È bastata una frase per riportare i mercati a vivere un pomeriggio di stanca arrendevolezza. A parlare è stata Beth Hammack, Federal Reserve di Cleveland, che ha affermato che allo stato attuale delle cose non ci sono gli elementi per effettuare dei tagli ai tassi di interesse a settembre. Un’opinione fondamentalmente contrastante con quella dei mercati, che hanno accusato il colpo.
Ci sono però sia dei dettagli su Beth Hammack, sia sulla posizione che occupa all’interno del più ampio circuito federale di Federal Reserve che tanto i titoli quanto gli approfondimenti di altri giornali non hanno inserito nelle loro analisi. E che riducono il possibile impatto di questa… frase.
Parlano da Fed, ma è un membro senza voto e che…
Non leggete spesso le opinioni di Beth Hammack. È la governatrice della sezione di Cleveland di Federal Reserve e per il per il 2025, a causa del particolare sistema di rotazione all’interno del FOMC, non avrà diritto di voto.
Nonostante questo, i mercati sembrerebbero aver preso molto sul serio una sua affermazione che è stata battuta dal grosso delle agenzie che si occupano di finanza.
Con gli ultimi dati, mancano le condizioni per un taglio ai tassi di interesse a settembre.
Un’opinione che è negativa anche per Bitcoin e più in generale per il mondo delle criptovalute. Un comparto che, come quello azionario, in realtà si nutre anche di liquidità a buon mercato e dunque di tassi più bassi.
- In quale contesto arriva l’affermazione?
Arriva in un contesto che vede(va) i mercati prezzare fino a 3 tagli da qui a fine anno, con il primo che sarebbe avvenuto già a settembre.

Opinione che comunque rimane prevalente, per quanto sia ritenuta possibile con un -10% rispetto ai valori di ieri. Il grafico di Fed Watchtool ieri mostrava i sì tagli a Settembre all’82,4%.
- Tenere conto delle altre circostanze
Certe affermazioni, come quando sono positive per i mercati, vanno interpretate anche tenendo conto della fonte che sta diffondendo tale opinione.
In questo caso si tratta appunto di Beth Hammack, storicamente tra le più hawkish in seno a Federal Reserve, e dunque tra quelle meno aperte alla possibilità di tagli.
Questione solo economica o anche politica?
In realtà il tema taglio ai tassi si è fatto piuttosto politico nel corso degli ultimi mesi. Questo anche in virtù di forti pressioni che sono state esercitate da Donald Trump su Jerome Powell. Pressioni che sono arrivate anche da Scott Bessent, segretario del Tesoro del governo del nuovo Presidente degli USA.
Da qui alla decisione di Settembre mancano comunque ancora tanti altri dati. Il mercato del lavoro, che oggi era possibile analizzare tramite le richieste di sussidi di disoccupazione, sembrerebbe essere ancora ok, anche se le recenti revisioni dei dati hanno mostrato una situazione più preoccupante.
Con una Fed che giura di muoversi orientandosi soltanto con i dati, ci sarà dunque ancora da aspettare per capire come si muoverà a settembre, e poi di nuovo a ottobre e dicembre.
Per Bitcoin e crypto: sarebbe chiaramente più favorevole una Federal Reserve più aperta alla possibilità di tagli. Domani parlerà Jerome Powell in quel di Jackson Hole, una riunione che verrà seguita, per quanto relativamente informale, da praticamente tutti gli analisti e gli investitori. Noi lo faremo sul nostro Canale Telegram Ufficiale, che ti consigliamo di aggiungere alla tua lista di fonti, perché troverai non solo analisi aggiuntive, ma anche aggiornamenti in tempo reale su questo tipo di eventi.
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