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MUNGER CONTRO BITCOIN

Charlie Munger: “Cripto roba da matti” | Il socio di Warren Buffett spara a zero su Bitcoin

Torna la premiata ditta delle borse, il duo delle meraviglie di Omaha, che nonostante i miliardi accumulati per enorme bravura sui mercati finanziari, continua a sentire la necessità di infangare il settore cripto e Bitcoin.

A parlare, del magico duo, è di nuovo Charlie Munger, che questa volta ci ricorda come investire in cripto voglia dire investire nel nulla e che lui continua ad evitare il settore come se fosse una sporca fogna. Parole che forse peccano di delicatezza ma alla quale i cripto-appassionati si sono già abituati.

Il tutto senza che fondamentalmente ci siano delle ripercussioni sul mercato, dato che Bitcoin & co. continuano a muoversi lateralmente, in balia dei dati macro. Possiamo operare sul mercato, nel caso in cui volessimo ignorare quanto ci viene ripetuto da Munger e dal suo sodale Warren Buffett con la piattaforma sicura eTorovai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con tutti i TOP STRUMENTI per il trading – intermediario che continua ad aggiungere cripto al suo listino, per un totale oggi di 75+ token a disposizione dei clienti.

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Nulla assoluto, del quale però si parla quasi ogni giorno

L’atteggiamento della crema di Berkshire Hathaway è sicuramente curioso. Da un lato si afferma che le cripto siano soltanto un giochino da ludopatici (questa grosso modo la sintesi delle ultime esternazioni del gruppo), dall’altro invece se ne parla a più non posso. E nella tentazione è caduto un’altra volta Charlie Munger, che parlando con il giornale australiano Australian Financial Review è tornato a lanciare frecciatine in direzione Bitcoin e cripto.

Munger contro Bitcoin - di nuovo con insulti
Sì, un tono più civile aiuterebbe

Le cripto sono un investimento nel nulla. Ritengo comprare questa roba o farci trading quasi al pari di una malattia mentale. […] Credo che chiunque venda questa roba sia delirante o perfido. […] Non ho interesse a minare la solidità delle valute nazionali [fiat].

Un messaggio chiaro, almeno per chi sa leggere tra le righe. Chi investe in cripto o le utilizza è uno squilibrato. E chi le propone è perfido. E in aggiunta, dovremmo batterci, per guadagnarci l’approvazione di Charlie Munger, per rendere più solide le valute nazionali. Le stesse valute nazionali che hanno mandato sul lastrico i cittadini turchi, i cittadini argentini e che sono state al centro di violentissimi crolli del sistema in Sri Lanka ma anche in Libano. Facile parlare, verrebbe da aggiungere, quando si ha disposizione il Dollaro USA, che pur essendo comunque più forte del resto della compagine, continua comunque a perdere potere d’acquisto a quasi il 10% su base annua.

Ma è Charlie Munger e sul gusto della polemica ha fondato una parte rilevante del suo rapporto con il pubblico e la stampa. Nessuno si lamenti però se sui social, dove notoriamente un po’ tutti parliamo con meno peli sulla lingua, qualcuno si prenderà la briga di rispondergli per le rime. Perché a quel punto invocare la buona educazione avrà davvero poco senso.

Seguire il consiglio di Warren Buffett: investire solo in quello che si capisce

Sì, bisognerebbe fare propri i consigli di Warren Buffett, ovvero investire solo in cose che si possono comprendere o che ci si vuole impegnare a comprendere. I leader di Berkshire Hathaway non capiscono come funziona, e quindi non investono.

Per gli insulti, ormai una costante delle esternazioni di Munger, dovremo farcene una ragione. Per richiamare l’attenzione durante il bear market, che colpisce anche il settore azionario, questo ed altro.

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