Mentre tutti i retail questa mattina erano preoccupati di un possibile scivolata di Bitcoin(BTC) sotto il minimo locale di $120.500, una whales si è movimentata per acquistare un bottino di ben 1.000 BTC, pari ad un controvalore di circa $123 milioni ai prezzi attuali. L’operazione proviene dall’exchange Binance, dove la balena ha prelevato la somma trasferendola su un nuovo indirizzo, creato appositamente per l’occasione.
In genere, quando grosse coins vengono prelevate da un CEX, significa che è in atto una potente accumulazione, con qualche grosso investitore che porta fuori i propri Bitcoin dall’exchange per metterli al sicuro in self-custody. Non è la prima volta che capita transazione singola così corposa: solo pochi giorni fa abbiamo assistito a manovre simili. Vediamo più da vicino cosa sta succedendo e come potrebbe impattare il prezzo di BTC.
Accumulazione Bitcoin: whale mette al sicuro 1.000 BTC
Ne ha parlato questa mattina l’account X “Lookonchain” della whale che si nasconde dietro l’indirizzo “bc1qmk”, responsabile di aver appena prelevato 1.000 BTC dal noto crypto exchange Binance. La somma, che corrisponde a più di $123 milioni è ora custodita verosimilmente su un cold wallet, in attesa che i prezzi salgano per poi rispedire le coins su exchange e realizzare il profitto.

Non conosciamo chiaramente l’identità della whale e visto l’indirizzo “fresco”, non abbiamo dati a cui aggrapparci per provare a capire di chi si tratta. Guardo allo storico l’unica cosa che notiamo è che l’utente avrebbe inviato prima una tx di prova dal valore di 0,0011 BTC ad un altro address che identifichiamo come “bc1pgv”, per poi inviare allo stesso 1 BTC. Probabilmente tutta la somma verrà trasferita lì nel giro di qualche ora.

Altre whale accumulano Bitcoin
Come anticipato, questa non è l’unica balena ad essere bullish su Bitcoin in questo particolare mese di uptober. Ieri, così come nei giorni precedenti, tante altre grosse entità hanno deciso di accumulare la moneta, nonostante i prezzi fossero già saliti parecchio nell’ultima settimana.
Citiamo ad esempio la whale “bc1qr9”, che ha portato via da Binance 650 BTC, per un circa $80 milioni, che si somma ad altre coins già in holding per un controvalore complessivo di $257 milioni. Un’altro wallet creato di recente, classificato come “35usJu” ha acquistato su Galaxy Digital ben 1.183 BTC, pari a $144 milioni.
Ancora, un terzo wallet “1EPzzk” si è assicurato 500 BTC, ossia poco più di $60 milioni, comprando su BitGo, e con le stesse modalità degli altri indirizzi, prelevando le monete su un portafoglio privato. Tutti questi casi di accumulazione evidenziano chiaramente il sentiment bullish che c’è nell’aria, e che potrebbe accompagnare il prossimo rally.

Attenzione: ciò non significa che d’ora in poi si andrà “to the moon”. Ne abbiamo visti molti in passato di questi movimenti e non sempre i prezzi si muovono in concomitanza a questi eventi. Sebbene parliamo di centinaia di milioni di $, queste operazioni non bastano per muovere i prezzi di un mercato così liquido come quello di Bitcoin. Resta comunque un ottimo segnale di fiducia da parte degli operatori.
Tanti BTC in fuga dagli exchange: a breve supply shock?
Dai grafici Glassnode notiamo che l’ultima settimana è stata la più intensa degli ultimi 2 anni in termini di supply di BTC rimossa dagli exchange. L’ultima volta che si era registrata un’ondata di deflussi così forte era a dicembre 2022, proprio nel mezzo del bottom dell’ultimo bear market, quando gli smart trader hanno fatto scorta di coins in vista del successivo mercato rialzista.
Nel corso della salita dai $15.000 fino ai valori attuali, ci sono state molte altre occasioni di accumulo, ma mai avevamo assistito ad una tale fame di sats. Questo è un ottimo dato, perché ci dice che, nonostante i prezzi ai massimi, c’è una gran voglia di continuare a sognare prezzi più alti.

Qualcuno a questo punto tirerà sicuramente in mezzo la tesi del “supply shock sugli exchange”, ossia che i CEX hanno finito i BTC che a breve assisteremo ad un rally dettato dall’assenza di offerta. Ne abbiamo già parlato più volte del perché si tratti di una teoria alquanto stupida. Potete leggere le motivazioni in questo articolo. Se BTC salirà, sarà per altre ragioni completamente slegate a questa dinamica.
Posizionamento rialzista dei trader su Bitcoin
Parallelamente osserviamo che molti traders sul mercato dei derivati si sono posizionati con forte direzionalità al rialzo su Bitcoin nelle ultime sessioni, intensificando le posizioni mano a mano che il rally guadagnava slancio. Lo capiamo dall’andamento dei funding rates, che in chiave annualizzata hanno sfiorato il punteggio dell’8%, storicamente un livello “caldo” per le quotazioni.
Più il funding aumenta più significa che gli operatori stanno pagando un premio maggiore per mantenere aperti i long, segnalando un sentiment fortemente ottimista sul breve periodo. Facciamo tuttavia attenzione a possibili inversioni mano a mano che il tasso aumenta, perché livelli troppo elevati indicano un abuso di leva, che potrebbe essere verosimilmente punito, come spesso accaduto in passato.

A sostegno di questa tesi secondo cui i traders siano esposti long, aggiungiamo anche che il delta skew 25 nel breve periodo (1 settimana, 1 mese), ossia l’indicatore che misura la differenza di premio tra le opzioni call e put, si è mosso in territorio ampiamente positivo nel mezzo del rally. Questo vuol dire che, come avevamo ipotizzato la scorsa settimana, i traders di opzioni hanno sfruttato delle belle occasioni per comprare call a basso costo e puntare ad un nuovo rialzo.
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