Oggi ci prendiamo un attimo di pausa dal trading frenetico dei mercati crypto per studiare ed esplorare nuovi metodi per far lavorare i Bitcoin nel mondo DeFi. Spesso al di fuori del proprio wallet si trovano diverse opportunità con cui ottenere rendimenti sopra la media, seppur ovviamente dovendo scendere a compromessi in termini di sicurezza e di rischi di controparte.
Vediamo insieme alcuni protocolli che meritano la nostra attenzione e che potrebbero essere considerati in ottica di strategia di yield e di diversificazione nel medio/lungo periodo. Per iniziare vi servirà un portafoglio non custodiale EVM, nel quale bridgare i vostri BTC nativi o dove impiegare versioni wrapped della stessa criptovaluta.
Bitcoin diventa produttivo con Solv Protocol
Il primo strumento DeFi che approfondiamo è Solv Protocol, una piattaforma incentrata su tokenizzazione e strategie di rendimento con un focus particolare sul movimento BTCFi, ossia tutto il mondo della finanza decentralizzata costruita attorno a Bitcoin. La peculiarità di questo progetto è che ci permette di partire da BTC nativi (rete Bitcoin mainnet) e trasferirli su altre chain senza passare per intermediari, trasformando l’asset in SolvBTC, una risorsa produttiva che ne riflette il prezzo 1:1.
È possibile anche bridgare soluzioni wrapped di Bitcoin come WBTC, BTCB, UBTC, RBTC da altre chain EVM per ottenere SolvBTC. In alternativa si possono impiegare talvolta gli stessi wrapped nella piattaforma, ma solo per certi vaults dedicati compatibili con la chain di riferimento.

A questo punto possiamo impegnare SolvBTC in uno dei tanti vault operativi, dove nel complesso troviamo oltre 6.690 BTC in valore bloccato. Le opzioni più remunerative solo il “BNB Vault, che investe direttamente nei Launchpools di Binance offrendo un APY del 7,90%, maturato e distribuito nel NAV sottostante, ossia la stessa valuta di deposito (no token a forte diluizione).
Molto interessante anche il “Trading Vault”, che investe attraverso varie strategie di rendimento avanzate off-chain, promettendo un APY compreso tra il 5% e l’8%. Oppure anche il “Bera Vault” che fornisce liquidità al network Berachain con il Proof-of-Liquidity e premia con un APY tra il 2% e l’8%. In tutti i casi si maturano anche Solv Points, che daranno diritto a premi ed airdrop futuri.

Una strategia semplice per mettere Bitcoin in staking su Starknet
Un modo forse più semplice ed intuitivo per ottenere uno yield su Bitcoin è quello di passare per la chain Starknet, che si sta imponendo come uno degli hub BTCFi più attrattivi in circolazione. Tramite il protocollo Endur, che è una piattaforma di liquid staking, possiamo depositare BTC in versione wrapped ed ottenere un token rappresentativo dello stake, chiamato XYBTCs. Già di per sé questo rende circa il 3.9% di APY.
ATTENZIONE: Starknet, pur essendo un L2 di Ethereum, non utilizza i classici wallet EVM che troviamo su Ethereum, come Metamask o Rabby. Dobbiamo per forza di cose scaricare un wallet compatibile con il linguaggio Cairo, come Braavos o Keplr, soluzioni comunque molto semplici ed intuitive.

Volendo possiamo impiegare ulteriormente i nostri XYBTCs, che così già maturano uno yield derivanti dal restaking sintetico, depositandoli nelle “DeFi Opportunities” disponibili direttamente su Endur per un rendimento extra. Qui entrano in gioco altri protocolli partner che impiegano i fondi in varie strategie come auto-compound, depositi a rendimento variabile, lending ed altro ancora.
Si arriva anche a superare il 20% complessivo di APY ma sono soluzioni tendenzialmente a medio-alto rischio, con un TVL molto basso e rendimenti instabili. Potete considerarla come una piccola opzione per diversificare.

YieldBasis: Bitcoin nelle pool di Curve senza impermanent loss
Passiamo a qualcosa di più complesso ma allo stesso tempo potenzialmente molto più remunerativo ed interessante. Poco fa è stato lanciato il protocollo YieldBasis da parte di Michael Egorov, fondatore della storica piattaforma Curve Finance. Tutto nasce dall’idea di portare Bitcoin in DeFi, sfruttando le pool di Curve e la stablecoin crvUSD, senza produrre impermanent loss per l’utente.
YieldBasis è un pò complesso e non ci soffermiamo oggi sul suo funzionamento: se volete capirne di più abbiamo preparato un approfondimento dedicato. Qui vi basta sapere che potete depositare BTC su rete Ethereum tramite wrapped come WBTC, tBTC o cbBTC, ed ottenere uno yield, slegato da rischi di “perdita impermanente“, fino al 37,5%.
Vi chiederete a questo punto: “Dov’è la fregatura?” In realtà nessuna. YieldBasis produce questa rendita a partire dalle commissioni degli swap su Curve, dagli incentivi di liquidità in token CRV e CVX (dumpabili settimanalmente), e da strategie di basis trade tra BTC e crvUSD per catturare differenziali di funding rate. L’idea è geniale, e l’unico “difetto”, se così lo vogliamo chiamare, è che le pool sono attualmente piene. Dovrete attendere un prossimo aumento di cap, o controllare che qualcuno prelevi per rubargli il posto.

Bitcoin su HyperEVM: una strategia DeFi diversa dal solito
Chiudiamo con una strategia parecchio avanzata ma molto semplice da mettere in atto, che si basa su un meccanismo diverso da quelli a cui siamo abituati a vedere in DeFi. Siamo su Rysk Finance, protocollo di opzioni on-chain costruito su rete HyperEVM ( rete EVM di Hyperliquid). Qui non si fa farming o lending intenso tradizionalmente, ma si utilizza una strategia basata sulla vendita automatizzata di opzioni.
Senza scendere troppo nei dettagli di come funzionano le call e le put, è sufficiente capire che Rysk Finance ci offre di scegliere un prezzo al quale saremmo felice di vendere i nostri BTC a una determinata scadenza, ottenendo un premio “upfront” cioè subito riscattabile. Si tratta di una strategia detta “Covered Call”, in cui i Bitcoin depositati fungono da garanzia per la vendita delle opzioni call.
Se impostiamo ad esempio lo strike di $128.000 per la scadenza del 31 ottobre (15 giorni al momento della stesura), e depositiamo 1 BTC, otteniamo 234.6 USDT0. Alla scadenza se il prezzo è superiore del target preimpostato, Rysk Finance venderà automaticamente il tuo Bitcoin a 128.000 $. Se invece il prezzo di BTC rimane al di sotto dello strike, l’opzione scade senza valore e non viene esercitata. In ogni caso guadagni uno yield.

L’idea alla base di questa strategia è scegliere target distanti per evitare che la vendita venga eseguita, se il nostro obiettivo è holdare BTC e guadagnarci uno yield on-top. Se stiamo cercando un exit, potrebbe essere un’altra alternativa. L’unica accortezza, il deposito minimo è di 0,05 BTC fino ad un massimo di 5 BTC.
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