Finalmente dopo diverse settimane di incertezza, le borse crypto hanno preso una chiara direzione sul grafico, che sembra puntare, come ci piace dire a noi degen, direttamente “to the moon”. Bitcoin ed Ethereum si sono mossi con convinzione, trainati dagli ottimi dati positivi degli ETF a Wall Street, con la prima moneta che ha raggiunto un nuovo record di prezzo storico a $118.000 mentre la seconda ha recuperato il prezioso livello dei $3.000.
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In tutto questo fermento notiamo come alcune altcoin ed alcuni settori specifici si stiano muovendo meglio del resto della media del mercato. Fermo restando che non siamo ancora in altseason e che esporsi su singole alt in questo momento può essere rischioso, proviamo a vedere dove conviene focalizzare la propria attenzione.
Come in ogni fase bullish, i capitali iniziano a muoversi da un narrativa all’altra, ed è nostro compito cercare di comprendere queste dinamiche per cogliere al meglio le opportunità di rialzo.
Le altcoin crypto tornano a sorridere, ma occhio a cantare vittoria
Dal comparto altcoin arrivano ottimi stimoli, che aggiungono una componente di fiducia tra gli investitori riportando i prezzi della maggior parte delle monete in up. Negli ultimi giorni la dominance di Bitcoin ha accusato brevemente il colpo, lasciando rifiatare un settore che sembrava non vedere più la luce in fondo al tunnel. Ieri poi la principale criptovaluta ha preso in pugno la situazione ed è andata a stampare nuovi massimi storici, trascinando con sé tutto ciò che si è trovata davanti, come un fiume in piena: la capitalizzazione totale del settore è salita del 6,3% nelle ultime 24 ore, un dato che si traduce in un aumento di $220 miliardi.
C’è però un altro grafico che conviene guardare per osservare meglio l’andamento delle crypto altcoin, quello della total marketcap esclusi BTC e le stablecoin. Questo perchè eliminando il “rumore” dato dalla capitalizzazione del re e delle valute stabili, si riesce a cogliere meglio la reale forza della nicchia. A tal proposito, vediamo come l’ultima candela settimanale stia rompendo al rialzo un equilibrio formato intorno al range “$1T- $800B”, il che indica una tendenza verso una crescita generalizzata delle alt.

Ad ogni modo c’è da riconoscere come il sell-off del primo trimestre non sia stato ancora completamente assorbito, ma solo parzialmente. Molte monete sono ancora in forte drawdown rispetto ai prezzi di fine 2024 e non è di certo sicuro che stiamo entrando in Alt Season. È ancora presto per dirlo e mancano conferme fondamentali. Per ora c’è solo la forza imponente di Bitcoin che si porta dietro l’intero mercato.
I settori altcoin più in forma: ecco dove si stanno muovendo i capitali
Quando il mercato altcoin inizia a muoversi, per individuare quali settori stanno performando meglio, dobbiamo prendere come metro di misura l’andamento del prezzo di Ethereum. Il paragone con Bitcoin diventa fuorviante nel momento in cui i capitali iniziano a muoversi nelle piazze più piccole, dove bastano relativamente pochi acquisti per muovere le quotazioni di diversi punti percentuali. Inoltre l’altcoin per eccellenza dove gli acquisti tendenzialmente confluiscono nelle prime fasi di turbolenza è proprio ETH.
Vediamo dunque secondo il “Sector Assets” di Artemis Analytics, chi sta crescendo più di rispetto ad Ethereum negli ultimi 7 giorni. Vediamo come le nicchie del Data Availability e dello Staking Service abbiano stampato rispettivamente un +27,4% e un + 26,2%, battendo il +20% di ether. Entrambe però provengono da un mese negativo, e dunque il movimento recente è stato un rimbalzo esasperato che una conferma di un trend positivo.
Discorso diverso per le piattaforme di smart contract Gen1 ( per intenderci, Hedera, Iota, Cardano, Eos ecc), e per le memecoin, che nell’ultimo mese hanno registrato movimenti in verde, seppur con molti sali e scende. Bene anche per la DeFi che replica praticamente le performance di Ethereum. Ottimo invece per le applicazioni NFT, che sospinte dal performance mostruose di PENGU, appaiono come i veri protagonisti di questa fase.

Non farti fregare dal troppo verde, ecco le monete più solide
Questa è la fase del bull market dopo le manipolazioni diventano più facili da orchestrare e dove molti investitori poco esperti finiscono per cadere nelle classiche trappole speculative. Diversi token stanno pompando in doppia cifra percentuale,, alcuni anche con andamenti del +50% nelle ultime 24 ore. Il problema è che spesso quelle che esplodono di più in momenti così euforici, sono le stesse che fino a pochi giorni fa erano sotterrate da una price action rosso sangue.
Ora che il mercato si è risvegliato, sono bastati pochi market buy per scatenare uno squeeze rialzista di prezzo, ma non è detto ( anzi è poco probabile), che il loro rally possa continuare. Chiaramente ci sarà qualcuna che continuerà a muoversi bene ma il discorso è lo stesso: puntare su quelle che fanno meglio adesso non è una buona strategia per cavalcare al meglio il momento di forza delle altcoin. Sarebbe molto più saggio, e meno da “scommettitori” scegliere quelle che hanno mostrato segnali di forza anche in contesti precedenti di incertezza.
Tra le più solide, che hanno retto bene il peso delle vendite nel Q1 e che hanno già anticipato questo sentiment bullish troviamo: BNB, AAVE, HYPE, PENGU, SYRUP, XRP, TRX, SUI, PEPE ed SPX.
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L’analisi generale è utile per le cautele necessarie. La mia ottimizzazione si concentra però su pochi asset con fondamentali robusti, accumulando con disciplina nei cali. Le speculazioni o le liste troppo ampie non rientrano nella mia gestione del capitale.