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Bitcoin e cripto contro Fed

Bitcoin e crypto in ritirata | I falchi di Powell a caccia di prede

I falchi più falchi di Federal Reserve provano ad affondare i mercati. Bitcoin e crypto ne risentono, ma non quanto vorrebbe Washington..

Giornata di leggera ritirata quella che si è appena conclusa per il mondo Bitcoin e cripto. Giornata che è stata almeno in parte dominata da chi ha portato a casa i profitti conseguiti durante la settimana e anche da qualche sparata hawkish da parte di Federal Reserve.

Male le borse USA, male le borse asiatiche – e dato che la correlazione è ancora piuttosto alta – male anche Bitcoin e cripto, per quanto in realtà si siano mantenuti dei livelli di prezzo molto interessanti. È però questa una buona occasione per fare il punto della situazione e per capire cosa sta succedendo effettivamente al mercato e quali sono le prospettive per le prossime settimane.

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Falchi della Fed abbattono il mercato: sofferenza per Bitcoin e cripto

La sofferenza è in realtà condivisa anche con gli altri mercati – e verrebbe quasi da dire che mal comune mezzo gaudio. A noi però interessa capire, in questa circostanza, quali saranno i possibili effetti nelle prossime settimane e nei prossimi mesi per quanto riguarda le politiche monetarie di Federal Reserve, le più importanti per i mercati.

Bitcoin fa il granchio fino a 23.700$ e lo segue tutto il resto del settore. E questo in larga parte è dovuto alla sveglia suonata da diversi papaveri di Federal Reserve, che hanno ricordato al mondo che l’inflazione è ancora qui, che sta scendendo più lentamente del dovuto e che i tassi rimarranno alti ancora per molto.

I falchi di Fed provano Bitcoin
Ancora falchi da Fed, ma…
  • Inflazione: il dato di febbraio non è piaciuto

Durante la settimana è accaduto qualcosa ai limiti dell’assurdo. Il dato sull’inflazione era peggiore, per quanto di poco, rispetto alle aspettative che si erano formate. I mercati hanno però reagito – in particolare nel caso di Bitcoin, correndo. Qualcosa di imprevedibile e che deve essere stato in parte innesco per i falchi di Fed che ieri sono tornati a tuonare: “Le cose non vanno come devono andare”.

  • Altri rialzi (e questo si sapeva), ma…

Il target di cui ha parlato Federal Reserve per i tassi di interesse prevede rialzi per almeno altri 75 punti base. I mercati da tempo stavano invece puntando su soli 50 punti base e questa discrepanza tra ciò che dice Fed e quello che fanno i mercati continuerà ad essere probabilmente qui, almeno per un po’. C’è anche da dire che qualche analista e qualche banca si stanno riallineando, essendosi ricordate che Fed ha il coltello dalla parte del manico e forse sarebbe il caso di prendere sul serio quello che sta dicendo.

  • Powell voleva collaborazione dai mercati

Tutti tendiamo a antropomorfizzare i mercati, come se si trattasse di una sorta di golem in grado di rispondere ai comandi. Non è così e questo a Jerome Powell sfugge. Il capo di Federal Reserve si sarebbe aspettato, per quanto possibile, un mercato più attendista e forse anche ribassista. Così da non essere costretto a fare il pompiere a colpi di rialzi di tassi. Non è andata così e non è detto che ci andrà, per quanto i trader con un po’ più di esperienza ci ricordano che… Don’t Fight the Fed.

  • Eco dall’Europa

Dalla BCE arrivano cori sulle stesse note e sulle stesse melodie. Tassi da rialzare a lungo. Problemi causati dall’inflazione e necessità di darsi tutti una calmata. Parla Schnabel ma sembra di sentire Bullard di Federal Reserve. Con una differenza sostanziale: di quanto farà ECB o BCE che dir si voglia i mercati Bitcoin e cripto si interessano molto meno.

Falco a metà

No, non vogliamo fare un pur meritato tributo a Gianluca Grignani a pochi giorni dalla conclusione di Sanremo, per quanto il titolo di una sua famosa canzone ricordi un po’ l’atteggiamento di Federal Reserve. O meglio, quello che si aspettano i mercati. In poche parole una Fed che bullizza i mercati in conferenza stampa per poi essere molto più cauta con le sue mosse.

Sì, se vogliamo dirla così, la credibilità di Powell e dei suoi collaboratori sembra essere bassa come non mai. E pure se i mercati hanno organizzato una sorta di ritirata tra ieri e oggi, non sembra abbiano alcuna intenzione di tornare sui livelli che piacerebbero a Powell.

Situazione che in generale dovremo comunque continuare a monitorare, con una sola certezza: il re è tornato. Anzi, non se n’è mai andato.

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Giorgio
Giorgio
1 anno fa

🏄‍♂️🦈🦈

Klaus Marvin
Klaus Marvin
1 anno fa

Bitcoin è in calo anche se sta cercando di recuperare le perdite. Gli analisti di Santiment hanno indicato l’accumulo attivo dei più grandi portafogli delle cosiddette “balene” durante il recente calo a 21.500 USD. Se il sentimento sugli scambi cambierà in ribassista BTC può ripetere il test di 20.000 USD. L’ultimo calo è dovuto anche alle prese di beneficio di molti investitori e non solo all’aggressività di FED. Poi non dobbiamo farci distrarre dalle notizie sull’inflazione che secondo me non ce la raccontano giusta e se non c’è l’inflazione si inventeranno dell’altro. Guerre, terremoti e altre tragedie ci sono sempre state nella storia eppure gli indici sono sempre saliti nel tempo. Anche aziende come Amazon i primi tempi hanno dovuto affrontare problematiche a non finire tanto da subire cali considerevoli e molti investitori all’epoca le hanno vendute invece di pazientare ma probabilmente perchè non credevano nel progetto. Ora sapete tutti dove sono arrivate le Amazon anche se capisco che paragonare un titolo a una cripto non è il massimo. A parer mio BTC e ETH se ne infischiano di tutto e di tutti e vanno avanti per la loro strada poi tutto può succedere dato che viviamo nell’incertezza ma dato che noi crediamo nel progetto rimaniamo piazzati e aspettiamo. Buona giornata Un saluto al fratello Giorgio