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Bitcoin non è finito: l’assist delle banche centrali sta per arrivare. TEORIA BULLISH per il futuro

È difficile, in una fase complicata per il mercato crypto, essere ottimisti. C’è però una teoria che era molto in voga soltanto poche settimane fa e che non sembrerebbe aver perso, almeno ad avviso di chi vi scrive, i fondamentali. È quella del debasement trade, ovvero un Bitcoin che sarà una delle possibili ancore di salvezza una volta che i principali stati non potranno che – silenziosamente o meno – svalutare la propria moneta.

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È ancora valida? In realtà quei fondamentali non sono affatto cambiati. E anzi, sono più forti di quando quella teoria ha iniziato a circolare. Quali fondamentali? Vale la pena di analizzarli? Giovano di più a chi è posizionato sul breve periodo o a chi è più ragionevolmente posizionato per il lungo?

Donald Trump: il prossimo presidente di Fed taglierà… di molto

Ieri Donald Trump, secondo quanto ha riportato qui Reuters, ha affermato che il prossimo presidente di Federal Reserve taglierà, e di molto. Non è che Trump non conosca la composizione del FOMC, che prende decisioni collegiali. È soltanto certo del fatto che spostando molto a sinistra il pivot, l’ago della bilancia del FOMC, potrà ottenere tutto quello che vuole.

Il nuovo FOMC

Il nostro grafico, che rappresenta la prossima configurazione del FOMC, quella successiva all’addio di Powell, sembrerebbe dare ragione al presidente. I tre papabili a seguire Powell sono infatti Hassett, Warsh e Waller (che trovate molto a sinistra, ovvero in campo pieno delle colombe).

Si tratterebbe dunque di fare il massimo possibile per sbilanciare la più potente delle istituzioni monetarie globali.

Il risultato? Un dollaro che ne uscirà indebolito in senso assoluto. E non sappiamo se relativo, perché l’aria che tira da altre parti, ovvero negli altri 2 blocchi di riferimento, non è diversa.

Europa: i falchi riusciranno a tenere duro?

La situazione in Europa appare diversa, almeno sulla carta. I membri del board di BCE che arrivano dai cosiddetti frugali stanno già mettendo le mani avanti, affermando che non vi è alcuna necessità di scendere ancora con i tassi.

Spread francese
Lo spread francese, su TeleBorsa

Ora però a spingere per tassi più bassi non ci sono soltanto i paesi più scalcagnati, come il nostro, ma anche la Francia. Macron, neanche troppo in punta di piedi, ha già chiesto a inizio dicembre una BCE che sia in grado di guardare oltre l’inflazione. Ovvero una BCE più accomodante per la crescita. E se l’euro dovesse risentirne in termini di svalutazione, tanto meglio. Sarà infatti una mano a debiti ormai fuori controllo, come appunto quello francese.

Giappone: qui si alzano i tassi, ma…

Il Giappone sembrerebbe essere in controtendenza. Bank of Japan alzerà domani i tassi, e questo potrebbe essere il segnale di un trend di segno opposto rispetto a quello europeo e americano.

Chi crede però in un lungo periodo di austerità monetaria del Giappone, dovrà prima o poi fare i conti con l’enorme quantità di stimoli che il governo ha già in programma. E che saranno finanziati a debito. I rialzi eventuali di 25 punti base da parte di Ueda e Bank of Japan saranno… poca cosa.

Cina: non ha ancora preso il bazooka della liquidità in mano

Xi Jinping, che da tempo sogna uno yuan che sia riferimento per certi mercati internazionali, continua a stampare ma con il freno a mano tirato. Quanto durerà?

Fino ad oggi la resistenza è stata encomiabile, nonostante qualche scricchiolio della Repubblica Popolare Cinese in termini di fondamentali. Sempre ad avviso di chi vi scrive, non resisterà a lungo. Fosse anche soltanto per dare una spintarella a una domanda interna che langue da tempo – e anche per contenere quel problemino di deflazione.

Bitcoin come risposta?

Forse non unica, perché di asset per difendersi dal debasement ce ne sono diversi (su tutti l’oro), ma sarebbe sciocco pensare che la campagna di BlackRock per cambiare la narrativa intorno a Bitcoin non sia andata a buon fine.

Le quantità, importanti, di Bitcoin che sono già nelle casse di fondi anche sovrani sono soltanto un assaggio. Difficile pensare che non ci sia una crescente marea di denaro pronta a rifugiarsi in Bitcoin.

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