Bitcoin SPAZZA via tutti gli orsi, ma CHI sta GUIDANDO il rialzo?

Bitcoin (BTC) è incontenibile: il rally continua senza sosta con i prezzi che superano i $122.000 alla ricerca della quotazione corretta per un consolidamento tecnico. Già negli ultimi giorni gli orsi sono stati gentilmente pregati di recarsi all’uscita ed andarsene al più presto, chi non ha ascoltato ora sta pagando il prezzo della liquidazione. $444 milioni di posizioni short sono “evaporate” solo nelle ultime 24 ore, lasciando spazio ad un sentiment di mercato che trasuda di ottimismo.

La cosa interessante di tutta questa emozione speculativa è che il pubblico retail, solitamente presente durante le sfuriate al rialzo, appare ancora come il grande assente di questo ciclo. Non ci sono segnali forti che ci facciano capire l’ingresso avventato dei piccoli acquirenti, mentre si rinnovano segnali di fiducia da parte di istituzionali ed investitori di medio/lungo periodo. Che lo spettacolo abbia inizio!

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Bitcoin stupisce al rialzo: liquidati $444 milioni di orsi

Qualche giorno fa vi avevamo parlato di come su Bitcoin si stesse verificando una quiete insolita che avrebbe potuto dar sfogo ad una tempesta di volatilità nelle sessioni successive. Ecco, ora tutto quello stress accumulato si è risolto con una rottura al rialzo, tanto da arrivare ad inoltrare nuovi progressivi massimi storici fino all’attuale livello dei $112.600. Addirittura, l’esplosione improvvisa dei prezzi nelle ultime 24 ha preso completamente alla sprovvista gli orsi, che pensavano di essere furbi ad anticipare un’inversione senza che ci fossero i giusti segnali.

Una marea di posizioni short, pari ad un controvalore di $444 milioni, sono state liquidate, di cui verosimilmente una grossa parte con stop appena sopra i $120.000. Che serva da lezione agli orsi ( anche se tanto non impareranno mai), provare a bloccare un treno in corsa a mani nude non è mai la scelta più azzeccata. E soprattutto, mai giocare d’anticipo contro un trend così forte e contro una Wall Street così assetata di satoshi.

Da sottolineare come una singola posizione su Binance, sulla coppia BTC-USDT, sia stata liquidata per $98,1 milioni. In totale nell’ultima giornata 124.325 traders hanno visto scattare il margine call per le proprie scommesse, totalizzando perdite per $702 milioni. 

I retail partecipano timidamente al rialzo di Bitcoin: gli istituzionali fanno la differenza

Ne abbiamo discusso già in diverse sedi di come i retail non siano ancora minimamente interessanti ad entrare sul treno bullish di Bitcoin. Come la storia insegna, preferiscono attendere la prossima fermata ad un prezzo più alto, per poi vendere più basso. Mentre Gli ETF spot BTC e gli istituzionali accumulano come se non ci fosse un domani da ormai diversi mesi, i piccoli investitori rimangono ancora fuori dai giochi. 

Le ricerche a tema “Bitcoin” su Google Trends sono ai minimi degli ultimi mesi, il volume spot è ancora abbondante basso rispetto a quello futures, e non ci sono segnali tipici di un improvvisa adozione (nuovi indirizzi, numero transazioni)  tra un pubblico più mainstream. Manca quella componente che avevamo trovato durante il grande rally di fine 2020/inizio 2021, così come l’entusiasmo per i primi fondi quotati in borsa Bitcoin a gennaio 2024.

Lo capiamo dall’indicatore “BTC: Total Supply Held by Short-Term Holders” che identifica la  quantità di coins detenuta da wallet che hanno acquistato entro gli ultimi 155 giorni. In genere, quando si assiste a un afflusso significativo di nuovi investitori, tipicamente retail, questa metrica tende a salire. Ora invece registra il suo livello più basso degli ultimi 10 mesi.

Chi ha comprato negli ultimi 6 mesi sta puntando a target più elevati

Piuttosto che voler andare a cercare sempre il momento in cui i retail faranno il loro ingresso, come segnale che il bull market di Bitcoin starebbe per concludersi, potrebbe essere più utile spostare l’attenzione su chi è già dentro. Infatti chi ha acquistato negli ultimi 6 mesi, ora sta lasciando correre i profitti su livelli di gain non realizzati complessivi significativi, che secondo i dati on-chain ammontano ad oltre $,138 TRILIONI. 

Ma il dato più interessante riguarda la quantità di supply movimentata da queste entità. Infatti le coorti da “1m-3m”  e “3m-6m”, dopo il dip di aprile hanno visto diminuire il numero di BTC attivi, in favore della categoria “6m-12m”, che contestualmente ha visto aumentare la massa di supply in controllo di quasi 1,8 milioni di coins. Ciò significa solo una cosa: tutti coloro che hanno acquistato ad inizio anno e durante il calo dei prezzi del primo trimestre, ora stanno puntando su target di prezzo più ambiziosi. Nessuno di loro sembra intenzionato ad uscire ai valori correnti, quantomeno secondo i dati Glassnode.

Secondo questa logica, abbiamo di fronte ancora svariate occasioni per divertirci con Bitcoin. I grandi investitori potrebbero decidere di iniziare ad uscire gradualmente proprio mentre i retail si accorgeranno ( come sempre in ritardo) di cosa sta succedendo. Per il momento nessun segnale preoccupante, la festa può proseguire!