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FED BOSTON

Bitcoin e crypto: mercati non credono più ai tagli? Dichiarazione SHOCK di Fed

Parla Susan Collins, di Fed Boston – e gela i mercati. Nella tarda serata di ieri è arrivato un messaggio per i mercati molto hawkish, dato che il presidente (e votante nel FOMC) di Fed Boston ha comunicato la sua intenzione di non approvare ulteriori tagli ai tassi. O almeno di non farlo a dicembre.

Mancherebbero, nella lettura di Collins, motivazioni solide per procedere con un altro taglio, vuoi perché il mercato del lavoro (dice) non mostra segni di stress evidenti, vuoi perché il cammino verso il 2% di target dell’inflazione è ancora molto lontano. Una decisione che ha un certo peso (ammesso che sia confermata all’interno del FOMC), perché Collins non è storicamente tra i falchi di Fed, ovvero tra i votanti che preferiscono posizioni restrittive. Se dovesse avere torto (e per i mercati ha torto), potrebbe però configurare il trade del secolo, per motivi che vedremo più avanti.

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Collins gela i mercati – e anche qualche grafico

Susan Collins non è un falco. Qui il cheatsheet realizzato da Criptovaluta.it® e allineato allo storico delle decisioni e delle uscite pubbliche, la mostra come esattamente a metà tra le colombe che vorrebbero tagli più rapidi e chi invece vuole mantenere una posizione più “equilibrata”.

Ed è principalmente per questo motivo che stupiscono le dichiarazioni del presidente di Fed Boston, che però voterà soltanto a dicembre, per poi andare fuori dal FOMC per rotazione.

Dato il mio outlook, sarà probabilmente appropriato mantenere i tassi al livello attuale per del tempo, per bilanciare l’inflazione e i rischi legati all’occupazione in questa situazione di grande incertezza.

E ha poi aggiunto:

In assenza di prove di un deterioramento importante delle condizioni sul mercato del lavoro, esiterei a tagliare i tassi, date anche le scarse informazioni a causa dello shutdown del governo. Fino a quando non potremo valutare gli effetti dei tagli cumulativi da settembre, sembrerebbe prudente assicurarsi che l’inflazione sia in modo consistente sulla traiettoria del ritorno al 2%, prima di fare ulteriori aggiustamenti alla nostra politica sui tassi.

Bitcoin e crypto tengono – tanto quanto ci tiene il mercato azionario – ai tagli. E anzi li aspetta con un certo grado di ansia. Tant’è che sta prevalendo la paura da quando sono iniziati ad arrivare messaggi poco chiari da Fed.

Ormai tagli quasi 50/50

I mercati ora prezzano i tagli a dicembre al 54% e il no taglio a dicembre al 46%. Mancano ancora 27 giorni e da qui alla decisione del 10 dicembre prossimo può ancora accadere di tutto. Il movimento però – così come rappresentato nel nostro grafico – è evidente.

Si crede meno nei tagli, per un incontro che se dovesse arrivare domani, sarebbe tra i più incerti di sempre.

Il bicchiere mezzo pieno: arrivare ai tagli dopo una situazione di questo livello di incertezza, darebbe una grossa mano ai mercati.

Il bicchiere mezzo vuoto: se dovessero prevalere le ragioni del no, i mercati dovranno scontare qualcosina probabilmente da qui al 10.

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