Mercati in leggera tensione durante la conferenza stampa di Jerome Powell, una conferenza stampa che – nel segno pieno di questo governatorato – ha aggiunto in realtà poco di certo e aumentato le incertezze per il futuro della politica monetaria. La decisione di interrompere il QT, dettata da qualche scricchiolio in termini di liquidità su diversi di mercati di riferimento, è comunque da intendersi come provvisoria.
Aumentata anche l’incertezza per quanto riguarda i futuri tagli a dicembre. Jerome Powell ha rifiutato di confermarli, affermando che la decisione non è stata – chiaramente – ancora presa. Sono parole che i mercati hanno inteso in senso principalmente bearish.
Mercati capricciosi fanno finta di non conoscere Jerome Powell
Leggero scarico – ma condito da liquidazioni per 300 milioni di dollari, praticamente tutte long – mentre Jerome Powell parla al mondo e afferma di non essere sicuro dei tagli a dicembre. In un mondo che non conosce il presidente di Federal Reserve, si avrebbero ottimi motivi per interpretare come hawkish e dunque bearish un commento del genere, ma in realtà siamo davanti al solito maestro delle incertezze, che dopo essersi scottato – e molto – con l’inflazione ora si rifiuta categoricamente di prendere posizione.
- No tagli a dicembre?
Jerome Powell non ha detto questo. Ha affermato che il taglio a dicembre non è scontato e che dipenderà dai dati che arriveranno da mercati e fattori macro. Su quest’ultimo aspetto ce ne saranno meno – dato che continua lo shutdown che impone alle agenzie federali di lavorare al minimo indispensabile. Ma comunque Powell è fiducioso riguardo una lettura completa o quasi del mercato del lavoro, grazie ai dati che arrivano dai singoli stati (che non sono soggetti a shutdown).
- QT: finito, per ora
Il QT è finito. Interessanti però le decisioni annunciate da JPow. I mortgage-backed a scadenza vedranno il denaro impiegato reinvestito in debito pubblico USA a breve scadenza, riallineando così le dotazioni a bilancio di Fed con la composizione del debito USA.

Una mossa che andrà studiata a fondo e che però alcune grandi banche d’affari avevano già anticipato. Anche qui, di bearish c’è in realtà molto poco.
Mercati prezzano ora con meno convinzione un taglio a dicembre
La reazione dei mercati è stata immediata. Oltre ai mal di pancia su Bitcoin e crypto il mercato degli swap ha iniziato a prezzare con minore convinzione un taglio a dicembre. Rimaniamo comunque sopra l’88% di sì al taglio e dunque in una situazione che lascerebbe ben sperare, almeno per chi sogna un pronto proseguimento del ritorno verso tassi più bassi.
Giovedì alle 21:30 avremo occasione di discuterne sul canale YouTube di Criptovaluta.it®, in una live che si occuperà anche e soprattutto di cosa c’è dietro queste decisioni di Fed – in ottica crypto.
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ormai ogni scusa è buona per mandare tutto in profondo rosso. e se non ci sono veri motivi (perché no, di motivi validi NON ce ne sono), utilizzano pretesti ridicoli (tipo questo) per far partire il bear market… uuuuuuuh che nervi…
Esagerati 🙂
bastacrolli!!! a volte è anche un problema di struttura di mercato – non è che – almeno secondo me – ci devono sempre essere le manine