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ASSALTO ISTITUZIONALE

Tre verità SCOMODE: Bitcoin assaltato dagli istituzionali, tra manipolazioni e crolli

Colpa delle istituzioni? Perché ce l'hanno proprio con noi?

Da Criptovaluta.it® non si è mai avuto paura di essere contrarian, ovvero di prendere delle posizioni che ritenevamo giuste anche se in controtendenza. L’ultima delle posizioni che difenderemo su queste colonne, nella speranza di offrire ai nostri lettori quantomeno un angolo diverso da quello dei social e di altre pubblicazioni riguarda il complesso rapporto tra Bitcoin e crypto e il mondo della finanza tradizionale.

Ora che sono arrivati non solo gli ETF, ma anche prodotti più strutturati come le ormai celebri note di JP Morgan (prodotti che incorporano strategie in opzioni per limitare perdite e moltiplicare… guadagni, se tutto va per il verso giusto), è il momento di fermarsi un attimo a ragionare di come potrebbe cambiare questo mercato. E anzi, di come è in realtà già cambiato. Non necessariamente per il peggio. Siamo qui dunque a lanciare una nuova serie di approfondimenti, con questo che funzionerà tutto sommato da cappello per l’introduzione di argomenti che poi approfondiremo in altri speciali.

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Sono arrivati gli istituzionali – e non riconosco più il mio piccolo mondo

Partiremo, come promesso, da 3 questioni che meriterebbero forse maggiore attenzione da parte di tutti. Sono arrivati, con una certa forza e una certa liquidità, gli istituzionali. E sono forse pronti a prendersi tutto (secondo alcuni) oppure a distruggere il poco di buono che avevamo costruito (secondo altri). Sono in pochi a giocare nella squadra di chi vi scrive, ovvero nella squadra che ritiene che:

  • Più liquidità sia un bene per il mercato;
  • Più strumenti siano un’opportunità per il mercato;
  • Avere mercati più strutturati aiuterà anche contro eventi avversi come quelli del 10 ottobre 2025.

Prodotti strutturati: se lo fa Saylor…

L’appassionato medio di Bitcoin avrà certamente tanti pregi. Tra questi però non figura l’equità. Anzi, complice una certa avversione per gli istituzionali, nel tempo il bitcoiner è diventato un maestro del doppiopesismo.

Saylor inventa nuovi prodotti finanziari per investire in Bitcoin? È una sorta di salvatore della patria. È un semi-dio che andrebbe venerato e che ci porterà tutti verso il paradiso in terra. JP Morgan offre prodotti simili? È un attacco a Saylor e dunque un attacco a Bitcoin e per proprietà traslativa a chi ha sempre creduto in $BTC.

La verità è che però ingressi di JP Morgan, anche con prodotti complicati come quelli che abbiamo discusso durante la nostra ultima live di giovedì, sono un’autentica manna dal cielo per il mercato di Bitcoin. Operano nel settore delle opzioni (nello specifico quelle su $IBIT, ovvero l’ETF di BlackRock su Bitcoin), rendono quei mercati più profondi e preparano un contesto infrastrutturale dove Bitcoin potrà muoversi come un asset vero e non come l’hobby di qualche scalcagnato. Ne avranno da guadagnare tutti, anche in termini di normalizzazione.

ETF: in realtà vendono meno degli… OG

Ognuno si è costruito negli anni il proprio Pantheon di divinità di Bitcoin. Personaggi incorruttibili, che non sbagliano mai e che sono sempre dalla parte giusta della storia. Dall’altro, neanche a dirlo, ci sono i cattivi dei fumetti. Dai banchieri privati ai gestori dei fondi, interessati soltanto a rompere in mille pezzi il nostro sogno.

ETF con vendite moderate durante un periodo terribile per BTC

Chi crede però in Bitcoin deve anche credere nei numeri. E se è vero che dal 10 ottobre a oggi gli ETF hanno scaricato, la verità è che hanno avuto un comportamento piuttosto ordinato, come dimostra il grafico che alleghiamo.

Gli OG (la vecchia guardia) di Bitcoin. Ogni linea un trasferimento sopra i 100 milioni

Segnale che tanti di coloro i quali sono entrati in questo mercato tramite ETF, lo hanno fatto probabilmente per restarvi, o comunque per avere un atteggiamento meno scalmanato di quello degli altri investitori.

Gli OG? I dati sui grandi wallet di un tempo e le loro vendite sono disponibili a tutti. Certo, come ci siamo detti non sono tutte vendite (molti hanno trasferito agli ETF stessi oppure a società quotate che investono in BTC). È vero però che non è detto che i vecchi abbiano atteggiamenti più consoni – se il vostro obiettivo è quello di “arricchirvi” con $BTC.

Liquidità: più ce n’è meglio è

La saggezza popolare ci ricorda che non si possono avere botte piena e moglie ubriaca. Quella finanziaria moderna ci dovrebbe ricordare che non ci si può lamentare della volatilità ribassista e apprezzare la volatilità rialzista al tempo stesso.

Listino parziale opzioni
Un listno parziale delle opzioni su $IBIT di BlackRock

Il 10 ottobre dovrebbe farci fare, in questo senso, almeno un paio di considerazioni. La prima è che gli asset che sono dotati anche di mercati altri rispetto a quelli strettamente crypto, si sono comportati meglio. La seconda è che in altri momenti, quando tutta questa canea istituzionale non era presente, 19 miliardi di liquidazioni ci avrebbero mandato probabilmente molto più in basso. Avere un mercato di riferimento di un certo tipo – che sia il CME oppure quello degli ETF – farà sempre di più la differenza tra asset che possono farvi riferimento e quelli che non possono.

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