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Bitcoin e crypto non saranno usati per i pagamenti: parla Gary Gensler (e sbaglia)

Gary Gensler è scettico sulla possibilità di utilizzare Bitcoin e crypto come metodi di pagamento.

Torna il tormentone delle crypto come denaro, come metodo di pagamento che non prenderà mai piede e come, in ultimo, grande blugg che è e rimarrà un sogno di qualche svitato. Questa volta a farsi portavoce del tormentone più noioso di sempre è Gary Gensler, che è intervenuto alla NYU School of Law di Manhattan, rispondendo anche a qualche domanda del pubblico.

Domande del pubblico che dati gli importanti trascorsi di Gensler nel settore – prima come docente che spiegava il funzionamento della blockchain, poi come capo di SEC – non hanno potuto che riguardare anche il mondo crypto.

Un’occasione per ribadire, da parte sua, l’assoluta neutralità di SEC sul merito – ovvero sulla bontà di certi strumenti come investimento. SEC, è stato ripetuto, guarda al rispetto delle leggi e non alle effettive opportunità di investimento rappresentate da questo o quel token.

Le comunità economiche tendono ad avere una sola moneta

Gary Gensler si è detto scettico sulla possibilità che Bitcoin e crypto diventino strumenti di pagamento. E lo ha fatto ricorrendo alla storia: tendenzialmente, ha affermato, le comunità economiche tendono a convergere verso un’unica moneta:

Vuoi un’unica moneta perché è riserva di valore, mezzo di scambio e unità di conto. Ha delle esternalità di rete positive.

In altre parole, conviene a tutti quasi partecipare ad un solo network, perché i vantaggi sono importanti proprio per l’esistenza di un network al quale partecipano praticamente tutti.

Sul tema certamente torneremo in modo più approfondito, perché il 2024 non è certamente il 200 d.C. e non è certamente neanche il 1924 o il 1994 per quel che conta. Gli esseri umani oggi vivono in comunità fisiche e anche in comunità virtuali che si sovrappongono e spesso invece no. E come hanno diverse persone che poi sommando costituiscono l’individuo, possono avere bisogno di partecipare a diversi network monetari.

Se Gary Gensler porta sul tavolo prove empiriche dei secoli che furono, è più che corretto, almeno ad avviso di chi scrive, portare altre prove empiriche. I network crypto più in generale – e Tether più in particolare – sono già ampiamente utilizzati proprio dove c’è il corso forzoso di altre valute. Segnale del fatto che sarà anche vero che le comunità tendono ad un solo sistema di pagamento, ma che questo talvolta non è quello apparecchiato dall’autorità politica.

In ultimo decideranno i mercati

Per coloro che sono in grado di percepire – con la giusta sensibilità – quanto di romantico c’è nei mercati, sono tempi fausti. Per la prima volta nella storia abbiamo uno e anzi più network monetari indipendenti, distanti (per quanto con gradi diversi) dal potere politico e miliardi di persone che possono decidere in relativa autonomia a cosa appoggiarsi.

Dietro la fredda formula dei mercati ci sono semplicemente miliardi di persone, in carne ed ossa, con i loro bisogni, le loro aspirazioni, i loro aneliti di libertà, le preoccupazioni di protezione del capitale che si riesce a risparmiare e in ultimo la necessità di scambiare con i loro simili.

E di fronte al disordinato ordine dei mercati, a poco serviranno le elucubrazioni di chi non riesce andare oltre un libro di testo. Saranno le persone, ancora una volta, a decidere, infischiandosene delle definizioni, dei limiti, dei se e quando che chi non ha certe necessità non può forse neanche comprendere.

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Klaus Marvin
Klaus Marvin
30 giorni fa

Gensler ragiona con il vecchio sistema fascista che vuole solo distruggere anzichè costruire come del resto sta facendo l’Europa con le sue imposizioni che non fanno il bene dei cittadini ma dei gerarchi che sono al comando. Sarà difficile ma bisogna uscire da questa Europa fascista e rifondarla con buon senso perchè tutti possano vivere bene.