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BitFinex riattiva depositi e prelievi, i fondi dei clienti sono salvi

Esclusiva Criptovaluta.it – I clienti di BitFinex oggi hanno avuto una serata difficile. Alle ore 20 italiane, l’exchange ha comunicato su Twitter che avrebbe sospeso i depositi ed i prelievi temporaneamente.

Quando un exchange scrive un tweet del genere è sempre la stessa storia: furti di Bitcoin, furti di Ethereum, scuse ai clienti e indagini interne che non vanno mai a buon fine. Questo copione si è ripetuto fin troppe volte nel settore delle criptovalute, creando non poco panico tra gli utenti.

Dopo due ore e mezza di fiato sospeso, alle 22.30 italiane l’exchange ha comunicato che le funzionalità di deposito e prelievo sono nuovamente disponibili.

Abbiamo subito verificato su Twitter e su Reddit i commenti degli utenti, ma come l’azienda aveva promesso nel suo tweet non ci sono state violazioni dei fondi personali.

Domani avremo più informazioni, ma pare che a subire un attacco sia stato il fornitore della connessione degli uffici di BitFinex.

Al momento non possiamo ancora confermare che nessuno abbia perso i propri fondi o che quelli dello stesso exchange siano al sicuro. Dalle prime dichiarazioni dei clienti del brand non sono emerse lamentele, ma saranno necessarie almeno 24 ore per sapere di più sull’accaduto.

Il cold storage continua a stupire

Poche settimane fa la stessa sorte è toccata a Binance, ma in quel caso l’esito fu un furto di criptovalute dal controvalore superiore ai 40 milioni di dollari. Criptovalute dell’exchange, però, non dei suoi clienti. Sia Binance che BitFinex, infatti, adottano una soluzione di cold storage.

Significa che i fondi degli utenti vengono custoditi su server che non sono connessi ad internet, e di conseguenza non possono essere violati tramite attacco informatico.

Nel caso di Binance siamo certi che il management non fosse contento dell’avvenuto, ma vedere i clienti tutelati anche in caso di furto all’exchange ha fatto muovere anche molti complimenti a questo servizio. Pare che il caso di BitFinex non sia molto diverso.

A questo punto qualcuno potrebbe domandarsi come mai l’exchange tenga al sicuro i fondi dei clienti e non i propri. Il motivo è molto semplice: una parte della liquidità deve essere sempre mantenuta online, in modo che BitFinex possa immediatamente eseguire gli ordini che vengono richiesti dai clienti.

Il processo di connessione e scollegamento dalla rete richiede tempo, ed il tempo per un exchange è denaro.

A fronte di queste notizie, forse i più preoccupati dovrebbero essere i produttori di hardware wallet. Se anche online iniziassimo a sentirci tutelati dai wallet disponibili, probabilmente non avrebbe più alcun senso investire/spendere un centinaio di euro in un dispositivo come il Ledger Nano X. Il 2019 ha visto il lancio di molti nuovi hardware wallet, per cui la concorrenza si aggiunge ad un’evoluzione dei mezzi di archiviazione degli exchange.

Problemi di filiera

Un aspetto interessante da osservare è che la violazione della sicurezza non è stata riscontrata direttamente dall’exchange, ma da un suo fornitore di rete wireless.

Risalire a monte della catena del valore, approfittando di livelli di cyber security più bassi, potrebbe essere il nuovo modo per riuscire ad attaccare gli exchange.

Speriamo che questi decidano di collaborare attivamente con tutte le aziende che sono cruciali per la sicurezza stessa del servizio, in modo da diffondere una cultura della protezione che possa tutelare tutta la filiera che arriva fino al cliente finale.

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