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Michael Saylor: altri 750 milioni in Bitcoin. Ma intanto gli INVESTITORI gli fanno CAUSA. Tutti i dettagli NOTI

Michael Saylor compra altri Bitcoin. Ma intanto qualche investitore gli fa causa.

Continuano, incessanti, gli acquisti di Bitcoin da parte di Strategy, la società informatica (ormai diventata un enorme forziere di Bitcoin) guidata da Michael Saylor. Secondo le comunicazioni obbligatorie inviate a SEC, il gruppo ha acquistato nel corso della settimana che si è appena conclusa 7.390 Bitcoin, per un controvalore complessivo di 764,9 milioni di dollari.

Il prezzo medio di carico per l’acquisto settimanale è stato di 103.498$. Nel complesso Strategy detiene 576.230 Bitcoin, acquistati per un prezzo complessivo di 40,18 miliardi di dollari. Il prezzo medio di carico dell’intera operazione è di 69.726$.

C’è un’altra cosa importante nella comunicazione obbligatoria a SEC. Il gruppo infatti è stato colpito da una class action da parte di un numero non meglio precisato di investitori, che contestano alla società una disclosure incompleta della strategia. Non sappiamo quanti siano né chi siano né quali siano le contestazioni nello specifico. Non è un problema. Di class action negli USA ne nascono a decine se non a centinaia ogni giorno, senza che nel grosso dei casi si arrivi a nulla.

Saylor compra, alcuni investitori gli fanno causa

La situazione è certamente vivace. Da un lato MSTR continua a accumulare Bitcoin, dall’altro c’è qualcuno che si arrabbia e mette in mezzo gli avvocati. Ma andiamo con ordine. Saylor ha comprato 765 milioni di dollari in Bitcoin che sono stati raccolti:

  • Con l’emissione di azioni ordinarie per 705 milioni di dollari;
  • Con l’emissioni di azioni perpetua strike per 59,7 milioni di dollari (STRK)

Oltre ai dettagli dell’operazione però, nella comunicazione ufficiale inviata a SEC c’è l’annuncio dell’avvio di una class action da parte di tal Anas Hamza:

Il querelante, Anas Hamza, afferma di voler far valere tali pretese per conto di un presunto gruppo di investitori, relativamente a un periodo compreso tra il 30 aprile 2024 e il 4 aprile 2025. Si sostiene che i convenuti abbiano rilasciato dichiarazioni false e/o fuorvianti e/o omesso di divulgare informazioni riguardanti la redditività attesa della nostra strategia di investimento focalizzata su bitcoin e delle operazioni di tesoreria, nonché i vari rischi associati alla volatilità di bitcoin e all’entità delle perdite che potremmo dover registrare a seguito dell’adozione dell’Aggiornamento agli Standard Contabili n. 2023-08, Intangibili — Avviamento e Altro — Crypto Asset (Sottosezione 350-60): Contabilità e Informativa per i Crypto Asset.

Anas Hamza è rappersentato da tal [Stephen G Jeffery](https://lawyers.justia.com/lawyer/stephen-g-jeffery-1491140) – avvocato che sembrerebbe avere trascorsi come avvocato che si occupa di cause ambientali e anche di questioni relative alle regolamentazioni.

Non ci è chiaro per il momento quali siano le accuse specifiche mosse contro Strategy, essendo il sistema di registrazione dei documenti legali della Virginia accessibile soltanto a specialisti registrati. Non appena ci saranno ulteriori dettagli sul caso, non mancheremo di tenervi aggiornati sia sul sito, sia sul nostro Canale Telegram Ufficiale.

Bisogna preoccuparsi?

No, non vi è alcun bisogno di essere preoccupati. Strategy è una società solida che, nel caso, sarebbe più che pronta a pagare eventuali multe o accordi. Rimane il fatto che di class action 100 ne nascono e forse una arriva a conclusione.

Vedremo se nelle comunicazioni di Saylor/Strategy a SEC ci siano state delle mancanze o meno.

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