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Sui - (SUI)

$SUI affonda: -49% da inizio 2025. Soffre breakdown di ottobre | Ora test dei supporti

SUI crolla del -12,65% a novembre, tra i peggiori, con TVL e liquidità DeFi in forte contrazione. Il trend si dirige verso il supporto a 1,79 USDT

Novembre, e come si è visto sta iniziando nel peggiore dei modi per il settore crypto. Tra i token che si stanno comportando peggio c’è Sui (SUI), che registra una perdita mensile del -12,65%, dopo un ottobre già negativo con -27,5%. L’andamento 2025 è ancora più debole, con un calo del -49%. Il prezzo attuale di SUI segna 2,065 USDT e si sta dirigendo verso una serie di livelli di supporto rilevanti.

SUI tra i token peggiori di novembre

In allegato è possibile osservare il grafico della Top 20 con gli andamenti da inizio novembre. Allo stato attuale, nessuna criptovaluta risulta in positivo nei primi quattro giorni del mese.

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Top 20: nessuna crypto in positivo a novembre

Anche UNUS SED LEO perde lo 0,99%, seguito da BTC a 4,83% e poi da TRON a -5,06%. A cascata tutto il mondo delle altcoin mostra un andamento negativo. SUI si colloca nelle ultime posizioni, mentre il peggiore da inizio mese risulta essere Toncoin con –13,66% assieme a Hyperliquid, che pur in calo, resta ampiamente positiva da inizio anno, con un rialzo del +57%.

Crypto Top 20 Novembre
Crypto Top 20 Novembre

Tuttavia, annotiamo che ci sono anche alcune situazioni di rialzo, come nel caso delle privacy coin (Zcash e Dash) oltre al rally di Decred (DCR) citato nell’analisi di questa mattina.

Sui, crolla la liquidità nella DeFi e calano le stablecoin

Settimana difficile per Sui, che vede il Total Value Locked (TVL) scendere a 2,18 miliardi, con una flessione del -4,64% nelle ultime 24 ore. Ancora più preoccupante il dato sul mercato delle stablecoin, in calo del -26,58% in sette giorni, con capitalizzazione ridotta a 844,32 milioni USDT. I dati di DeFiLlama segnalano una contrazione della liquidità e un rallentamento nell’attività on-chain, segno di pressione crescente sul protocollo.

SUI dall’ATH di gennaio al crollo

Sui (SUI). - weekly 04  novembre 2025
Sui (SUI). – weekly 04 novembre 2025

$SUI ha una market cap di 7,55 miliardi di dollari e occupa la posizione numero 17 nel ranking globale. Sul grafico weekly si osserva una panoramica dall’ATH  a 5,3687 USDT di gennaio 2025 dopo che aveva chiuso il 2024 con un rialzo del +430%.Dal picco ha avviato una fase fortemente ribassista fino al minimo di aprile a 1,7174 USDT, da cui è poi partita una leg-up.

Il successivo rialzo ha spinto SUI fino al massimo di maggio a 4,31 USDT, seguito da una serie di swing fino al picco di luglio a 4,45 USDT, dove il prezzo ha iniziato a inclinarsi con massimi e minimi decrescenti.

Breakdown di ottobre e rimbalzo fallito

A settembre $SUI ha testato l’area di supporto a 3,05 USDT, poi rotta al ribasso con il flash crash di ottobre che ha spinto il token fino al minimo di 0,597 USDT, toccato in spike. Da lì è iniziato un rimbalzo, subito arrestato dalla resistenza in area 2,95 USDT, dove il trend ha ripreso a inclinarsi al ribasso con una sequenza di candele weekly ribassiste.

Scenario di breve di SUI

Sul grafico daily si osserva l’andamento di ottobre, focalizzato sulla fase di rimbalzo successiva allo spike ribassista. È evidente come $SUI si sia bloccato sulla resistenza in area 2,95 USDT, da dove è iniziata una fase di contrazione caratterizzata da una serie di swing laterali.

Sui (SUI). - daily 04  novembre 2025
Sui (SUI). – daily 04 novembre 2025

Nuova accelerazione ribassista e test dei supporti

Dopo la fase laterale, ieri si è verificata un’accelerazione ribassista con una candela daily da -12%. Attualmente SUI si muove poco sotto il primo supporto vettoriale in area 2,070 USDT, formando una candela doji esterna alla lower Bollinger Band. Sarà fondamentale attendere la chiusura serale per verificare se la configurazione attuale verrà confermata, poiché potrebbe indicare un possibile segnale di inversione.

Il supporto principale in questo scenario resta in area 1,79 USDT. Una sua rottura potrebbe portare a un’ulteriore accelerazione ribassista, con effetti potenzialmente negativi, a causa dello spike di ottobre che ha reso complessa l’individuazione di livelli di supporto solidi.

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