno non è andata bene allo stesso modo a David Balland, co-fondatore di Ledger, che è stato sì liberato, ma che ha perso purtroppo un dito durante l’orribile vicenda del quale è stato suo malgrado protagonista.
Continueremo a seguire questo caso, sul quale potrai aggiornarti anche sul nostro Canale Telegram e sul nostro sito.