Questa sera, alle ore 22:49 UTC+1 (ora italiana), o più precisamente allo slot 13,164,544, l’hard fork Fusaka sarà ufficialmente implementato sulla mainnet della blockchain di Ethereum. Il nuovo aggiornamento, che segue la scia dei precedenti Pectra, Dencun, Shapella e The Merge, introduce tutta una serie di migliorie pensate per rafforzare l’infrastruttura della rete in vista dei prossimi anni.
In totale si contano 12 EIP (Ethereum Improvement Proposal) incluse nel pacchetto Fusaka, che spaziano su una vasta gamma di temi come scalabilità, data availability, limite di gas, ottimizzazioni EVM, gestione del calcolo e precompilazioni crittografiche. Tutti fattori che insieme, definiscono la direzione futura dell’intero ecosistema. In questo articolo vediamo brevemente cosa cambia con Fusaka e cosa aspettarsi da questo nuovo capitolo per Ethereum.
Fusaka hard fork: oggi il grande giorno per Ethereum
Un hard fork è un aggiornamento che introduce modifiche NON retrocompatibili con le versioni precedenti del protocollo. Dopo l’attivazione, solo i nodi e validatori che aggiornano il software alla nuova versione possono effettivamente continuare a produrre blocchi e partecipare al consenso, mentre quelli che non accettano l’aggiornamento proseguono su una catena separata, basata sulle vecchie regole.
Nel tempo Ethereum ha implementato vari hard fork, ognuno dei quali ha introdotto cambiamenti fondamentali per l’evoluzione del protocollo. La roadmap del progetto, definita dopo l’introduzione della Beacon Chain ed il passaggio a PoS, stabilisce quelli che sono gli upgrade che, passo dopo passo, renderanno la rete progressivamente più efficiente, scalabile e sostenibile nel lungo periodo.

Che cosa introduce l’aggiornamento Fusaka?
Riassumiamo i punti principali in cui interviene Fusaka e gli ambiti su cui l’upgrade esercita il suo impatto a favore di Ethereum.
- EIP-7594 PeerDAS: Anche noto come Peer Data Availability Sampling, è un cambiamento che impone ai nodi di conservare solo ⅛ del carico computazionale relativo ai blobs, e non più l’intero set di informazioni. Punto fondamentale per aumentare la scalabilità dei rollup layer-2
- EIP-7823 MODEXP: Miglioramento che serve a mitigare i rischi di attacchi DoS (sovraccarico) legati alla precompile ModExp, ricalibrando i costi del gas e rendendo l’operazione più prevedibile.
- EIP-7892 Blob Parameter-Only Hardforks: ottimizzazione che prepara Ethereum ad aumentare progressivamente il numero di blobs per blocco senza richiedere ogni volta nuovi hard fork.
- EIP-7935 Default block gas limit a 60 milioni: Punto importantissimo che alza il limite del gas di Ethereum ad un “livello base” che è appunto quello dei 60 milioni di unità di gas.
- EIP-7918 Blob base-fee bounded by execution cost: stabilisce che la blob base-fee (pagata dai rollup) sia vincolata ai costi dell’esecuzione L1. Questo dà stabilità al mercato e mantiene allineati gli incentivi economici. Aumenta teoricamente anche il burn di ETH, in quanto la blob base-fee viene bruciata.
Ci sono poi molti altri punti che toccano la user experience, il comportamento dell’EVM, la gestione dei blocchi e vari ulteriori aspetti, ma evitiamo di scendere troppo nel tecnico.
Cosa comportano concretamente questi cambiamenti su Ethereum?
In un linguaggio più comprensibile ai meno esperti, tutti questi EIP introdotti con Fusaka intervengono con effetti diretti sull’efficienza, sulla gestione dei dati e sul funzionamento complessivo della rete.
La parte più importante riguarda l’aumento ipotetico della scalabilità complessiva dell’ecosistema, lavorando separatamente sia sui layer-2 che sui layer-1. Da una parte la comunicazione tra i due versanti sarà più cheap, e i rollup potranno pubblicare più dati contemporaneamente sulla mainnet. Lato utente le commissioni dei blob si abbasseranno ancora di più rispetto ai costi già molto contenuti.

Poi Fusaka setta l’aumento del gas limit per ampliare la capacità operativa del layer-1, consentendo di includere un numero potenzialmente maggiore di transazioni per blocco. Per il 2026 si prevede di triplicare il tetto del gas, creando dunque i presupposti per rendere Ethereum più “spaziosa”.
Ci sono anche ulteriori ottimizzazioni, tra cui l’imposizione di una blob-base fee che verrà bruciata e che renderà tecnicamente ETH più deflazionistico seppur con impatto verosimilmente minimo. Nel complesso con Fusaka la rete avanza e si prepara alle evoluzioni previste per i prossimi anni dalla roadmap, aggiungendo un nuovo step alla sua esistenza.
Cosa cambia al prezzo di ETH?
Come ogni aggiornamento delle blockchain di Ethereum, non ci saranno effetti diretti sul prezzo di ETH. Fusaka non introduce modifiche con effetti economici rilevanti sul token e, anche qualora lo facesse, il mercato lo avrebbe già prezzato in quanto l’upgrade è noto e discusso da mesi.
Non aspettatevi grossi movimenti di ether questa sera, se non puramente casuali. Se tuttavia avete a cuore questo progetto, o siete holders di lungo periodo, dovreste almeno sorridere e fare un plauso a tutta la crew degli sviluppatori, perché Ethereum oggi avanza di un’altra casella verso la visione di una rete realmente pronta per accogliere il futuro della finanza decentralizzata.
Il prezzo di ETH, un domani, sarà semplicemente la conseguenza naturale di tutti gli aspetti di cui stiamo parlando oggi.
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