La notizia del lancio di una nuova stablecoin su rete Hyperliquid – con diverse proposte che sono già arrivate dai top player del settore – deve aver causato un grande scompiglio in casa Circle, la società che emette USDC. Società che deve una gran parte del suo circolante proprio a Hyperliquid, che però è per ora costretto a utilizzarne una versione tramite bridge.
Circle ha infatti annunciato che $USDC arriverà in forma nativa su Hyperliquid, mossa che dovrebbe cercare di contenere anche le brutte reazioni in borsa per il titolo, dato che con la notizia del lancio di una nuova stablecoin su Hyperliquid viene messo a repentaglio uno degli ecosistemi più vantaggiosi per il gruppo.
Circle corre ai ripari
La notizia, arrivata la scorsa settimana, del lancio di una nuova stablecoin nell’ecosistema Hyperliquid, ha colto di sorpresa Circle, che forse credeva di poter fare affidamento in eterno sull’ecosistema. Ma procediamo con ordine.
Hyperliquid ha annunciato la volontà di sviluppare una stablecoin nativa per il proprio ecosistema, cercando probabilmente di rendere più organico tutto l’apparato di trading perp e spot. Nel giro di pochi giorni si sono fatti avanti diversi gruppi, anche in consorzio, per cercare di ottenere l’esclusiva sullo sviluppo, segnale che c’è grande, anzi grandissima attenzione anche istituzionale.
La borsa aveva reagito punendo in modo importante il titolo $CRCL, come è ben visibile dal grafico del prezzo. Cosa che deve aver spinto Circle a una contromisura rapida, illustrata in questo comunicato stampa.

- Versione nativa di USDC su Hyperliquid e dunque non più in bridging;
- CCTP V2 che sarà disponibile su HyperEVM;
- Integrazione piena nelle app di HyperEVM.
Non ci sono però – e questo potrebbe trasformare l’annuncio in un problema più che in una possibilità di recupero – ancora delle date, neanche per l’implementazione, in testnet.
La partita più importante
Quella della rilevanza delle stablecoin rimane una delle partite più rilevanti tra quelle che saranno giocate in ambito crypto. Circle, dopo il passaggio del GENIUS Act, da un lato si è confermata essere società pienamente rispettosa delle regole vigenti in tutti i mercati in cui opera.
Dall’altro ha dovuto iniziare a affrontare una concorrenza che potrebbe farsi più articolata nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Al netto dei gruppi (c’è anche Paxos, tanto per citarne uno tra quelli importanti e con licenza) 100% crypto, ci sarà presto anche l’interessamento da parte di gruppi bancari e finanziari classici, per un mercato che è storicamente molto ricco e che fino a oggi è stato a esclusivo appannaggio dei gruppi crypto nativi, anche per l’assenza, negli USA come in Europa, di regole chiare.
Regole che oggi ci sono e che potrebbero favorire l’arrivo di gruppi più solidi e articolati.
Criptovaluta.it® Ultime Notizie Bitcoin e Crypto News | Criptovalute Oggi
