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Hyperliquid: la finanza tradizionale arriva on-chain grazie agli EQUITY PERPS

Una rivoluzione ancora incompresa da molti, ma diversa da come ve l'aspettate.

Negli ultimi giorni si fa un gran parlare dell’ultima bomba a mano sganciata dal DEX Hyperliquid, con l’HIP-3 che ha introdotto i cosiddetti equity perps” sulla propria infrastruttura. Tutta la filiera TradFi, specialmente il settore delle azioni, sbarca finalmente on-chain su nuovi mercati permissionless, aperti 24/7 e con la possibilità di negoziare in leva.

Per molti è una rivoluzione pronta a ridisegnare il modo con cui gli utenti retail si approcciano ai mercati tradizionali, per altri è ancora una nicchia troppo immatura e poco significativa. Dal punto di vista di chi vi scrive, la verità sta nel mezzo, in quanto dobbiamo pensare a questi strumenti in maniera completamente diversa rispetto a quanto siamo abituati sia con il mondo crypto che con quello finanziario classico.

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Equity perps Hyperliquid: cosa sono?

Più precisamente si chiamanobuilder-deployed perps, ovvero contratti creati e gestiti dagli utenti all’interno della piattaforma di Hyperliquid. Non sono quindi prodotti ufficiali listati dal DEX, ma mercati derivati sintetici creati da sviluppatori esterni, chiamati builders, tramite il framework permissionless introdotto con l’HIP-3.  Funzionano come mercati perpetui (da qui l’abbreviativo “perps”) poiché si può scommettere sul prezzo dei sottostanti senza una data di scadenza, come  invece avviene tipicamente per i derivati tradizionali.

Gli “equity perps” sono una sottocategoria di questo gruppo che replicano l’andamento di asset o indici del mondo azionario, il tutto completamente on-chain. Possono rappresentare il Nasdaq, l’SP500, o single stocks come NVDA, TSL, MSFT e qualunque altro titolo, purché il fornitore del mercato si occupi di alcune configurazioni come oracoli e feed di prezzo, oltre a rispettare dei requisiti di staking.

Non vogliamo andare oltre il lato tecnico di questi contratti, se volete approfondire potete seguire questo articolo in cui vi spieghiamo tutto nel dettaglio. Oggi, per il ragionamento che andremo a fare, vi basta sapere che sono mercati con queste caratteristiche:

– gestiti “privatamente” dalla community.

– Accessibili senza barriere.

-Aperti 24/7, anche a mercati tradizionali chiusi.

-liquidità on-chain.

Il primo mercato equity perps su Hyperliquid

Su Hyperliquid è già operativa la coppia di scambio XYZ100-USDC, costruita e gestita dal deployer esterno Trade.xyz. Si tratta di un mercato che cerca di replicare in modo sintetico le performance delle 100 principali azioni statunitensi, in maniera simile al Nasdaq 100, attraverso una struttura di custom oracle feed.

In tal senso, il prezzo viene determinato unicamente da domanda/offerta degli utenti, ma l’underlying è basato su un feed che aggrega il valore delle top 100 equities USA, cosa  che definisce il tasso dei funding rates, contribuendo ad allineare il perp all’andamento reale dell’indice sottostante.

primo equity perp
XYZ100 HyperliquidFonte dati: https://app.hyperliquid.xyz/

Fino ad oggi questo mercato ha avuto un discreto successo, raggiungendo i $48 milioni di open interest e $59 milioni di scambi nelle ultime 24 ore. 

La tradFi si sposterà on-chain?

Non è in realtà la prima volta che il concetto di “equity perps” emerge all’interno del mondo crypto. Se ne parla già dal 2020 con svariati esperimenti che hanno provato a portare il trading di azioni nel contesto dei mercati perpetui, ma senza mai raggiungere un successo da essere definito tale.

Ci aveva provato anni fa FTX prima che l’exchange andasse in bancarotta, così come Mirror Protocol, Synthetix, dYdX, Injective, GMX e PsyOptions, tutti con idee molto interessanti che però non sono mai riuscite a decollare. Questo perché, come vedremo tra poco, mancano ancora tutta una serie di incentivi per riuscire veramente a spostare lo stock market su piazze on-chain.

idea equity perps
Equity perps dal 2020Fonte dati: https://x.com/sidshekhar24

Hyperliquid dal canto suo, rispetto a tutti i players sopra citati, ha un background ed un’infrastruttura decisamente più “adatta” per provare a far funzionare queste innovazioni. E chissà forse questa potrebbe essere la volta buona, ma non sarà di certo come ve lo aspettate.

Scordatevi l’adozione di massa per questi prodotti

Questo è un punto fermo della nostra analisi. Gli equity perps di Hyperliquid, per quanto tecnicamente interessanti e capaci di dar vita a nuovi futuri movimenti finanziari, non potranno mai riuscire nell’intento di rimpiazzare il trading di stock tradizionale. Ci sono infatti tutta una serie di limitazioni che impediscono di portare “trillioni” nel mondo on-chain.

Possiamo riassumere tutto con il termine “incentivi”, proprio perché gli investitori abituati a negoziare su piattaforme regolamentate non hanno grossi vantaggi a spostarsi su Hyperliquid, pur essendo i mercati aperti anche nel weekend. Questo perché:

1) Per chi è un cassettista ed accumula stocks nel lungo termine, c’è quella cosina di cui vi parliamo spesso che si chiama “funding rates” che rappresenta un costo sostanzioso 

2) Per chi cerca stocks con dividendi, negli equity perps si perde questo diritto.

3) I mercati regolamentati sono decisamente più liquidi, più chiari a livello di liquidazioni (su Hyperliquid l’oracolo potrebbe mentire) e sono anche assicurati da enti esterni, cosa che non accade on-chain. 

4) Gli equity pers non impongono la detenzione di un asset sottostante reale, pur basandosi su di esso. Ciò rende l’attività più speculativa e pericolosa del previsto, e non adatta ad investitori di un certo calibro con portafogli da decine di milioni di $.

Gli equity perps sono prodotti diversi 

Quello che molti crypto-bros non hanno compreso, e che gli equity perps di Hyperliquid sono essenzialmente mercati dedicati a loro stessi, e non al pubblico della TradFi. Non sono strumenti utili se si investe con un orizzonte temporale ampio, per i motivi di cui sopra, ma possono diventare incredibilmente interessanti quando lo scopo speculare nel breve periodo.

Per i degens in cerca di rischio, poter negoziare su un sintetico del Nasdaq 100 in leva 20X anche nei weekend, all’interno di una cornice come quella di Hyperliquid, è davvero un grande vantaggio. Soprattutto perché teoricamente questi prodotti si muovono in linea con il valore del sottostante durante le ore di apertura, per poi esperienziare alta volatilità nel fine settimana, dove non si ha un prezzo di riferimento.

Il focus della discussione è dunque il fatto che gli equity perps non sostituiscono gli equity futeres dei mercati tradizionali, ma piuttosto si presentano come delle alternative alle “zero-day equity options”, cioè opzioni speculative di breve termine. E ribaltando la partita da questo punto di vista, è chiaro che Hyperliquid ha di fronte una grande opportunità per spingere la sua ampia community a negoziare questi prodotti ed aumentare le revenue.

Ricordiamo d’altronde che Robinhood, genera circa $1 miliardo di utili all’anno dal trading di opzioni, proprio perché sono amati dalla nicchia retail USA vista la loro componente di leverage intrinseca.

equity perps leverage
Founder Ethena sugli equity perpsFonte dati: https://x.com/gdog97_

Conclusioni a margine

Quindi, dal nostro umile punto di vista, Hyperliquid potrebbe trarre un grande vantaggio dagli equity perps, ma solo targettizzando i prodotti agli stessi degens che già cercano esposizione ad alto rischio su determinati asset crypto. Non si arriverà però a rendere il DEX la “casa on-chain di tutta la finanza”, in quanto questo claim è errato sin dal principio.

Sarà comunque molto interessante vedere come si svilupperà il trading nei weekend, e quali forme di comportamento speculativo emergeranno attorno a questi nuovi mercati ibridi. Ci sarà da divertirsi.

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