Starknet è una della chain layer-2 di Ethereum più odiate in assoluto dello spazio crypto, soprattutto dal mondo dei farmers che ancora oggi a distanza di molto tempo ricordano con astio la gestione discutibile del lancio del token $STRK tramite airdrop. Da quel febbraio 2024 in poi, in cui si era presentata al pubblico con grandi obiettivi, ha deluso le aspettative andando a perdere sempre di più terreno mese dopo mese, sia nei mercati che nella DeFi.
Ora però sembra che il progetto stia finalmente per invertire rotta. Diverse metriche on-chain segnano ottimi dati che fanno ben sperare per un recupero, quantomeno parziale, dello status precedente della rete. Ci sono anche alcuni driver speculativi che potrebbero favorire una fuga a rialzo di $SRTRK, che tra l’altro, proprio in questi giorni sta mostrando grandi segnali di forza. Vediamo più nel dettaglio cosa sta succedendo.
Starknet: finita la crisi?
Per Starknet il primo anno e mezzo di vita nel settore crypto non è stato dei migliori: La blockchain layer-2 era stata presentata dalla casa madre StarkWare Industries, nota azienda tech israeliana, come una vero gioiello dello spazio dei rollup Ethereum, con un sistema di prove zk proprietario (zk-STARK) e un linguaggio di programmazione ottimizzato per questa tecnologia (Cairo).
Purtroppo però, un mix di situazioni scomode e scelte sbagliate ha portato il progetto ad una lunga fase di declino. Il token $STRK, lanciato a febbraio 2024 con una valutazione altissima di $20 miliardi di FDV, è entrato rapidamente in un vortice ribassista. Nel mentre la community, delusa per la selezione dei criteri per l’airdrop che ha escluso una vasta gamma di farmers, si è scagliata contro Starknet con una lunga campagna di shitstorm.
Pensate che ad oggi $STRK ha perso circa il 95% del suo valore dai massimi, vittima non solo di un sentiment bearish e di un contesto sfavorevole alle altcoin ma anche di una forte diluizione in tokenomics. La chain nel frattempo ha visto un calo evidente in tutti gli indicatori di attività on-chain. Ma qualcosa ora pare che stia cambiando, o almeno, è un primo segnale di rinascita.

Starknet inizia a riprendere slancio
Starknet in realtà non ha mai smesso di lavorare e di costruire per il futuro, rilanciando nuovi aggiornamenti, nuovi piani per la decentralizzazione, ed ampliando il proprio ecosistema di DApps. Solo ora però notiamo i primi risultati degni di nota: il TVL ha ripreso a correre dopo un brutto calo nel primo trimestre 2025, con un aumento di circa $100 milioni solo negli ultimi due mesi.
La capitalizzazione di stablecoin, che ricordiamo essere un ottimo indicatore dello stato di salute di una chain, ha spiccato il volo nello stesso periodo, raggiungendo nuovi massimi storici a $125 milioni. Contemporaneamente sono aumentati anche i volumi di scambio su DEX, sia spot che soprattutto perps.

Nell’ultimo periodo sta dando una grossa mano Extended, protocollo perpetual DEX, che è reduce da un ottimo momentum on-chain, con un forte incremento di utenti attivi e un inflow di capitali non indifferente. Secondo i dati di Artemis, Starknet appare come la seconda chain per net flows in 7 giorni, dietro solo a BNB Chain, con $47 milioni in ingresso.
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Starknet si conferma uno dei top layer-2 di Ethereum
Nonostante la lunga depressione, Starknet rappresenta ad oggi ancora uno dei maggiori L2 di Ethereum, con un Total Value Secured di $844 milioni, al settimo posto se contiamo anche l’Appchain Lighter. Da notare come sia, per ora il maggiore rollup di tipo zk a vantare l’etichetta di decentralizzazione Stage 1, in quanto sia Linea che ZkSync sono ancora in Stage 0, ossia in una fase in cui i sequencer della chain hanno ancora pieno controllo.
In più, secondo quanto riportato dalla dashboard di Growthepie, Starknet continua a migliorare nei dati degli indirizzi attivi e della conta di transazioni. Rispetto allo scorso anno gli utenti sono aumentati del 220% mentre il numero di tx è esploso dell’880%.

Altre metriche bullish
Una delle caratteristiche più interessanti di Starknet, nonché uno dei possibili punti di forza per il futuro, è la sua posizione nello sviluppo tecnologico al fianco di Bitcoin. Infatti Starknet non punta ad essere solo un L2 di Ethereum: dopo l’ultima pubblicazione della roadmap ad agosto 2025, la chain ha sempre più puntato ad interoperare Bitcoin.
L’idea futura è quella di permettere alla rete di finalizzare le proprie tx sia su Ethereum che su Bitcoin, aggiungendo uno strato di sicurezza alle logiche degli smart contract e della DeFi. Nel frattempo sono in aumento il numero di BTC bridgati su Starknet tramite l’uso dei protocolli di liquid staking BTCFi come Solv, Lombard e Threshold. Solo nelle ultime 2 settimane hanno varcato la soglia della chain ben 770 BTC, per un controvalore di circa $93 milioni.

Opportunità speculativa per STRK
Per il token $STRK, la strada verso i massimi è ancora molto lunga e non è detto che verranno più recuperati in futuro, anzi per il momento sembra molto improbabile. Comunque sia, viste le ottime metriche e l’espansione dell’ecosistema, ci potrebbe stare per la moneta una fase speculativa al rialzo, soprattutto se l’outlook generale dei mercati crypto si manterrà positivo. Ricordiamo poi che questo token è uno dei pochi della top 100 ad aver registrato performance positive a doppia cifra percentuale negli ultimi 7 giorni.
Per molti $STRK potrebbe aver deluso così tanto in passato che ora non si riesce a guardare ad una piccola finestra temporale come opportunità, Ma nei mercati, le emozioni dovrebbero essere lasciate da parte, per guardare solo oggettivamente a ciò che succede e posizionarsi di conseguenza. Ed oggettivamente Starknet ad ora merita tutta la nostra attenzione.
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