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FTX: Licenza EU senza controlli! | Inchiesta SHOCK

+INCHIESTA ESCLUSIVA+ C’è del marcio anche a Cipro, nella fitta ragnatela di compagnie, autorizzazioni e di personaggi che hanno circondato FTX e che hanno fatto direttamente parte della sua organizzazione.

La storia è di quelle complicate, come lo è d’altronde la ricostruzione su scala globale delle ramificazioni di FTX, delle compagnie di cui era unico proprietario Sam Bankman-Fried e delle operazioni a queste organizzazioni collegate.

Per noi che viviamo in Europa la questione cipriota di FTX è più importante: CySEC, la CONSOB di Nicosia, rilascia licenze ad operatori legittimi del mondo della finanza, licenze che sono valide in tutte Europa e dunque anche in Italia. Licenze che da un lato prevederebbero, almeno sulla carta, controlli piuttosto rigorosi, dall’altro invece fungono da strumento di credibilità da spendere presso i clienti.

Controlli che però FTX sarebbe riuscita parzialmente ad aggirare utilizzando un meccanismo forse non limpido ed associandosi a personaggi con un trascorso nella gestione di broker marginali, principalmente nel settore delle opzioni binarie.

FTX UE LTD: l’entità europea di FTX

Da qualche tempo FTX ha aggiunto alla sua lunga lista di società e di licenze anche una divisione europea, chiamata convenientemente FTX EU LTD. Società che è tuttora in possesso della licenza n. 273/15 rilasciata da CySEC.

Licenza ereditata K-DNA
La licenza europea è stata ereditata tramite l’acquisizione di una società pronta

E qui sorge la prima domanda: le licenze cipriote sono numerate seguendo il seguente schema. Nella prima parte il numero di licenza progressivo, nel secondo l’anno in cui è rilasciata. È possibile verificare sul sito di CySEC quanto affermiamo. E scoprire anche che la licenza era precedentemente proprietà di tal K-DNA FINANCIAL SERVICES LTD, società che sarà snodo centrale di questo nostro approfondimento.

La stessa società, K-DNA FINANCIAL SERVICES LTD, è in realtà quella che:

  • operava regolarmente con il brand FTX Europe
  • siglava accordi con Key Opinion Leader
  • forniva direttori della società (di facciata?) per FTX stessa

La situazione è cambiata, stando a quanto riportato sempre sul sito di CySec, il primo novembre scorso, quando a K-DNA nella gestione della licenza subentra appunto FTX EU LTD.

Con un fatto molto curioso: rimangono sia la stessa direttrice, della quale parleremo più avanti, sia l’ufficio allo stesso indirizzo: 23 Spyrou Kyprianou, Protopapas Building, a Limassol, Cipro. Indirizzo nel quale figurano decine se non centinaia di società e che probabilmente opera come indirizzo di comodo per società che hanno bisogno di una sede sociale a Cipro.

K-DNA è (era) con ogni probabilità una shelf company

Data la presenza di un personaggio che analizzeremo più avanti e dato il fatto che all’interno della società in ruolo di segretario c’è AMF GLOBAL LTD, con ogni probabilità FTX si è limitata ad acquisire una società già pronta, iscrivendo anche Sam Bankman-Fried come direttore.

Martha Lambrianou - chi è
Uno dei personaggi legati sia a FTX (si dichiarava CEO della divisione UE) sia alla società che vende “pacchetti pronti”

La direttrice di FTX EU LTD: Martha Lambrianou

L’operazione di acquisizione di K-DNA FINANCIAL SERVICES LTD non si è limitata ad un’operazione fatta per ottenere una licenza CySEC, ma ha di fatto mantenuto il vecchio assetto aziendale, mantenendo addirittura la stessa persona al vertice. Si tratta di Martha Lambrianou, specialista in psicologia che ha studiato a lungo in Inghilterra e che per motivi che non sono a noi noti ha successivamente intrapreso una carriera nel mondo del trading. Prima come operatrice di servizio clienti, poi sempre più su, fino ad essere coinvolta nell’organizzazione di diverse società di trading Forex e di opzioni binarie. Questo il curriculum che siamo riusciti a ricostruire per quanto riguarda Martha Lambrianou

  • Dal 2011 al 2012: Tadawul FX (diventato poi Liquid Markets)
  • Dal 2012 al 2013: compliance anti-riciclaggio presso trader non specificati
  • Dal 2015 al 2016: CEO di Topright Trading LTD Cyprus
  • Dal 2017 al 2017: in altra compagnia di trading
  • Dal 2017 fino al cambio di nome della società, con K-DNA Trading.

La stessa Martha Lambrianou avrebbe avuto il ruolo di Non-Executive Director presso Altrecom Limited, altra società di Limassol attiva nel settore degli investimenti, ma non in quello del trading.

La stessa Martha Lambrianou è stata direttrice in TOPRIGHT TRADING LIMITED, società che ha abbandonato tra il maggio e l’agosto del 2022. Società che poi è diventata di proprietà di AML Global. Società che tra le altre offre servizi per l’acquisto di Shelf Company, ovvero di società già pronte, costituite in precedenza, talvolta con licenze importanti abbinate, come nel caso di questa, che era dotata di licenza CySEC.

Altri particolari su Martha Lambrianou: fino a poco tempo fa su Linkedin si dichiarava CEO appunto di FTX EU LTD. Poteva Sam Bankman-Fried non sapere? Già con questi elementi sembrerebbe impossibile. Se teniamo conto del fatto che i due figurano sui documenti societari dell’azienda, diventa semplicemente assurdo.

I legami tra le due società sono confermati anche in modo fattivo: FTX ha continuato a siglare contratti anche con controparti italiane utilizzando K-DNA come società di riferimento. Abbiamo prove documentali che dimostrano che almeno fino a settembre 2022 FTX EU stipulava contratti appunto indicando in K-DNA la società che operava per conto del marchio.

La sede di FTX in Europa, al terzo piano

La licenza europea uno specchietto per le allodole

Dovrebbe essere chiaro a questo punto che la licenza, ottenuta di recente, europea di FTX non sia stato altro che uno specchietto per le allodole. Una licenza assolutamente regolare sul piano legale, ma ottenuta con i meccanismi di cui sopra e con il collegamento con persone che con il mondo delle criptovalute non avevano nulla a che fare.

E che anzi, sembravano collegate a minuscole società senza alcun tipo di impatto sul mercato, con recensioni pessime e con ogni probabilità prestanome attraverso un sistema complesso di shelf companies, servizio al quale SBF potrebbe essere ricorso anche in altre giurisdizioni.

Tipo di pratiche - settore cripto UE no controlli
Rimane da indagare l’assenza di controlli da parte dell’UE su questo tipo di pratiche

Con una domanda per le autorità europee. Si è parlato per mesi, se non per anni della necessità di normare i protocolli cripto. E di volerci guardare chiaro. Ma davvero tutto questo è possibile all’interno dei confini europei? Ci si può comprare una piccola società a Cipro già operativa, ereditarne la licenza e continuare ad operare senza alcun tipo di problema? Uno scrutinio più approfondito per un operatore miliardario e pubblicizzato ovunque non sarebbe quanto ci si sarebbe potuto aspettare da un’organizzazione politica, l’UE, che ci ricorda ad ogni possibile occasione quanto sia necessario vederci chiaro nel mondo delle cripto?

Tant’è che anche noi, prendendo per buoni i controlli dell’UE, ci eravamo rasserenati in merito all’ottenimento della licenza europea ottenuta da FTX – che fu appunto presentata in pompa magna da SBF stesso nel momento in cui a tutti sembrava essere invincibile. Invincibilità alla quale hanno contribuito anche certe assenze di controlli in Europa. La nostra indagine continuerà nei prossimi giorni, partendo da questi stranissimi incroci tra un exchange multi-miliardario e personaggi di questo tipo in quel di Cipro.

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Dante
Dante
1 anno fa

E’ evidente che il settore debba essere regolamentato per il bene di tutti noi , ma resta il fatto che aziende come FTX non sono di certo delle piccole imprese che possono sfuggire ai governi per condurre investigazioni di natura fiscale, visto che stiamo parlando di colossi che muovono volumi di denaro importanti e godono di una visibilità elevata a livello world wide. Per il futuro gli exchange dovranno lavorare in “totale trasparenza” se vorranno mantenere elevata la fiducia dei clienti, altrimenti tutto il comparto ne risentirà in modo significativo. Stiamo parlando di un settore in forte espansione che ha delle potenzialità straordinarie, ma se si vuole favorire l’adozione di massa delle crypto, penso che gli exchange giochino un ruolo importante in tal senso e non possiamo pensare che tutte le persone debbano dotarsi ad esempio di un ledger per proteggere i propri investimenti, considerando diversi fattori legati in primis al tema della fiducia. Si dovrà raggiungere un livello di sicurezza globale (fiscale, normativo, etc) , per attirare nuovi investitori che eventualmente potranno esercitare delle perdite, ma esclusivamente dovute alle loro scelte legate alla composizione del portafoglio.

Salvatore Coniglio
Salvatore Coniglio
1 anno fa

Buongiorno Dante,
Concordo pienamente con il suo pensiero.
Personalmente ho fatto la scelta di fare investimenti in una piattaforma Italiana, creata da giovani studenti con la voglia di emergere in modo onesto.
Eccellente il servizio che svolgono con l’utenza nel far conoscere il mondo crypto in modo chiaro e trasparente.
Io ho fiducia in loro per la massima trasparenza-fiducia mostrata, e non ho mai spostato i miei investimenti dall’exchange.

Saluti

Alberto
Alberto
1 anno fa

Buonasera
Grazie per il suo spunto, quale sarebbe questa piattaforma?
Grz Slt Alberto

jacopo
jacopo
1 anno fa

Un lavoro ENORME di ricerca… questo è vero giornalismo!
Tanto non mi era piaciuto il pezzo su ftx Italia che diceva “non ci sono problemi”, e tanto moltiplicato per mille mi piace questo articolo.
Gianluca sei una vera colonna, continua così!!!

Non mi esprimo sulle nostre istituzioni (e su quelle europee) che è meglio… dico solo che un’interrogazione parlamentare su queste pratiche da Repubblica delle Banane sarebbe IL MINIMO

Luigi Pesci
Luigi Pesci
1 anno fa
Reply to  jacopo

Grazie mille Jacopo.

Luigi Pesci
Luigi Pesci
1 anno fa
Reply to  jacopo

Stiamo al lavoro anche per chiedere se ci sono i presupposti per un’interrogazione parlamemtare. Quello che è successo ha del clamoroso.

Giorgio
Giorgio
1 anno fa

Ribadisco quello che ho già espresso altrove.
IL DOTTOR GIANLUCA GROSSI è il più grande esperto di cripto valute d’Italia, probabilmente d’Europa.
QUINDI, pulirsi le scarpe e togliersi il cappello quando si entra qui su CRIPTOVALUTA.IT.

massimo
massimo
1 anno fa

concordo con Dante. gli exchange dovranno esibire garanzie similmente alle banche per poter operare, altrimenti prima o poi il comparto sara’ messo all’indice.