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Società quotata al NASDAQ vuole comprare Ethereum. Emissione debito in stile Michael Saylor

Ethereum, in stile Michael Saylor, ecco l'azienda che ci sta pensando.

Finalmente ci siamo anche per Ethereum. Una società quotata, BTCS, ha annunciato l’emissione di convertible notes fino a 57,8 milioni di dollari di valore totale per acquisire $ETH a mercato. Si tratta di una strategia simile a quella di Michael Saylor per l’acquisizione di Bitcoin, per quanto su numeri molto diversi.

In aggiunta il CEO del gruppo, Charles Allen, ha investito personalmente 95.000$ più 200.000$ che arrivano da un trust di cui è il beneficiario. Non saranno numeri straordinari, ma comunque sono un primo passo verso una società quotata con tesoreria (in parte?) in $ETH.

Non è la prima società a interessarsi, per la propria tesoreria, a criptovalute diverse da Bitcoin. Già la ex Janover ha iniziato a accumulare Solana, sempre con somme relativamente ridotte rispetto a quanto stiano facendo le compagnie quotate su Bitcoin.

Chi compra, quanto e perché?

A comprare sarà BTCS, società che è attiva dal 2014 nel mondo blockchain e che oggi offre anche servizi da validator su rete Ethereum. È dunque una società che è già esposta verso questo ecosistema e che ora però vuole fare il passo successivo, ovvero acquistare con capitale fresco $ETH.

Il gruppo offre anche altri servizi su chain secondarie ed è comunque da considerarsi una società del settore senza alcun tipo di dubbio.

Cosa intende fare? Intende emettere, per un totale massimo di 57,8 milioni di dollari delle note convertibili, ovvero titoli di debito che possono essere convertite a certe condizioni in azioni, per acquistare direttamente Ethereum.

La società in questione è quotata al NASDAQ, con una capitalizzazione certamente non eccellente e si muoverà con una quantità di capitale piuttosto ridotta. Il sospetto dei più cinici che si tratti di una manovra ampiamente pubblicitaria è certamente fondato.

Purché se ne parli

Si può guardare alla questione anche da un altro lato. Si parlerà di Ethereum, in associazione a una società quotata al NASDAQ, per quanto di capitalizzazione ridotta. È un passo avanti almeno nella narrativa che dovrebbe far piacere a chi si spende per questo ecosistema e per chi ha investito, puntando dunque sul rialzo del prezzo.

Non si tratterà di quantità di acquisti in grado di spostare alcunché (siamo pur sempre davanti a un acquisto di pochi milioni a fronte di un mercato molto liquido e capitalizzato), ma l’atteggiamento di fronte a certe notizie dovrebbe essere probabilmente… positivo.

Abbiamo il sospetto, confermato fino ad ora dai fatti, che saranno diverse le società che cercheranno manovre di questo tipo, vuoi per l’indubbia pubblicità positiva delle operazioni di cui sopra, vuoi perché ora è questo il trend e in tanti hanno paura di perdere il treno.

Intanto in Europa tutto tace: l’atteggiamento delle società europee, anche se finanziarie, sembra essere profondamente diverso, così come è meno evoluto il mercato dei capitali e del debito, necessario ad una certa profondità affinché certe operazioni possano essere portate a termine.

Un trend comunque da osservare, perché sarà uno dei più forti e comuni nel corso di questo ciclo.

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Klaus Marvin
Klaus Marvin
1 mese fa

l’obiettivo dell’Europa è rendere i suoi cittadini sempre più poveri. E’ una casta molto pericolosa.