Home / La cricca dei crypto falliti | News sconvolgente dal processo

CRYPTO FALLITI

La cricca dei crypto falliti | News sconvolgente dal processo

Una cricca di crypto falliti, che a un certo punto ha provato a prestarsi soldi senza riuscirci.

La cricca dei crypto falliti. Sono certamente parole dure, ma è difficile trovarne altre per il conciliabolo di indebitati che ha provato, durante lo scorso bear market, a salvarsi prestandosi soldi a vicenda. Al centro, almeno secondo quanto raccontato in tribunale da Sam Bankman-Fried, Alameda e FTX, che però in almeno due importanti casi avrebbe rifiutato di offrire denari per il salvataggio di gruppi decisamente importanti.

Al centro del pettegolezzo venuto fuori durante la deposizione di SBF ci sono due gruppi rilevanti, finiti già in tribunale e che a quanto pare erano a conoscenza della loro insolvenza prima che fosse comunicata al pubblico. Una cricca di crypto falliti che sono in buona parte o in carcere o a processo, fatta eccezione per il più eccellente di questi casi.

Ancora scandali, per quanto postumi, dei quali parleremo anche sul nostro canale Telegram ufficiale – dove troverai la nostra redazione pronta a sciogliere qualunque tuo dubbio, breaking news 24/24 e anche migliaia di nostri lettori con i quali scambiare le tue idee.

C’era una volta la banca centrale crypto

Il mondo crypto ha un problema: quando i grandi player sono in difficoltà e rischiano di fallire portandosi giù tutto il comparto, non ci sono interventi pubblici, banche centrali o altri tipi di organizzazioni pubbliche pronte a intervenire. Nella fase più acuta del bear market e del ciclo di fallimenti del 2022, qualcuno provò, seppur da privato, a ricoprire questo ruolo.

Parliamo di FTX, che cercò di piazzare acquisti strategici annunciando al mondo che si sarebbe comportato appunto da prestatore di ultima istanza pur mettendo sul tavolo, al tempo non lo sapeva nessuno, denari che non esistevano o che erano stati sottratti agli utenti.

Fin qui nulla che non sapessimo. La vera novità che è venuta fuori durante il processo a Sam Bankman-Fried è che furono rifiutati aiuti ad almeno due società di un certo spessore. La prima è Celsius, che è finita poi in tribunale e con il suo CEO che rischia quai tanto quanto SBF. La seconda sarebbe Genesis, al centro di altri scandali.

Genesis è infatti la controllata di Digital Currency Group che ha ammanchi miliardari, che deve ancora tanto agli utenti di Gemini Earn e che non è chiaro se possa o meno andare a intaccare la solidità del gruppo che la controlla. Gruppo che tra le altre cose è il proprietario di Grayscale, che gestisce il più grande fondo su Bitcoin.

Mancano ancora commenti dai diretti interessati

Mancano ancora commenti da parte dei diretti interessati. DCG e Celsius non hanno confermato né smentito la presenza di richieste. Certo è che la figura delle aziende che hanno guidato almeno in parte l’ultima bull run è pessima, e forse peggiore di quanto ci aspettassimo.

Un circolo di crypto falliti che in buona parte finirà dietro le sbarre, dopo aver seminato ammanchi miliardari e aver allontanato decine di migliaia di persone dal settore per sempre. Non un grande affare per il mondo crypto.

Iscriviti
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments