Dopo una lunga corsa Bitcoin corregge, portandosi dietro il grosso del settore crypto, fatta salva qualche minuscola eccezione. Pesano – forse – i dati arrivati dagli USA e che lasciano intendere un percorso potenzialmente più lungo per il ritorno alla normalità in termini di tassi e pesa anche un po’ di stanchezza dopo una corsa che ha fissato, praticamente con cadenza quotidiana, nuovi record.
Qualcosa che ci sta, che cambia almeno ad avviso di chi vi scrive poco il contesto complessivo, almeno sul fronte fondamentale – e che però andrà studiato una volta che si sarà passati di nuovo ad un contesto più calmo e tranquillo. Nel momento in cui viene dato alle stampe digitali questo approfondimento, Bitcoin sta difendendo con una certa fatica gli 88.000$, con una situazione che è molto diversa da quanto sta avvenendo sui emercati azionari, grosso modo fermi o comunque distanti anni luce da quanto sta avvenendo sul comparto crypto.
Soffrono di più diverse delle crypto che avevano avuto delle buone performance nel corso dell’ultima settimana. Peggiore di tutte in top 100 è $CRO di Cronos, che si era goduta una settimana da urlo in seguito ad annunci di CDC, l’exchange che vi è collegato.
Male Bitcoin, male le alt: che succede?
Niente di che, ed è forse proprio questo a fare rabbia a chi era rimasto long pensando di godersi un’altra giornata verso i massimi. Non è stato così: la sessione USA ha punito oltremodo Bitcoin e crypto, dopo dati su PPI e lavoro che lascerebbero intendere un minore spazio per Fed nel proseguire con il taglio dei tassi.
Spiegazione certamente suggestiva, che però non tiene conto di un fatto molto importante: rispetto a ieri è cambiato relativamente poco in termini di cosa si aspettano i mercati per il 18 dicembre prossimo. Così come è cambiato poco sulle aspettative dei prossimi meeting – 29 gennaio 2025, 19 marzo 2025. La spiegazione dunque non può essere certamente questa.
- Una ritirata strategica?
Non si può andare sempre in alto, non si può andare sempre verso nuovi massimi – e il nostro Alex ha spiegato sul sito quali sono i canoni di una crescita sana anche e soprattutto nel caso di bull run.
Un’analisi miliare che invito tutti a leggere e a prendere in considerazione anche per darsi una spiegazione di quanto sta accadendo.
- Chi soffre di più?
Scaricano con maggiore violenza i progetti che avevano accumulato con maggiore convinzione. Male Aioz, ma male soprattutto Cronos, che però rimane fortemente in positivo sulla settimana. Male anche Ethena e Neiro, così come fa male anche Bittensor $TAO.
A livello settimanale invce i peggiori sono Monero, LDO di Lido, ASI e AAVE, insieme a Unisap, e AERO. Le conclusioni però andrebbero tratte soltanto quando la situazione sarà tornata alla normalità e si sarà trovato una sorta di bottom.
Ho perso tanto, e ora?
Sono purtroppo di quelle lezioni che si pagano a caro prezzo. Anche quando il sentiment è su livelli stellari, anche quando siamo davanti ad una corsa che sembra impossibile da fermare, c’è bisogno di fare buon uso degli stop loss, seguire le analisi che trovi sul nostro sito e soprattutto fermarsi quando la situazione è poco chiara.
Il mondo delle crypto non è un tavolo da gioco e soprattutto non è un tavolo da gioco dove si vince sempre. Chi ha perso per questa correzione, in realtà nell’ordine delle cose, dovrà sfruttare l’occasione per apprendere almeno una lezione.
Sul nostro Canale Telegram continueremo a seguire la situazione. Non mancare: ci sono +30.000 appassionati di crypto come te che condividono analisi, spunti e che interagiscono anche con la nostra redazione.
ci sono quattro anni di mandato per cui per adesso non conviene muovere niente perchè ci saranno nuovi crolli ma anche nuovi massimi e Saylor insegna “per ora comprare e ancora comprare”