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La Banca Centrale Europea (BCE) è pronta a intervenire in caso di necessità, ma la regolamentazione delle criptovalute non è attualmente una preoccupazione primaria.

BCE, la regolamentazione sulle criptovalute non è una priorità assoluta

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La Banca Centrale Europea (BCE) è pronta a intervenire in caso di necessità, ma la regolamentazione delle criptovalute non è attualmente una preoccupazione primaria.

Il capo della Vigilanza della BCE, Danièle Nouy, ​​ha dichiarato che la BCE intende tenere d’occhio le criptovalute. In particolare verranno esaminati i prossimi nuovi sviluppi, come la quotazione dei contratti futures su Bitcoin sulle borse statunitensi. Chicago Board Options Exchange (CBOE) e Chicago Mercantile Exchange (CME) hanno infatti lanciato contratti a termine nel dicembre dell’anno scorso.
Tuttavia ha anche aggiunto che, al momento, le banche europee non hanno avuto alcun interesse per quanto riguarda le criptovalute. Per questo motivo la BCE non si sta affrettando a mettere in atto un quadro normativo.

Reazioni dal mondo

La regolamentazione sulle criptomonete è un argomento hot al momento. La crudele repressione della Cina, unito al restringimento dei regolamenti delle criptovalute della Corea del Sud, ha creato il panico tra investitori e commercianti. Tutto questo ha provocato un crollo del mercato che ha visto Bitcoin precipitare a un minimo di $ 6.000, mentre il mercato delle monete digitali ha perso oltre $ 550 miliardi del suo valore.

Due sono le preoccupazioni-chiave citate dalle autorità di regolamentazione in materia di monete digitali. La prima è la protezione degli investitori in un mercato non regolamentato e la seconda è l’utilizzo delle criptovalute in attività criminali quali la frode, il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.

Sono tuttavia emerse notizie positive dagli Stati Uniti e da Singapore in occasione di un’udienza del Senato degli Stati Uniti incentrata sulle criptomonete tenutasi  martedì. I capi della Securities and Exchange Commission statunitense e della Commodity Futures Trading Commission degli Stati Uniti hanno delineato il loro obiettivo di catturare i cattivi attori senza imporre regolamenti estensivi sullo spazio crittografico. Singapore, nel frattempo, ha dichiarato categoricamente che non ha intenzione di vietare le criptovalute.

Dopo l’udienza al Senato, il mercato ha mostrato segni di ripresa, con Bitcoin che ha recuperato oltre $ 8.000 mentre le altre monete digitali hanno iniziato a stabilizzarsi.

Tutto rimandato dopo il G20

Un’ulteriore discussione è prevista per il prossimo vertice del G20 nel marzo di quest’anno, in cui Francia e Germania si stanno preparando a presentare una proposta congiunta per la regolamentazione delle criptomonete.

La BCE tuttavia non sembra particolarmente interessata ad imporre controlli sul mercato delle monete digitali, al momento. Il presidente della BCE, Mario Draghi, rivolgendosi al Parlamento europeo a Strasburgo all’inizio di questa settimana, ha infatti dichiarato:

La BCE vigila sui potenziali rischi di stabilità finanziaria posti da Bitcoin e dai suoi pari, ma non si sta ancora affrettando a stabilire una regolamentazione. Non stiamo osservando una partecipazione sistematicamente rilevante di valute digitali da parte di istituzioni controllate. In realtà, gli istituti di credito stanno mostrando un interesse limitato per le criptovalute.

 

 

 

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