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BOOM BOOM ETF

Bitcoin e crypto: boom di afflussi | 1 miliardo in una settimana!

Sì, un vero fallimento, vero? I numeri che arrivano dagli ETF sono SPAVENTOSI.

Alla faccia del fallimento. Arrivano i dati degli inflow ovvero degli ingressi di capitale, al netto degli outflow, le uscite di capitali, dai principali prodotti che hanno in cassa o replicano l’andamento di Bitcoin e crypto. Sono i dati settimanali che fornisce CoinShares e che vengono pubblicati ogni settimana.

Dati che sono incontrovertibili: l’arrivo degli ETF negli USA ha dato uno scossone enorme al mercato, anche al netto di quelle che sono state le uscite da Grayscale, uscite che tra le altre cose stanno parecchio rallentando.

Il dato è importante oltre la questione meramente numerica. Vieni a discuterne sul nostro Canale Telegram insieme alla nostra redazione e ai nostri lettori, che animano la community che cresce più rapidamente nel mondo crypto!

Ancora una settimana da urlo per ETF e prodotti finanziari su Bitcoin e crypto

È stata un’altra settimana da urlo. Nel giro di 5 giorni di scambi sono entrati sui fondi ETF che replicano l’andamento di Bitcoin o delle altre criptovalute più di 1 miliardo di dollari. Questo al netto di quelle che sono state le uscite da alcuni fondi, su tutti Grayscale.

A dominare nel corso della scorsa settimana è stato l’ETF di BlackRock, iShares, che ha incamerato quasi 700 milioni di dollari in controvalore Bitcoin, in una delle sue migliori settimane da quando questi prodotti sono stati approvati sul mercato USA. Ottima anche la performance di Fidelity, che incamera oltre 500 milioni in soli 5 giorni di trading.

Intanto le uscite da Grayscale si affievoliscono, rispetto a una partenza che ha visto letteralmente miliardi andare via dal fondo che si è presentato in borsa con già un’enorme quantità di Bitcoin accumulati.

  • Il fattore non strettamente numerico

C’è qualcosa di più importante almeno a nostro avviso per quanto riguarda i dati che sono stati diffusi da CoinShares. Nonostante sia passato ormai più di un mese dalla quotazione di questi prodotti, non c’è segno di rallentamento nell’afflusso di capitali.

La spiegazione più logica è che in realtà almeno una parte della clientela degli ETF, in particolare quella più strutturata, si muova con tempistiche più lente. E che dunque ha avuto bisogno di tempo prima di fare il proprio ingresso in questo mercato.

Segnali estremamente positivi

Il mondo della finanza classica aperto a Bitcoin è cambiato per sempre con l’arrivo di questi prodotti sulle piazze USA. E mentre chi dichiarava il fallimento di questa operazione dovrà cercare necessariamente di far finta di nulla, il dato è assolutamente chiaro.

C’è stato, c’è e probabilmente ci sarà ancora un grande appetito per questi prodotti. Appetito che non sarà in grado di muovere di decine di migliaia di dollari il valore di Bitcoin sul breve, ma che sarà domanda costante per questo asset, a poco più di due mesi dall’halving, del quale vi ha parlato questa mattina il nostro Alex.

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