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Bitcoin e crypto: salvi da Gary Gensler soltanto in QUESTI CASI

Le elezioni potranno davvero salvare Bitcoin e crypto, mandando via Gary Gensler? Tutta la verità!

Vi avevamo promesso un post elettorale – non per indicarvi chi votare, dato che il nostro pubblico è italiano e non avrà con ogni probabilità accesso al voto americano, ma piuttosto per capire cosa potrebbe succedere al mondo crypto, sia nel caso di elezione di Kamala Harris, sia nel caso di elezione di Donald Trump.

Gli atteggiamenti dei due candidati sono stati molto diversi – anche se la chiave di volta sarà Gary Gensler – o meglio SEC, che è strutturata in un modo assai particolare e che dipenderà per molti versi da chi uscirà vincitore dalle elezioni di novembre.

No, non è detto che Gary Gensler sarà costretto a abbandonare. Non è detto che abbandonerà e non è detto neanche che rimarrà alla guida di SEC nel caso di vittoria dei democratici, che sono comunque il suo schieramento di riferimento in termini politici.

Perché è SEC ad essere importante?

Perché fatte rare eccezioni, è in genere questa l’agenzia che attacca più di frequente il mondo crypto. Le accuse principali sono due: verso chi è dotato di token l’accusa è quella di aver venduto security – termine che vuol dire più o meno contratto d’investimento in italiano; verso chi ha protocolli decentralizzati di scambio, come ad esempio Uniswap, l’accusa è invece quella di gestire broker di security che non si sono registrati.

A molti le accuse sono sembrate il più delle volte pretestuose (e anche chi vi scrive ritiene che a volte Gensler abbia avuto ragione), ma è nondimeno certo che una SEC non più a trazione Gensler potrebbe essere più morbida verso il settore.

Il resto della agenzie, CFTC principalmente, difficilmente si occupano del settore, dato che non hanno né competenze né giurisdizione. E dunque non saranno oggetto di questa analisi.

Come funziona SEC?

In realtà sulle questioni importanti sono i 5 commissari a votare. Commissari che ruotano in modo asincrono, nel senso che non vengono tutti nominati nello stesso momento. Per ora l’equilibrio è di 3-2 a favore dei democratici. E non di democratici qualunque, ma di quelli che sono più vicini alle posizioni più a sinistra del partito, ovvero Elizabeth Warren, che ha già giurato più volte guerra al mondo crypto e che si è auto-proclamata comandante dell’esercito che dovrà contrastare questo nuovo fenomeno.

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Commissari con le scadenze. I due “pro crypto” sono Uyeda e Peirce

Il punto è che basterebbe rimpiazzare uno soltanto dei tre dem che votano sempre a favore delle misure anti-crypto per avere un equilibrio molto diverso per quanto il ruolo del commissario capo sia certamente influente.

Caroline A. Crenshaw – dem – è stata appena rinominata. Jaime Lizarraga sarà invece al suo posto fino al 2027. L’unico posto potenzialmente a rischio è quello di Gary Gensler, che però è comunque in scadenza soltanto nel 2026.

  • Prima ipotesi: vince Trump e Gensler decide di dimettersi

I rapporti di Gary Gensler con il Partito Repubblicano sono ai minimi termini – e non è escluso che in caso di vittoria di Trump decida di dimettersi autonomamente. Che Trump abbia la possibilità di licenziarlo, come ha affermato in pubblico, è discutibile.

Se è vero che il Presidente degli Stati Uniti può rimuovere chi è capo di certe agenzie (Dipartimento di Giustizia, Dipartimento dell’Energia, etc.), è altrettanto vero che per le agenzie di regolamentazione non ha questo potere. Per rimuovere Gary Gensler servirebbe quella che si chiama una giusta causa. Può esserci? Forse sì, ma la procedura è meno immediata di quello che potrebbe sembrare.

L’ipotesi sul tavolo è che appunto Gensler vada via autonomamente.

  • Seconda ipotesi: vince Harris, e Gensler viene chiamato altrove

Le malelingue affermano che il sogno nel cassetto di Gary Gensler sia quello di diventare capo del Dipartimento del Tesoro. Sarebbe possibile il raggiungimento di questo traguardo nel caso di vittoria di Harris? Difficile a dirsi: di nomi ne sono circolati diversi e quello di Gensler sembrerebbe essere popolare soltanto sui social – e tra le altre cose soltanto tra gli oppositori di Gensler. Per ora l’opzione più credibile è che in caso di vittoria di Harris Gensler rimanga al suo posto. E che ci sia come unica alternativa positiva per il mondo crypto un diverso (e più morbido) indirizzo dalla Casa Bianca.

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Klaus Marvin
Klaus Marvin
2 mesi fa

Sicuramente se vince Trump, toglierà quelle ciabatte e metterà al loro posto due belle gnocche e poi forza con il “Bunga Bunga” d’oltreoceano. Che si divertano e lascino ampia libertà al mondo cripto.