SpaceX, la società di Elon Musk impegnata nella comunicazione satellitare e nella produzione di veicoli aerospaziali, ha appena movimentato ben $31 milioni in Bitcoin dal proprio wallet, trasferendo la somma su un nuovo indirizzo. L’operazione fa seguito ad altri 5 prelievi registrati nel corso di ottobre, nel mezzo di un mese che si sta rivelando particolarmente intenso per la price action di $BTC, vittima di un grosso sgambetto a causa delle tensioni geopolitiche e monetarie a livello macro.
C’è chi pensa che ora queste monete possano essere vendute per far fronte a necessità di cassa, così da rafforzare i bilanci in prospettiva del termine dell’ultimo trimestre dell’anno. I dati on-chain però, lasciano intendere che questi movimenti siano frutti di una riorganizzazione interna dei fondi, e di una distribuzione su un tipo di custodia più adatta a scopi “istituzionali”.
SpaceX muove $31 milioni in Bitcoin
Secondo quanto emerso dai dati Arkham, 16 ore fa il wallet relativo a SpaceX ha effettuato uno spostamento di 281 $BTC attraverso la piattaforma Coinbase Prime, diretto all’indirizzo “bc1qm”. Solo 6 giorni fa, dallo stesso broker era partito un altro prelievo verso l’indirizzo “bc1qe”, questa volta con una somma pari a 346 $BTC.
Sempre lo stesso giorno, dal principale wallet Bitcoin di SpaceX è stato rilevato il passaggio di 1.215 coins a Coinbase Prime, per un controvalore di $133 milioni. Ancora, il 21 ottobre ci sarebbero stati movimenti per 2.495 $BTC, pari a $268 milioni, in due transazioni differenti. Complessivamente, nel mese di ottobre sono stati trasferiti 4.337 $BTC, una cifra che si avvicina ad un valore di mezzo miliardo di $.

Perché SpaceX sta spostando tutti questi Bitcoin?
Il primo pensiero è chiaramente quello di una vendita. Di solito infatti, quando una grossa entità muove Bitcoin dal proprio wallet verso altre entità, lo fa per prepararsi a liquidare una parte delle proprie posizioni, sfruttando piattaforme di scambio più o meno liquide come quella di Coinbase. Tuttavia, se facciamo attenzione ai dettagli delle transazioni on-chain ci accorgiamo di un dato che ci spiega quanto stia accadendo.
In realtà i fondi non sono diretti all’exchange Coinbase, quello che conosciamo come utenti retail, ma all’omonima piattaforma Prime, che funge da soluzione di custodia e trading istituzionale. Non è escluso che al di là di tutto SpaceX voglia comunque vendere i suoi $BTC passando per questo broker altamente liquido, ma c’è anche la possibilità che si tratti solo di una riorganizzazione interna dei fondi.

Una parte dei Bitcoin inviati a Coinbase Prime è stata infatti poi trasferita ad indirizzi di tipo Segwit, ovvero formati più moderni rispetto ai vecchi indirizzi legacy. Una mossa per ottimizzare la custodia ed aggiornarsi con le infrastrutture istituzionali più moderne. Detto ciò difficilmente sapremo con certezza cosa ne farà SpaceX delle sue criptovalute, in quanto la società, a differenza della gemella Tesla, non è quotata in borsa e dunque non presenta obblighi di rendicontazione pubblica.
Quanti $BTC possiede ancora SpaceX?
SpaceX possiede ancora una riserva pari a 7.258 $BTC, per un controvalore di $787 milioni. Questa quota, stando alla classifica di BitcoinTreasuries.net (non ancora aggiornata), la renderebbe la 4° azienda privata maggiore per numero di Bitcoin in holding.
Sopra di lei troviamo solo Stone Ridge Holdings, società di gestione patrimoniale con sede a New York, con 10.000 $BTC, Tether Holdings Limited, controllata dal gruppo iFinex Inc, con 87.475 $BTC, ed infine Block.one, società storica da cui nacque il network EOS, che possiede un bottino di 164.000 $BTC. Complessivamente tutte le non-quotate vantano poco più del 1% della supply della criptovaluta.

Gran parte della Bitcoin custodita da aziende, sono in mano a compagnie pubbliche, di cui la più famosa è quella di Michael Saylor (Strategy), che possiede 640.000 monete. La quota maggiore è tuttavia proviene da emittenti ETF, che chiaramente gestiscono asset per milioni di clienti diversi, ma che accorpano comunque complessivamente quasi 1,7 milioni di $BTC presso pochi fornitori istituzionali, tutti statunitensi.
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