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Ethereum in borsa: uno compra (300 milioni), l’altra vende. Crisi per questa società

DAT a corrente alternata. Tom Lee compra ancora, gli altri però no. E parte anche qualche vendita.

C’è chi compra 300 milioni di dollari in ETH, e c’è chi invece ne scarica per 74,5 milioni. Sono entrambe DAT, ovvero società che hanno come scopo principale quello di accumulare crypto – e in questo caso specifico Ethereum. La prima però è ancora in ottimo stato di salute. Si tratta di Bitmine di Tom Lee, che inoltre ha ancora – come vedremo – cash a disposizione – per fare altri acquisti. L’altra è invece ETHZilla, che dopo essere stata lanciata in pompa magna, è stata già costretta a fare delle valutazioni non semplici.

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Situazioni diverse, con il pallone DAT che si sta sgonfiando su ritmi importanti, testimoniando come in realtà ci siano problematiche importanti per un modello di business che per ora ha servito soltanto gli insider, con gli investitori retail che si erano prestati all’investimento in questo tipo di aziende che in realtà hanno incassato quasi in ogni caso delle perdite importanti.

Bitmine continua ad acquistare: +300 milioni in una settimana

Mentre Saylor accumula dollari, c’è chi rimane fedele al suo proposito. Si tratta di Bitmine, che nella giornata di oggi ha annunciato acquisti per altri 300 milioni di dollari in Ethereum, superando così soglia 4 milioni di token detenuti, ben sopra il 3% del totale del circolante. Il gruppo, come dovrebbe essere noto ai nostri lettori, punterebbe a raggiungere quota 5%, sia tramite acquisti diretti, sia grazie ai proventi da staking.

Nel complesso il gruppo può contare nelle sue casse ben 4.066.062 di $ETH, che valgono per l’esattezza il 3,37% del totale del circolante attuale. Ricordiamo inoltre ai nostri lettori che, pur lentamente, la supply di Ethereum può spostarsi, ovvero può aumentare o diminuire, tendenzialmente in relazione a quanto alte sono le commissioni pagate dagli utenti.

ETHZilla costretta a vendere

Storia invece di segno opposto per ETHZilla, che invece ha annunciato la vendita di 24.291 $ETH, circa un quarto delle sue detenzioni, che ora ammontano a 69.800 token. Dietro la scelta ci sarebbe la necessità di raccogliere liquidità per ristrutturare il debito contratto anche in parte per procedere agli acquisti di $ETH preventivati.

L’intenzione infatti, secondo quanto è stato comunicato a SEC, sarebbe quella di sfruttare tale raccolta di capitale per ricomprare a mercato debito senior convertibile, a condizioni che per il gruppo non sono più accettabili.

Non è certamente la prima delle compagnie che procede in tal senso (sta procedendo con una complicata ristrutturazione anche KindlyMD, per quanto in termini e con strategie diverse), ed è un segnale chiaro della difficoltà delle piccole e medie DAT nel continuare a raccogliere capitali, a fronte di un mercato che non sta regalando grandi entusiasmi.

Non è inoltre la prima volta che ETHZilla procede alla vendita di parte dei suoi $ETH. Già precedentemente il gruppo aveva infatti venduto circa 40 milioni di dollari al fine di procedere con l’acquisto di azioni proprie a mercato, per sostenerne il prezzo. Questione che però è valsa a poco, date le grandi difficoltà che questo settore sta incontrando in termini di appetibilità.

Per settore, chiaramente, intendiamo principalmente quello delle DAT.

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