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Google lancia la sua blockchain. Arriverà anche un token crypto? Tutti i dettagli

Google annuncia il lancio della propria blockchain. Si chiamerà GCUL e punterà a diventare una blockchain generalista.

Anche Google si lancia nel business delle blockchain. Secondo quanto è stato confermato da Rich Widman, che per la grande G si occupa della Strategia del Web3, il gigante delle pubblicità online, del cloud e dei motori di ricerca il progetto sarebbe già in testnet.

Punterebbe a diventare un’infrastruttura credibile per il pagamento, che avrebbe come obiettivo quello di portare sul mercato un’infrastruttura neutrale, in un mondo crypto che – almeno secondo la lettura di Google – si starebbe frammentando eccessivamente.

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Anche Google vuole la sua blockchain

Anche Google ora vuole la sua blockchain. O meglio, ne ha già creata una che è in fase beta ovvero di test. Servirà, dicono dalla regia della stessa Google, per la creazione di un’infrastruttura neutrale che potrà essere utilizzata anche dai grandi gruppi del settore crypto per sviluppare i propri servizi.

GCUL è un layer di infrastruttura neutrale. Tether non utilizzerà la blockchain di Circle, e Adyen probabilmente non utilizzerà la blockchain di Circle. Ma qualunque istituzione finanziaria può costruire i propri servizi su GCUL.

Queto è il messaggio che Widmann ha affidato al suo account LinkedIn, con ovvi riferimenti a quanto sta accadendo al mondo crypto-istituzionale e finanziario da qualche tempo a questa parte.

C’è stata infatti un’enorme proliferazione di blockchain di singoli progetti e di singole aziende, come quelle già annunciate appunto di Circle, la società che emette USDC, così come Stripe.

Tra le caratteristiche interessanti:

  • Smart Contract basati su Python come linguaggio;
  • Denaro commerciale “nativo” onchain e non token stable;
  • Neutrale;
  • Capacità agentic integrate.

Per ora però non potremo metterci le mani e dirvi di più, Possiamo aggiungere che Google ha speso anni nello sviluppo di questa soluzione, che punta a fare concorrenza alle blockchain pubbliche e, soprattutto, a quelle che sono state lanciate da diversi gruppi finanziari.

Ci sarà ora da vedere in quanti anche tra i progetti crypto esistenti decideranno di affidarsi a questa… ennesima infrastruttura.

Infrastruttura che dovrà essere presa in considerazione perché… è pur sempre Google a spingerla.

Occhio alle truffe

Non ci sarà un token collegato al progetto. O almeno non è stato ancora annunciato (e dubitiamo che sarà mai annunciato). Data l’importanza della notizia però, è più che lecito aspettarsi che i soliti truffatori si mettano all’opera e inizino a emettere su diverse blockchain dei token che vorrebbero spacciarsi per token ufficiale di Google.

Non comprate nulla, e nel caso di dubbi qui sul nostro Canale Telegram Ufficiale potrete trovare tutte le risposte. Occhio, perché i truffatori si fanno sempre più furbi e anche utenti esperti possono finire per cascarci.

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