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JPN SELL OFF

Giappone scaricherà 500 miliardi di dollari in titoli: CROLLO per Bitcoin, crypto e azioni?

Numeri incredibili, tanta ansia sui mercati, che però è spinta da una stampa...

C’è un indicatore chiaro del sentiment che sta dominando i mercati. O meglio, del sentiment che i giornali stanno provando a spingere. È un sentiment molto negativo – e la prova è anche nella diffusione di certe non-notizie, scritte proprio per aumentare il livello di paura. Protagonista è ancora il Giappone, che questa settimana sarà impegnato in una decisione importante sui tassi. L’ultima delle notizie però non interessa direttamente i tassi, ma piuttosto i titoli che Bank of Japan ha in cassa – e in particolare gli ETF.

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Gli ETF da scaricare sono tanti: parliamo di circa 534 miliardi di dollari in controvalore – cifra importante per qualunque mercato e che letta senza contesto (e senza ulteriori informazioni) può preoccupare tanti, quasi tutti. Ed è proprio su questo che stanno giocando account social senza scrupoli e anche una parte di stampa a caccia di click.

Si parte a gennaio, è vero

Partiamo da quanto c’è di vero: Bank of Japan inizierà a gennaio con ogni probabilità a scaricare 534 miliardi di dollari in ETF che ha accumulato nel tempo. Fin qui ci sarebbe da sentirsi male: è una mole di denaro enorme, capace di affondare qualunque mercato, figurarsi borse che stanno vivendo un momento di tensione importante.

È ora di scappare, allora? Un attimo, perché mancano altri dettagli che in realtà cambiano interamente la questione:

  • Decisione presa mesi fa

In realtà la decisione è stata presa mesi fa e per la precisione a settembre. Non è dunque nulla di nuovo. La notizia è riemersa perché probabilmente si inizierà a vendere da gennaio.

  • Ci vorranno a quei ritmi 112 anni

Ed è questo forse il pezzo che in tanti si sono dimenticati di riportare. Le vendite saranno costanti ma su ritmi MOLTO modesti, ovvero meno dell’1% annuo del totale. Secondo i calcoli fatti da Bloomberg, ci vorranno la bellezza di 112 anni per scaricare eventualmente tutti i titoli.

  • Bank of Japan non vuole impattare sui mercati

Bank of Japan non ha alcuna intenzione di colpire i mercati. E già tempo fa ha compiuto operazioni simili, ad esempio con le azioni delle banche in difficoltà negli anni 2000. Anche in quel caso lo scarico fu lentissimo e non ebbe alcun tipo di effetto sui mercati.

Quindi? Non bisogna preoccuparsi?

In realtà la cosa andrebbe ridimensionata, come andrebbe ridimensionata anche la questione rialzo dei tassi venerdì prossimo, 19 dicembre, quando BoJ annuncerà appunto un aumento dei tassi di 25 punti base.

Occhio, soprattutto in un momento di noia relativa all’interno dei mercati, a certi titoli. E a certe fonti. Fonti che non hanno alcuna intenzione di informarvi, ma soltanto di portare a casa qualche click.

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