MALE per le ALTCOIN, ma non per molto: quali INDICATORI osservare per una RIPARTENZA?

Gli holders di altcoin non sembrano passarsela bene nell’ultimo periodo: tante delle cosiddette “alternative coins”, sia ad alta che bassa capitalizzazione, stanno vivendo una fase di straziante consolidazione a ribasso, senza offrire ai detentori i ritorni sperati. Solo a sentir nominare il termine “altseason”, a qualcuno viene il magone di quando, nei periodi d’oro del 2017 e 2021, la maggior parte dei progetti piazzava performance straordinariamente rialziste.

Ora invece l’aria è cambiata: il settore si è fatto molto più selettivo rispetto agli ultimi anni e non è più così facile guadagnare un moltiplicatore su un altcoin a caso. Forse, per la vostra gioia, dopo un lungo periodo di incertezza, siamo finalmente vicini ad un punto ipotetico di ripartenza, con alcune metriche che dovremo tenere sotto osservazione per decretare una conferma.

 Ma al di là dell’outlook speculativo attuale, alla luce di come sta evolvendo il mercato, ognuno di noi dovrebbe guardarsi allo specchio e chiedersi se la propria asset allocation rispecchia davvero la propria tolleranza al rischio.

Altcoin: la rotazione dei capitali

Qualcosa inizia a muoversi sul fronte altcoin, anche se per il momento in modo ancora timido. Secondo quanto riportato dalla società di analisi on-chain Swissblock, ci stiamo avvicinando ad una fase molto simile a quella osservata ad ottobre 2024, poco prima del grande pump dell’intero mercato in concomitanza con le elezioni presidenziali USA.

Nell’ultimo report “Altcoin Vector”, per spiegare questa situazione, Swissblock riprende proprio quanto accaduto in quel periodo suddivide in quattro fasi i movimenti che hanno caratterizzato la rotazione dei capitali:

1- Fase dominante di BTC: Bitcoin ha ancora il pieno controllo della dominante

2- Fase di capitolazione fake delle altcoin: impulso negativo affossa le altcoin, ma è solo un falso allarme

3- Fase bullish per le altcoin: Bitcoin cresce ed il capitale inizia a ruotare sulle principali alt, andando via via verso segmenti meno capitalizzati.

4- Fase di uscita: termina l’impulso rialzista delle alt, la dominance di BTC riprende il dominio.

Ecco noi ora, potremmo trovarci a cavallo tra le fasi 2 e 3, con qualche alt che prende le mazzate sui mercati ma anche con diverse eccezioni che mostrano un comportamento davvero bullish. Non diamo però conclusioni troppo affrettate.

I segnali da monitorare per un ritorno rialzista delle altcoin

Non è ancora detta l’ultima: serve un movimento che dia conferma allo scenario ipotizzato. Se osserviamo il contesto della precedente mini-altseason che c’è stata a fine 2024, ci accorgiamo facilmente che l’inizio delle danze è avvenuto in concomitanza di un evento specifico, quello del calo della dominance di USDT.

Questa stablecoin rappresenta la più scambiata in assoluto sul mercato crypto, con il 4,38% della cap complessiva del settore, e le sue oscillazioni di market share spesso offrono chiari segnali anticipatori. Storicamente infatti l’altseason è iniziata non appena la correlazione inversa tra altcoin e dominance di USDT ha raggiunto il suo intervallo più corto, subito prima di una rotazione della liquidità.

Come accaduto esattamente a novembre 2024, ora dobbiamo aspettare che la dominance della moneta ripeta lo stesso drawdown al ribasso. Contestualmente dovremmo chiaramente vedere nello stesso momento anche una reazione delle alt nei rispettivi pair contro BTC.

Un’altro indicatore da guardare nelle prossime sessioni

Sarà fondamentale anche tenere d’occhio anche Ethereum, altcoin per eccellenza del panorama crypto, nonché quella moneta che statisticamente funge da volano per il resto del mercato. Ad ogni fase di altseason, prima i capitali confluiscono da Bitcoin ad Ethereum, che inizia a sovraperformare il re, poi da lì passano alle altcoin.

Ecco ora ETH/BTC si trova in fase di consolidamento dopo il grande movimento al rialzo piazzato dai minimi di aprile fino a metà agosto. Finché questa chart non ritornerà a pompare candele verdi, non vedremo probabilmente un grande impulso da parte delle alt. Massima attenzione al supporto degli 0,03.

Se stai perdendo denaro, la colpa non è del mercato

Per concludere questo articolo, ci permettiamo di fare una piccola osservazione sullo stato attuale del sentiment retail, nei confronti del mercato altcoin. Nelle ultime settimane abbiamo visto molti di voi che ci leggete, piangere e disperarsi per l’andamento negativo del proprio portafoglio, con toni spesso disfattisti e poco costruttivi.

Non siamo nessuno per dirvi come gestire il vostro stato d’animo, ci mancherebbe, ma vi ricordiamo solo che i risultati del vostro wallet rispecchiano solo ed esclusivamente le vostre scelte di investimento. Con Bitcoin vicino ai massimi storici, non dovreste essere come delusi. Evidentemente c’è qualcosa che non va nella vostra allocazione, troppo sbilanciata verso le altcoin.

Ed aggiungiamo, che per una prospettiva chiara di quanto succede nel mondo crypto, non potete giudicare solamente ai titoli che avete in portafoglio. Se qualche altcoin ha già più che raddoppiato dai minimi di aprile/maggio, dopo il top della dominance di BTC,  e voi siete ancora in pesante drawdown, spiace dirlo, ma è colpa vostra.

Come rimediare?

C’è SEMPRE una soluzione per tutto nella vita, figuratevi per certe baggianate. Innanzitutto, se siete tristi, mangiatevi una barretta di cioccolato e rivedete la vostra asset allocation. Alla prima occasione buona ( forse a questo punto potrebbe avere senso aspettare un recupero) rifate la formazione, magari con un tattica più difensiva, che punti a fare goal in contropiede piuttosto che al pressing alto con le altcoin.

E magari a questo giro, considerate anche un’esposizione verso settori meno estremisti, visto che, per quanto ci piaccia questo mondo, dobbiamo ammettere che non esistono solo le crypto.

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