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Bitcoin NON ha ancora FINITO di stupire: 2 indicatori mostrano FORZA!

Price action ancora traballante, ma il mercato sembra ancora sano!

Bitcoin continua a muoversi senza una chiara direzionalità, con tori ed orsi che si contrappongono in una battaglia dei prezzi sul breve periodo. In più di un’occasione vi abbiamo segnalato di questa condizione “frenetica” del mercato, che fa ancora fatica a stabilire dove debba dirigersi la criptovaluta e quale sia il suo destino speculativo.

Eppure, di fronte ad una tale incertezza, notiamo come due indicatori on-chain mostrano una tendenza molto chiara, segnalando che la forza di fondo di Bitcoin potrebbe non essere affatto esaurita. Stando a queste letture, ci sarebbe ancora spazio per una prosecuzione del bull market, quantomeno finché non vedremo chiari cenni di inversione. Vediamoli uno per uno in questo articoli.

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I vecchi holders di Bitcoin stanno vendendo, ma non è un problema

Spesso quando leggiamo notizie che parlano di grosse vendite di Bitcoin da parte di whales e vecchi investitori, siamo spinti a guardare quelle operazioni come un dato negativo in quanto banalmente il ragionamento è che: se i grandi players vendono, allora i prezzi stanno per scendere”. 

In realtà la questione è più complessa di quanto possa sembrare perché da un lato è vero che gli address più storici tendono a liquidare le proprie posizioni nei momenti più opportuni, ma è altrettanto vero che questo processo avviene progressivamente nel mezzo del ciclo e non tutto d’un colpo. In altre parole, le vendite di queste entità non sarebbero da leggere come un segnale di debolezza, ma al contrario come un indicatore di forza che conferma il bull market in corso.

Finché gli investitori di lungo periodo continuano a spostare e a vendere parte dei propri Bitcoin, significa che i prezzi sono orientati al rialzo. Quando invece smettono di farlo e tornano ad accumulare, è un possibile suggerimento che la fase espansiva si è esaurita e  che il mercato sta entrando in un nuovo ciclo ribassista.

La rete Bitcoin è ancora vivace

Proprio in tal senso, proponiamo una lettura della metrica “BTC:Liveliness”, che certifica come gli investitori più datati stiano attualmente movimentando i propri Bitcoin ad alto ritmo. La liveliness, senza scendere in tecnicismi, misura quanto spesso vengono spese le monete più vecchie rispetto alla crescita totale della supply di Bitcoin. Ci dice cioè quanto la rete sia vivace in proporzione all’età complessiva delle monete in circolazione.

Al momento siamo con l’indicatore ai massimi storici con un punteggio di 0.63, segno che gli holders di lungo periodo stanno approfittando per vendere. Da notare come la metrica sia in crescita da dicembre 2023, quando BTC era negoziato poco sopra i $40.000. Da lì in poi c’è stata una progressiva accelerazione del trend, in linea con l’avanzare del ciclo rialzista.

Fintanto che non vedremo una chiara inversione della Liveliness, come accaduto ad esempio a partire da agosto 2021, potremmo stare relativamente “sicuri” che l’andamento sia orientato verso una crescita delle quotazioni e che il mercato mantenga una struttura complessivamente sana.

Liveliness
Liveliness BitcoinFonte dati: https://studio.glassnode.com/

Questo non esclude che potenzialmente già da domani l’indicatore possa scendere ed accompagnarci verso un bear market. Tecnicamente infatti, più si cresce, più si riduce lo spazio per ulteriori estensioni dei prezzi di Bitcoin. Tuttavia risulta più logico attendere un chiaro movimento verso il basso piuttosto che anticipare un segnale che ancora non si è manifestato.

Gli investitori di Coinbase sono ancora ottimisti

Il secondo dato che ci fa mantenere un certo orientamento bullish riguarda il Bitcoin: Coinbase Premium Gap”, un indicatore molto semplice che misura la differenza di prezzo di Bitcoin tra gli exchange Coinbase e Binance. Come ben sapete, ogni mercato ha un suo prezzo di riferimento e capita di vedere prezzi leggermente divergenti tra piazze differenti.

Generalmente su Coinbase si concentra una domanda forte proveniente da investitori USA e flussi istituzionali, mentre su Binance prevale una componente più speculativa e internazionale da vari fondi e clienti retail. Quando il premium è positivo, vuol dire che i prezzi su Coinbase sono maggiori, segnale di pressione d’acquisto da parte degli americani.

Storicamente questo dato ha accompagnato fasi rialziste prolungate di Bitcoin, mentre quando il premium torna negativo la price action tende ad indebolirsi. Notiamo a tal proposito che dopo il recente calo del mercato, l’indicatore è andato solo per pochissimo in territorio rosso, per poi recuperare in breve tempo, in modo simile a quanto accaduto tra luglio e settembre.

Bitcoin premium price
Coinbase Premium BitcoinFonte dati: https://cryptoquant.com/

Anche qui, come nell’indicatore della Liveliness, nulla ci dice che da domani non si potranno registrare prezzi maggiori su Binance (Premium Gap negativo), ma finché si rimane su valori positivi possiamo continuare a considerarlo come un segnale di fiducia. Ed a maggior ragione, ora come ora la fiducia è una componente di cui Bitcoin necessita profondamente per superare questo periodo di incertezza.

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