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POWELL COSA

Bitcoin e crypto PIANGONO per questa DECISIONE di Fed: i numeri di JPow e i RISCHI di domani

Powell gela Donald Trump e in parte anche i mercati. Cosa possono aspettarsi Bitcoin e crypto?

È stato un Jerome Powell più hawkish, ovvero più schierato contro i tagli ai tassi, di quanto si aspettassero in molti. La conferenza stampa a margine del FOMC non ha portato buone notizie a chi aspetta uno scenario monetario più lassista e se non espansivo, quantomeno neutrale.

Il presidente di Federal Reserve ha infatti ribadito la propria posizione: ci aspettiamo un rimbalzo dell’inflazione – e dato che il mercato del lavoro è in ottima salute, non vi sono ragioni per procedere con i tagli. Che tipo di conseguenze avrà questo mood dalle parti della banca centrale più importante del mondo su Bitcoin e crypto? Cosa possiamo aspettarci dai prossimi mesi di attività dei mercati?

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In breve: cosa ha detto Jerome Powell?

Non c’è soltanto quanto affermato da Jerome Powell ad essere importante. Giugno è infatti uno dei 4 mesi durante i quali Federal Reserve diffonde le sue previsioni su inflazione, PIL e mercato del lavoro. Partiremo però comunque dalle parole di Powell in conferenza stampa al fine di capire che aria tira dalle parti di Washington.

  • Fed ben posizionata

La politica monetaria è leggermente restrittiva e per Jerome Powell è il posto giusto dove trovarsi in questo momento. Jerome Powell ha ribadito che Fed è ben posizionata comunque dovessero andare le cose in futuro. Per chi si aspetta che un taglio ai tassi o comunque un ritorno in territorio neutrale che sarebbe positivo anche per Bitcoin e crypto, dovrà aspettare.

  • Paura per inflazione

In realtà la preoccupazione principale di Federal Reserve è tornata a essere l’inflazione. Le proiezioni della banca centrale americana infatti parlano di un possibile rimbalzo nella seconda metà del 2025, probabilmente dovuto ai dazi. In un contesto del genere, tagliare i tassi aumenterebbe i rischi più di quanto aumenterebbe i potenziali benefici. Ed è per questo motivo che all’unanimità il FOMC ha deciso di lasciare i tassi invariati.

Ci vediamo stasera in live per parlare anche di situazione economica generale
  • Mercato del lavoro ok

Ed è l’altra parte del mandato di Federal Reserve, ovvero l’ottenimento della massima occupazione possibile. Il mercato del lavoro continua a essere solido, con la disoccupazione stabile e di poco sopra il 4% e con le richieste di sussidi sotto controllo. Anche questo è un fattore che gioca contro eventuali tagli.

Proiezioni disoccupazione
Le proiezioni sulla disoccupazione di Federal Reserve
  • Resistenza alle pressioni politiche

I più cinici affermano che la posizione di Powell sia anche una reazione ai continui attacchi da parte di Donald Trump. Non lo sapremo però mai, dato che non siamo nella testa di Jerome Powell e mai potremmo esserlo. Per ora i dati gli danno ragione e probabilmente il suo posizionamento cauto è quello corretto. Se poi sarà in ritardo, dovrà fare pubblica ammenda.

Investitori e governo vorrebbero tassi più bassi

Tanto gli investitori quanto il governo sognano tassi più bassi. I primi perché una politica monetaria espansiva ha in genere effetti rialzisti sui mercati. L’insieme in questione riguarda tanto le crypto quanto il mondo azionario e più in generale degli asset risk on.

Fed proiezioni PIL
Le proiezioni sul PIL di Federal Reserve

Gli investitori che chiedono a gran voce tagli non sono però da soli: come è noto, anche il governo USA spinge per un livello di tassi più bassi, allo scopo di rendere il debito più sostenibile e sostenere la crescita economica.

Nel complesso siamo però davanti ad una situazione che, come visto sopra, presenta dati che non permettono di essere granché lassisti con i tassi di interesse. Questo a patto che le previsioni di Fed siano accurate, quantomeno nella direzione.

Ancora grande incertezza sui dazi

C’è ancora grande incertezza sui dazi e sugli effetti che produrranno nell’economia USA. Le proiezioni di Federal Reserve sembrano scongiurare per ora una recessione. La lettura particolare del PIL è stata dovuta ad un accumulo in previsione dei dazi e non per problemi strutturali dell’economia USA.

In un contesto del genere, almeno dal punto di vista di Federal Reserve, verrebbe meno un’altra potenziale spinta che porterebbe al taglio dei tassi.

Ok, e allora quando si inizierà a tagliare?

La particolarità più importante di questa riunione è stato il dot plot. In mediana si rimane sui due tagli per il 2025. La particolarità però è il gran numero di votanti che ritiene che per tutto l’anno non ci saranno tagli.

Il bizzarro Dot Plot diffuso ieri

Sono state chieste, dall’ottimo Nick Timiraos, delucidazioni a Jerome Powell riguardo questa strana distribuzione di opinioni da parte dei membri del FOMC. E il presidente di Federal Reserve si è limitato a fare riferimento all’incertezza che domina ora qualunque tipo di previsione. Una risposta forse poco soddisfacente, della quale comunque avremo modo di parlare anche questa sera in live su YouTube.

Qui il sommario delle previsioni di Fed sulla situazione economica.

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