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Il lancio degli ETF su Ripple è stato molto positivo, ma non ha portato fortuna al suo andamento di prezzo. Non è la prima volta che accade, anche per i lanci degli ETF su BTC e poi su ETH, il successo iniziale degli ETF non era stato accompagnato da un’immediata spinta rialzista del mercato spot.
Terza settimana in rosso per Ripple
Attualmente $XRP quota 2,235 USDT e registra la terza settimana consecutiva in rosso, con una chiusura a –6,40%. Questo porta il mese di novembre a una performance negativa del –11,69%, dopo il –11,89% di ottobre.
Nonostante le correzioni recenti, Ripple rimane tra i pochi token della Top 20 ancora in positivo da inizio 2025, con un rialzo ridotto a +6,50%. In positivo su base annuale si trovano ormai soltanto Ripple, Hyperliquid, BNB, Tron, BTC e Bitcoin Cash.
Ripple al centro del dibattito dopo il boom dell’ETF
L’ETF su XRP gestito da Canary ha raccolto circa 243 milioni di XRP nel primo giorno di trading, nonostante il clima negativo sui mercati. Il successo inatteso ha acceso un forte scontro sui social tra sostenitori e detrattori di Ripple. Mentre Bitcoin ed Ethereum registravano pesanti deflussi, Ripple ha mostrato maggiore solidità e forza attrattiva, rinnovando l’interesse istituzionale.
Contesto tecnico di Ripple di novembre
La nostra copertina dell’11 novembre dedicata a Ripple era piuttosto emblematica, ci chiedevamo up o down mentre il prezzo quotava 2,52$, e in rialzo si avvicinava alla media mobile (Sma 50) a e alla resistenza vettoriale dei 2,63$. Tuttavia, la risposta del mercato non è stata quella auspicata dagli operatori.
Pressione ribassista nel grafico daily
Sul grafico daily si vede chiaramente che Ripple ha registrato sei chiusure consecutive in ribasso, rompendo anche il supporto di breve che avevamo evidenziato in area 2,30$. Il prezzo sta ora rallentando nella zona dei 2,20$, livello sul quale già a inizio novembre si sono osservati diversi test e chiusure daily sul livello.
Livelli chiave e rischi ulteriori
Più in basso passa il supporto vettoriale più rilevante, in area 2,10$. La perdita di questa zona potrebbe avviare una discesa più profonda. L’indicatore RSI conferma la debolezza del trend, ma non è ancora entrato in area di ipervenduto. Questo lascia spazio a ulteriore ribasso e sottolinea la delicatezza della fase attuale.
Panoramica weekly di Ripple sul 2025
Passando a una view sul grafico weekly di Ripple, osserviamo una panoramica del movimento da inizio 2025. Si nota una prima fase rialzista, seguita da una fase correttiva che ha portato al minimo di aprile a 1,618$. Da questo livello è partito un rimbalzo che si è fermato alla prima resistenza in area 2,50$, per poi ritracciare e ripartire con un’accelerazione rialzista a luglio, con rottura della resistenza fino al massimo di 3,665$.
Fase discendente e flash crash di ottobre
Da metà luglio è iniziata una fase di contrazione del prezzo di Ripple, evidenziata da massimi e minimi decrescenti. La discesa si è articolata in più swing, con test di una prima zona di supporto in area 2,80$, un tentativo di rimbalzo respinto dalla resistenza a 3,20$ e poi un’accelerazione ribassista culminata nel flash crash di inizio ottobre, con un minimo a 1,58$. Il rimbalzo successivo si è nuovamente fermato sulla resistenza in area 2,60$.
I livelli critici di XRP
Il ribasso dalla resistenza è ripreso, portando due settimane fa Ripple a segnare un minimo a 2,365$. La settimana scorsa si è verificato un nuovo rimbalzo, ma il prezzo ha lasciato un’ombra superiore senza raggiungere la resistenza in area 2,63$.
Il rischio ora evidente è una discesa verso il supporto in area 2,050$. Una perdita di questo livello potrebbe avvitare Ripple in una fase ribassista molto più profonda, con possibilità di estensione verso l’area degli 1,62$.
