Niente Ethereum o Bitcoin: i 5 protocolli che vincono nel 2025 sono QUESTI

Le commissioni pagate per l’utilizzo di una chain o di un protocollo sono un buon metro di salute finanziaria di un ecosistema. Blockchain e protocolli non sono aziende, ma questa è la metrica più vicina ai ricavi che vediamo riportare dalle trimestrali delle società quotate. Nella classifica dei rendimenti annualizzati, ci sono diverse sorprese, almeno per chi non segue troppo da vicino cosa succede davvero nel mondo crypto.

Quali sono i network che nel corso degli ultimi 30 giorni hanno incamerato più commissioni? Cosa ci dicono dell’andamento del mercato? Quali sono i protocolli che ci aspettiamo che continuino a dominare questa particolare scena (che per tanti è l’unica che conta, nel corso del prossimo anno?

La classifica: ecco chi vince

La classifica è stata redatta da Artemis e annualizza i ricavi degli ultimi 30 giorni. È una metrica che certamente dovrà essere verificata di nuovo più avanti, ma ci offre comunque un ottimo spunto per ragionare sullo stato del mercato attuale.

5. Maker

C’è ancora spazio per lend e stablecoin senza riserva? Sembrerebbe proprio di sì. Complice una corsa importante del token di riferimento di questo ecosistema, è Maker/Sky a portare a casa la quinta posizione.

Fee annualizzate a 292 milioni di dollari, una somma che sarebbe importante anche per una società quotata di medie dimensioni. Segno comunque che ci sono diversi protocolli anche della vecchia guardia pronti a rimanere più che rilevanti.

4. edgeX: il DEX perp che sfida Hyperliquid

Il nostro sito ve ne aveva già parlato qui, in una recensione completa di una piattaforma che vi avevamo anticipato essere molto prestante e certamente in grado di lanciare la sfida anche al re del comparto DEX, ovvero Hyperliquid.

EdgeX ha generato ricavi annualizzati per 301 milioni di dollari, segnale di almeno due cose:

1. C’è spazio sufficiente per diversi dex, soprattutto di perpetual e dunque di futures.
2. C’è spazio per sfidare Hyperliquid, che pur avendo una posizione dominante, non ha un moat, ovvero qualcosa che impedisca ad altri di attaccarne la posizione.

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3. Tron

Il network di Justin Sun porta a casa 353 milioni di dollari in fee annualizzate. Il grosso di queste fee è riconducibile all’ampio utilizzo che si fa, su questo network, di Tether USDT.

Tutto il resto, come è visibile dal grafico, conta molto poco. E anzi, è completamente irrilevante. Tron è rimasta una chain principalmente per lo spostamento di stablecoin (e anzi, di USDT di Tether e di null’altro). La quantità di spostamenti è però tale da…

2. Pump.fun

La macchina dei meme avrà forse rallentato, ma vale comunque 384 milioni di dollari di fee annualizzate. Pump.fun ha il secondo posto, nonostante appunto di interesse intorno a questo settore sembra che ce ne sia sensibilmente meno rispetto ai picchi di inizio anno.

I volumi del launchpad sono storicamente bassi e una frazione dei tempi d’oro. Nonostante ciò però è comunque seconda per fee raccolte.

1. Hyperliquid

È il vincitore morale e materiale di un 2025 che sarà ricordato anche come l’anno dei DEX perp, categoria che Hyperliquid stessa ha contribuito a rendere molto popolare.

Hyperliquid, annualizzando le revenue di un dicembre comunque di magra per tutto il comparto, porterebbe a casa 573 milioni di dollari.

Ricapitolando, dunque, tra le top per revenue troviamo due DEX di perp, un protocollo di stablecoin, una blockchain che dipende quasi completamente dal settore stablecoin e… una piattaforma di meme. È forse questa la fotografia più precisa che avremo del 2025 a tema crypto. Cambierà qualcosa per il 2026?