Si torna sul tema della scarsa liquidità sui mercati. Dopo che sulla questione è intervenuto Tom Lee, indicando potenziali problemi di alcuni market maker, ora tocca a Gracy Chen, CEO di Bitget, chiarire ulteriormente la questione.
Non solo una questione di insufficiente profondità dei mercati, ma anche una liquidità macro che è diventata carente e anche un cambiamento importante in termini di flussi di capitali. Essendo la posizione di chi è a capo di uno dei più importanti exchange al mondo, vale la pena di analizzare quanto è stato detto.
Cosa sta succedendo sui mercati?
È evidente a tutti che sui mercati crypto e Bitcoin le condizioni di liquidità sono ampiamente deteriorate. Questo è visibile non tanto dai movimenti di prezzo, comunque ribassisti, ma dall’ampia volatilità che domina soprattutto le altcoin. Nel weekend Tom Lee aveva imputato queste condizioni ai problemi di certi market maker e alla volontà di gruppi “organizzati” di spingerli verso il collasso.
Sul tema – e in modo più preciso – è intervenuta oggi Gracy Chen di Bitget, che da un angolo certamente privilegiato (quello di uno degli exchange più liquidi al mondo) aggiunge:
- Profondità market maker ridotta
Dopo gli eventi di ottobre, i market maker principali hanno ridotto l’esposizione al rischio. Piccoli ordini di vendita possono superare diversi supporti, cosa che prima non sarebbe accaduta.
- Condizioni tecniche
In condizioni del genere, abbiamo visto Bitcoin perdere la media mobile a 200 giorni e a 360 giorni. Con l’RSI che segna oversold – mancano comunque degli spunti di ripresa sostanziali. Secondo Gracy Chen si tratta di breakdown negativi in una condizione generale di scarsa liquidità.
- Macro
Bitcoin cavalca, secondo l’opinione di Gracy Chen, i flow interni di liquidità delle piazze USA – e non quelle delle regioni globali.
Il trend non è più guidato, aggiunge Chen, dai retail o dalle narrative, ma dal ritmo di crescita della liquidità interna agli USA / dollari.
- FED continua il QT – anche se poi verrà interrotto a dicembre;
- Rendimenti Treasury USA a livelli alti, cosa che offre dei ritorni risk free molto attrattivi;
- Shutdown che ha interrotto i flussi di denaro “governativo”;
- Le aspettative di tagli per dicembre che si sono indebolite, riducendo il budget che il mercato offre ai mercati risk on.
Serve un ritorno degli USA
Per chi fosse alla ricerca di una conclusione breve:
In breve: la profondità di mercato in riduzione, combinata con condizioni di liquidità strette hanno reso il mercato esposto a volatilità amplificata. La prossima ondata del trend sarà decisa dal QE, con le questioni tecniche che svolgeranno un ruolo di supporto. Fino a quando non ci sarà espansione del balance sheet degli USA, gestire le posizioni e ridurre la leva conta più di avere ragione sulla direzione.
Qui puoi trovare l’analisi completa di Gracy Chen, con diversi interessanti spunti per capire dove ci troviamo e soprattutto… dove stiamo andando.
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