Parla Christopher Waller, Fed, che da qualche tempo è ritenuto (correttamente, anche se forse talvolta in modo esagerato) come uno dei più vicini in seno a Federal Reserve al presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Quanto ha affermato è interesse per almeno tre diverse questioni.
La prima è il percorso che i tassi di interesse avranno dopo il meeting di fine ottobre (che decreterà quasi al 100% un nuovo taglio). La seconda è la storia dei tassi neutrali, che sul canale VIP seguiamo da tempo e che sarà decisiva per la politica monetaria dei prossimi mesi. La terza è invece nel dato che Fed riterrà più importante. Spoiler: non sarà l’inflazione.
Le tre questioni che angosciano Federal Reserve
Tutti gli investitori, compresi quelli che operano sul mercato di Bitcoin e delle criptovalute, guardano alle decisioni di Federal Reserve. La più potente delle banche centrali mondiali è anche quella che – tra le economie più rilevanti – ha iniziato più tardi a tagliare. In tanti preferirebbero un percorso più rapido – per il quale sta esercitando pressioni anche il presidente Donald Trump – percorso che però sta incontrando diversi ostacoli. Su tutti la prudenza del grosso dei membri del FOMC (la riunione che decide tassi e non solo).
Oggi ha parlato Christopher Waller – che è moderatamente vicino al presidente USA (e che uno dei possibili successori di Powell) – che ha sottolineato tre aspetti molto interessanti.
- Mercato del lavoro dato più importante
Disoccupazione, occupazione, buste paga: il mercato del lavoro sarà il parametro più importante per le decisioni di Federal Reserve. Non sarà dunque più l’inflazione, i cui problemi di breve periodo Fed ha imputato ai dazi più che a problemi strutturali. Questo vuol dire che dovremo guardare appunto principalmente alla disoccupazione per anticipare le prossime decisioni di Fed.
- Tasso di interesse neutrale
Sul Canale VIP Telegram di Criptovaluta.it ne abbiamo parlato più volte in tempi non sospetti. È il tasso – impossibile da stabilire matematicamente – al quale la politica monetaria cessa di avere effetti (positivi o negativi) sulla crescita e sull’occupazione.
Sembrerà a tanti una sciocca questione accademica che poco dovrebbe interessare i mercati, invece il livello che sarà ritenuto corretto per questa variabile condizionerà in modo importante le future decisioni di Fed.
Secondo Waller serviranno tagli per ancora 100-125 punti base (1,00%-1,25%) prima di raggiungere quel livello. Questa opinione di Waller è in leggero contrasto rispetto alla maggioranza dei membri del FOMC che votano.
- Tagli più lenti se…
Se il PIL USA dovesse mostrare ulteriore resilienza, oppure se il mercato del lavoro dovesse comunque rimanere “caldo”. Sul primo punto c’è un altro fattore da aggiungere: le prossime letture saranno probabilmente condizionate in negativo dal lungo shutdown che gli USA stanno affrontando.
Per Waller sarà nell’ordine di diversi decimi di punto percentuale. Il che vuol dire che la prossima lettura del PIL dovrà appunto tenerne conto.
La nostra migliore alternativa
In realtà sul futuro di medio e lungo periodo di Bitcoin, delle criptovalute e del settore azionario impatterà di più arrivare a tassi più bassi senza grosse crisi che il livello dei tassi di interesse di riferimento.
Continuiamo a ritenere la migliore opzione un ritorno verso tassi neutrali che non sia dettato dalle emergenze. Per ora sembra che ci sia ancora spazio per un percorso di soft landing.
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