Il mondo crypto, soprattutto nell’ultimo mese, è stato influenzato da fattori esogeni rispetto alle dinamiche della blockchain e agli sviluppi dell’ecosistema. Bitcoin e le altcoin stanno subendo l’impatto di una serie di notizie, dati macroeconomici, scenari geopolitici e relative prospettive future.
Bitcoin asset globale
Bitcoin non è più un asset isolato. Da semplice alternativa speculativa, oggi si comporta sempre più come uno strumento finanziario globale. L’ingresso della finanza tradizionale con gli ETF lanciati a gennaio 2024 ne è stato lo sdoganamento ufficiale.
Bitcoin nel 2025 meglio di S&P500
Come ricordiamo spesso, Bitcoin gioca una partita a sé rispetto alle altcoin, che stanno soffrendo molto di più da inizio anno. In un confronto con la finanza tradizionale, BTC nel 2025 è in calo del -9%, mentre l’indice S&P 500 è in flessione del -10,50%.
Ci sono 4 indicatori fondamentali da tenere sotto osservazione, al netto della variabile imprevedibile delle dichiarazioni di Trump, che però a loro volta non potranno ignorare questi elementi.
Il ruolo chiave della Federal Reserve
La Federal Reserve (Fed) è la banca centrale più influente al mondo. Ad oggi, Jerome Powell è l’unico leader che sta mantenendo la barra dritta senza lasciarsi influenzare dagli attacchi di Trump. Le sue decisioni in materia di tassi d’interesse hanno effetti profondi sull’economia statunitense e globale, specialmente in un contesto segnato dalla guerra dei dazi.
Tassi di interesse e rendimento dei Treasury
Il tasso sui Fed Funds, ovvero il tasso guida della Fed, è lo strumento principale di politica monetaria. Un aumento dei tassi fa salire il costo del credito, rallentando economia e inflazione. Viceversa, un taglio stimola la crescita. Per decidere eventuali tagli, la Fed osserva attentamente l’andamento della disoccupazione e dell’inflazione.
Queste decisioni si riflettono sui rendimenti dei Treasury. Il 2 anni risponde ai tassi di breve termine, mentre il 10 anni riflette le aspettative di lungo periodo. Tuttavia, questi rendimenti sono influenzati anche dalla fiducia nei confronti degli Stati Uniti, oggi sempre più fragile.
La curva dei rendimenti: segnale di allarme
Il confronto tra i rendimenti a 2 e 10 anni genera la curva dei rendimenti, spesso usata per anticipare recessioni. Una curva “invertita” – con il 2 anni sopra il 10 anni – segnala un possibile rallentamento economico e futuri tagli dei tassi. Storicamente, le curve invertite hanno preceduto diverse crisi. Nel grafico allegato si nota come i mercati azionari inizino a correggere dopo la normalizzazione della curva.
Fed e disoccupazione: un equilibrio instabile
Uno degli obiettivi della Fed è garantire la massima occupazione. Tuttavia, tassi troppo alti possono raffreddare il mercato del lavoro, aumentando la disoccupazione. Viceversa, tassi troppo bassi alimentano l’inflazione, riducendo il potere d’acquisto. La Fed, quindi, deve sempre bilanciare stabilità dei prezzi e salute occupazionale.
Bitcoin e liquidità globale
Un altro aspetto fondamentale per comprendere l’andamento di Bitcoin è la liquidità globale, monitorabile attraverso:
- Bilancio della Federal Reserve
- M2 Money Supply
- Riserve nel Reverse Repo Facility (RRP)
Il grafico seguente, mostra il rapporto tra Bitcoin e la massa monetaria M2 statunitense. Quando BTC/M2 sale (linea blu), Bitcoin guadagna valore reale rispetto al dollaro. Durante il 2020-2021 il QE ha favorito BTC, mentre il tightening del 2022-2023 ha causato un calo. Dal 2024, Bitcoin rimbalza più dell’M2, segnalando una forza crescente rispetto alla base monetaria. Tuttavia, queste dinamiche vanno viste sul lungo periodo.
Attualmente la Fed è in Quantitative Tightening (QT): cioè sta riducendo il proprio bilancio lasciando scadere i titoli senza reinvestire. Questo drena liquidità dal sistema e ha impatti anche sui rendimenti.
Quando il bilancio della Fed cresce (Quantitative Easing), viene immessa liquidità che sostiene asset rischiosi come tech e crypto. Bitcoin storicamente sale in questi contesti.
In conclusione, l’andamento di Bitcoin è sempre più legato a dinamiche macroeconomiche e monetarie globali. Tassi d’interesse, curva dei rendimenti, disoccupazione e liquidità influiscono direttamente sulla direzione del prezzo. L’attuale contesto di tensioni geopolitiche e incertezza politica, richiede attenzione.