Nello scenario di forte calo del mercato crypto degli ultimi due mesi, le meme coin stanno subendo più delle altre categorie, complice la loro natura intrinsecamente speculativa.
La market cap del settore, rispetto al picco storico registrato a giugno 2024 a 127 miliardi, è oggi scesa a 41,45 miliardi. Considerando il 2025, il massimo è stato toccato ad agosto a 77 miliardi. L’attuale discesa riflette l’andamento della maggior parte delle meme coin.

I segnali di vita nelle ultime 24 ore
Nelle ultime 24 ore si registra qualche segno di recupero da parte di alcune meme coin. Pudgy Penguins segna un rialzo dell’8,5%, BONK del 6,5%, Floki del 3,60%, PEPE del 3,60%, mentre Shiba Inu avanza dell’1,50% e Dogecoin dello 0,45%. Si tratta comunque di movimenti marginali rispetto alla tendenza dominante del settore.

Le eccezioni nella performance recente
Osservando il grafico da inizio ottobre, emerge il netto calo della maggior parte delle meme coin. Spiccano però due eccezioni, Fartcoin, in positivo del 17%, e Melania Coin, che limita le perdite ad un -2,40% ma dal suo lancio dello scorso gennaio segna circa un -95%.
Panoramica weekly di PENGU

Osservando l’andamento di PENGU riportiamo un grafico weekly del 2025, dove si coglie una prima fase fortemente ribassista con un minimo annuale a 0,003702 USDT. Da quel livello è poi partito uno swing, una serie di oscillazioni con una leg rialzista che ha portato al massimo di luglio a 0,0466 USDT, seguito da una nuova fase ribassista culminata nel crollo del flash crash di ottobre.
La situazione attuale del prezzo
Attualmente PENGU quota 0,01145 USDT e dicembre è in positivo del 6,90%, interrompendo quattro mesi consecutivi di chiusure in rosso. Da inizio 2025 registra un valore di -65%. Le ultime due settimane mostrano segnali positivi, ma servono conferme.
In un’ottica di lungo periodo, per confermare una ripartenza il prezzo deve superare una prima zona di resistenza a 0,01330 USDT. Successivamente, l’attenzione si sposta sulle due resistenze vettoriali principali, la prima in area 0,0188 USDT e la successiva in zona 0,023 USDT.
Una struttura grafica di BONK

Passando a osservare la struttura grafica di BONK (BONK), emerge una situazione simile a quella di PENGU nel corso del 2025. Attualmente BONK quota 0,0000095 USDT ed è in downtrend dal massimo annuale registrato a luglio a 0,00004079 USDT. Da inizio 2025 registra un ribasso del -69%.
Le ultime due settimane mostrano un andamento positivo, con il prezzo che sta cercando una base per un possibile segnale di ripartenza. Tuttavia, servono conferme operative.
Le resistenze da superare
Per validare una ripartenza, il prezzo deve andare sopra la prima resistenza in area 0,00001220 USDT. A salire, molto più lontane, si collocano le due resistenze principali: la prima a 0,000018 USDT e la successiva in area 0,000020 USDT.
Andamento di Shiba Inu
Da novembre Shiba Inu (SHIB), registra un -17% ed è tra le meme che perde meno. Attualmente SHIB quota 0,000008410 USDT. A dicembre SHIB risulta sostanzialmente invariata con un +1%, mentre su base annua il dato rimane negativo a -60%.

Sul grafico weekly emerge una panoramica chiara dall’inizio del 2025, caratterizzata da una lunga fase ribassista.
Le ultime settimane e i livelli decisivi
Le ultime due settimane mostrano segnali positivi, anche se il prezzo sta ritracciando rispetto al massimo registrato pochi giorni fa a 0,00000952 USDT. Per uscire da questo scenario e dare un primo segnale di forza in ottica rimbalzo, Shiba deve superare una resistenza posta in area 0,00001090 USDT.
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secondo il mio modesto parere da ignorantone che sono Las Vegas sta prendendo il posto di Wall Street, troppe posizioni a leva e tempi sempre più brevi stanno a dire che ci sono più scommettitori in questo mercato che investitori.