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Criptovalute, per SharesPost gli investitori sono ancora ottimisti

Secondo quanto afferma il broker SharesPost, gli investitori sono ancora ottimisti sulle prospettive di lungo termine delle criptovalute, nonostante il profondo calo dei valori di capitalizzazione avvenuto negli ultimi 13 mesi.

Condotto su un campione di oltre 1.000 utenti, il sondaggio afferma che gli exchange più “attivi” sul fronte criptovalutario sono stati Coinbase, Binance, Kraken, Robinhood, Gemini e Circle, e che il 30% degli investitori ha almeno 25 mila dollari in Bitcoin, e il 20% ha la stessa quota in Ether.

Per l’analista di SharesPost Alejandro Ortiz, i risultati del sondaggio sono tendenzialmente incoraggianti. L’esperto criptovalutario afferma che per questo settore “l’inverno non è finito”, ma c’è comunque dell’ottimismo: l’analisi indica infatti in maniera chiara che c’è un crescente sentimento positivo in ordine al mercato delle criptovalute e della blockchain, e che dunque le prospettive di medio termine sarebbero incoraggianti.

Non è questo, comunque, l’unico dato che risalta dal ricco dossier condotto da SharesPost. Dal quale, per esempio, emerge che le criptovalute più detenute dagli investitori sono Bitcoin, Ether e XRP (Ripple), e che tra gli investitori cresce la quota di coloro che ritengono che il settore sarà presto investito da nuove ondate di regolamentazione.

Non tutti i dati emersi dal report sono però positivi. Tra i vari, emerge la consapevolezza da parte degli investitori del fatto che l’adozione in massa della blockchain subirà dei ritardi rispetto a quanto precedentemente preventivato.

Se infatti l’analisi aggiornata allo scorso anno indicava nel 2020 la data di adozione in grande numero della blockchain e della crittografia, oggi tale data risulta essere già slittata al 2025 e, per alcuni, si tratterebbe altresì di una visione troppo ottimistica.

Uno slittamento che, conclude l’analisi, potrebbe essere determinata dalla deriva bearish che il mercato ha assunto nel corso del 2018, e che ha parzialmente scalfito la fiducia degli operatori.

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